Nel 1775, il Colonnello Christopher Gadsen presentò il suo disegno per la bandiera navale al primo comandante in capo dell’appena costituita Marina Continentale. Rappresentava un serpente arrotolato in campo giallo, ripreso da un disegno simile, trovato sulle grancasse dei primi Marines.
Col disegno fu stampato il motto che incarnava il sentimento delle colonie americane: “Don’t Tread On Me!”
Ecco spiegato il senso del titolo di questo nuovo gioco targato GMT Games, secondo volume della serie Flying Colors, che l’autore, Mike Nagel, ha voluto dedicare ai combattimenti navali tra la seconda metà del XVIII secolo, e l’inizio del XIX.
A differenza di Flying Colors, che inaugurò l’omonima serie nel 2005, e i cui scenari ricostruiscono grandi battaglie con superbi vascelli da oltre 100 cannoni, Serpents of The Seas incentra la sua attenzione su scontri che videro coinvolte navi più piccole, proponendo 15 scenari tratti dalla Rivoluzione Americana e dalla Guerra del 1812. Qui manovreremo piccole cannoniere da uno o due cannoni, sino a fregate da meno di 50 cannoni.
Nella scatola si trovano anche tre dozzine di duelli tra uno o due vascelli per parte, che ripropongono sfide che entrarono nella leggenda, come quella fra la possente Costitiution (ricordata anche come Old Ironside) e le sue avversarie Java e Guerriere.
Per rivivere appieno il clima della sfida che permeava questi duelli, è stato riscritto da capo il sistema dell’iniziativa, introducendo carte attivazione grazie alle quali si può piombare sull’avversario, sacrificando la propria flessibilità, oppure utilizzarle come generatrici di eventi dallo spiccato sapore della vita a bordo. In più questa novità è del tutto compatibile col volume primo, Flying Colors.
Il gioco è arrivato proprio in questi giorni nei negozi, ad un prezzo di 61,00€ . Nell’attesa di metterci le mani sopra trovate qui il regolamento e qui il playbook.