La nostra indagine continua. Anche questa volta chiediamo l’opinione sul nuovo asseto del mercato a un editore/distributore: Federico Dumas, direttore della Red Glove…
– L’ampliamento del catalogo Giochi Uniti avrà un impatto sulla programmazione delle vostre attività editoriali?
Nessuno. Giochi Uniti aveva ed ha tutt’ora un assetto distributivo in cui Red Glove non è contemplata. Lavorando su canali diversi, non ci preoccupiamo troppo delle attività editoriali di Giochi Uniti. Non crediamo che l’aggiunta di Stratelibri a Giochi Uniti farà crescere massicciamente le loro produzioni, che rimarranno in linea a quelle che avevano le due realtà separate.
– La scomparsa di un distributore generalista per il mercato specializzato come New Media, e dall’altra parte il rafforzarsi del catalogo di un distributore come Giochi Uniti che tratta solo i propri prodotti a catalogo porterà, secondo voi, vantaggi o svantaggi per il mercato e la distribuzione in Italia?
La diminuzione degli operatori del mercato non può che portare un vantaggio al mercato stesso. Gli operatori erano troppi per un mercato così di nicchia come il nostro. La diminuzione degli operatori darà più ampio respiro al mercato ed era probabilmente un’evoluzione necessaria al mercato stesso (sempre che questa evoluzione sia terminata). Per il cliente finale, questo potrebbe comportare una diminuzione dei titoli tradotti, ma viste le pubblicazioni degli utlimi anni, non mi lamenterei troppo sulla disponibilità dei giochi in lingua italiana.
– Pensa che il consolidamento di un catalogo così importante per i negozianti del settore specializzato possa influire sui prodotti al di fuori di questo catalogo?
Tutto dipenderà dalla disponibilità degli stessi e dalla capacità dell’azienda di fornire la giusta attenzione ai propri prodotti. Avere un catalogo vasto non significa nulla: l’attenzione, la cura e l’informazione che l’azienda mostrerà nei confronti del proprio catalogo sarà la chiave di volta per il successo di Giochi Uniti. Per i giochi al di fuori del catalogo Giochi Uniti, ovvero per quelli prodotti e distribuiti da altre ditte, bisogna vedere la situazione concentrandosi su ogni realtà distinta.
– Ci può dare una valutazione complessiva del nuovo assetto che assumerà il mercato dal punto di vista delle attività di Red Glove?
Come Red Glove speriamo di poter continuare ad andare avanti con la strategia distributiva e le scelte editoriali che ci hanno contrassegnati dal 2009 ad oggi e non crediamo che tale annessione (Stratelibri in Giochi Uniti) comporterà un rallentemento delle nostre attività o una nota negativa nel nostro contesto. Dall’anno scorso abbiamo portato avanti una politica di distribuzione diretta principalmente verso i negozianti, più che verso i distributori o i grossisti. Questa scelta fa si che simili “spostamenti” non vadano ad incidere con l’andamento generale di Red Glove.