Durante Salute 2010 abbiamo avuto il piacere di incontrare Alessio Cavatore, il famoso game designer ci ha gentilmente concesso un intervista in cui ci parla dei suoi piani futuri dopo aver interrotto il rapporto con Games Workshop…
Indubbiamente l’argomento preferito è Shuuro, il gioco prodotto dalla River Horse (di cui Alessio è proprietario) di cui abbiamo parlato tempo addietro su queste pagine. In occasione di Salute, Alessio ha portato il prototipo di Turanga, prima espansione che, pur senza sostanziali modifiche alle meccaniche, porta il numero di giocatori da due a quattro, aggiungendo le armate Verdi e Gialle.
In questa variante, i giocatori si dividono in due squadre, che per raggiungere la vittoria dovranno raggiungere una buona sinergia, obiettivo difficle visto che i giocatori non potranno accordarsi tra loro!
Oltre alle nuove armate, si aggiungono alla componentistica 4 nuovi tile, che riducono le aree di schieramento in modo da non far partire adiacenti le diverse fazioni, e che riporteranno (nella versione definitiva) i simboli elementali di Acqua, Fuoco, Terra e Aria.
Cosa scatenano questi simboli nel gioco? assolutamente nulla per il momento, per scoprire in che modo influenzeranno l’esito dello scontro dovremo attendere la seconda espansione, Iudda. Questa si contraddistingue perchè introduce l’incertezza del risultato degli scontri, derivante da diversi fattori quali il tipo di pezzi coinvolti, il supporto dei pezzi adiacenti e, per l’appunto, l’esito dei dadi speciali legati all’elemento dominante.
Altri fattori strategici invece saranno introdotti nella terza espansione, Loca, come diversi tipi di terreno (oltre ai ben noti blocchi di pietra). Ma Cavatore non va oltre con i dettagli sulle nuove meccaniche, conclude le anticipazioni dicendoci che dei modelli degli schacchi ad hoc saranno realizzati per personalizzare ulteriormente l’esperienza di gioco di Shuuro.
Ma non ci sono solo gli scacchi da guerra nel futuro di Alessio, terminato l’impegno a tempo pieno con i ben noti martelli da guerra sono tanti i progetti che stanno per partire, anche con editori italiani. Tra i tanti ce n’è uno al quale tiene particolarmente, di cui però nulla si può ancora dire se non il nome, anzi una lettera: “J”.
Oltre a ringraziare Alessio per la sua ben nota disponibilità gli facciamo i migliori auguri per questa sua nuova carriera come freelancer, sperando che gli dia ancora più soddisfazioni di quanto fatto fin’ora.