Ed ecco un altro accaparra premi che viene distribuito nelle italiche lande da New Media: Dixit, primo gioco di Jean-Louis Roubira che, pur non proponendo una meccanica esattamente originale, ha saputo raccogliere consensi di critica e pubblico di mezzo mondo…
Il principio su cui si basa Dixit è talmente semplice ed efficace che lo rende adeguato a qualsiasi tipo di pubblico, di qualsiasi età: il giocatore di turno pensa ad un concetto e vi associa segretamente una delle carte che ha in mano. Gli altri fanno lo stesso, aggiungono le proprie carte andando a formare una selezione in cui bisogna scoprire qual’è la carta giocata dal narratore. Il risultato delle deduzioni determinerà i punteggi per quella manche.
In questo modo da 3 a 6 giocatori si sfideranno per partite che non possono durare più di mezz’ora. Ma stiamo parlando di un party game estremamente attraente, difficilmente ci alzeremo dal tavolo dopo una sola partita.
Come dicevamo, meccanica funzionale ma non certo innovativa. Basti pensare al campione d’incassi americano Apple to Apple (e le sue innumrevoli espansioni) della OOB, ma ancora di più ad Attribute di Marcel-André Casasola Merkle.
Cosa rende allora Dixit cosi speciale e meritevole di tanti premi tra cui il Gioco dell’Anno 2009 in Francia e in Spagna? Probailmente le bellissime illustrazioni di Marie Cardouat e in generale il confezionamento del gioco, che contrariamente alla maggior parte degli altri esponenti del genere non si è “ridotto” al formato di gioco di carte ma si propone in una gran bella scatola (Dominion insegna…) con delle carte decisamente grandi che rendono giustizia al fascino delle immagini rappresentate.
In generale giocando a Dixit si respira una bella atmosfera fiabesca, intento riuscito dell’autore che ha in programma un altro titolo dalle tematiche simili, Grimm.
Dixit è gia disponibile nei negozi nostrani al prezzo di 30 euro, confidiamo in un prossimo annuncio anche per la prima espansione di recente pubblicazione contenente altre 84 carte.
