sabato 23 Novembre 2024

[GenCon2010] Dominion: Prosperity – Zio Paperone ci giocherebbe

Soldi, colonie ed intere corti a disposizione. Giocare la stessa carta tre volte o prendere il doppio delle carte che si è acquistate. La libidine di proprietà ne esce talmente appagata da poter giustificare una stagione di comunismo (almeno fino alla prossima espansione di Dominion).

A Indianapolys la Rio Grande ha portato Dominion: Prosperity, e in un gioco di tale immediatezza le novità sono state talemente lampanti da arrivare fin qui. Lo sviluppo del padre dei giochi deck building passa per la conferma dell’innalzamento a 6 del numero di giocatori e per coerenza per l’innalzamento del costo delle carte, che ora si trovano a partire da 3 denari e si fermano attorno agli 11, arricchendo, è il caso di dire, anche il set base (tesori e punti vittoria) di due maggiori livelli: la moneta di platino (costo 9, valore 5) e la corona (costo 11, valore 10).


Vaccarino sta inoltre tentando di aumentare la complessità delle combinazioni di gioco, e lo fa inserendo abilità anche ai tesori stessi, tanto che qualcuno di questi e qualche abilità marcatamente economica arrivano perfino a confondersi. Ad esempio si tratta di un Talismano (costo 4, valore 1) che, usato per un acquisto, consente di ottenere due copie di una carta (non punti vittoria) dal costo non superiore a 4; questo mentre un’azione abbassa il proprio costo per il numero di abilità giocate dall’acquirente nel medesimo turno. Roba da mercati finanziari.


Finanze che certamente la Rio Grande non disdegna di curare, ludicamente e non, mentre il suo Dominion, seppure davvero sviluppato da queste ennesime 27 nuove carte, ancora zoppica in uno dei propri difetti più evidenti: l’interazione tra giocatori; perché mentre le carte, azioni, tesori e punti interagiscono sempre più con tutto e di più, gli ormai sei giocatori trovano contatto tra loro intrattenendosi in conversazioni di gossip internazionale ed apostrofandosi, di tanto in tanto, con un “se ti pigliassi…”.


Ma per quanti soddisfino altrimenti i propri istinti di “socializzazione diretta” Dominion e la sua prosperità sono ben più che una bella novità di questa estate; novità chiusa in una scatola da 45$ (magari una cinquantina di Euro dalle nostre parti).

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