La premessa c’era tutta: “Gli Dèi fanno un po’ troppo come passa loro per la testa, mettiamo su un bel cartello con su scritto ‘voi non potete entrare’, così la terra di Vigil sarà salva dai loro capricci e vivrà in pace e prosperità“.
Ma come canta il Venditti di Guzzanti “…vatte a fida’ … so’ boni tutti a mettece ‘na scritta“, così il sigillo di protezione dagli Dèi cade ed inizia il putiferio.
E dove, se non in suddetto putiferio, possono sguazzare una banda di eroi, cultisti, milizie e mostri?
Così, aperta la prima scatola di Ascension durante la GenCon, ne sono uscite tali creature e più, in modo da consentire ai giocatori di gestire una delle quattro fazioni in lotta contro la rivolta degli Dèi malvagi:
Gli Illuminati, monaci guerrieri per i quali la conoscenza è il valore fondamentale e che sono in grado di pescare sempre nuove carte e manipolare quelle in tavola in modi non convenzionali.
I Mechana, in grado di creare costrutti di grandissima efficacia combinando un maggior numero di carte.
Il Vuoto, la sorgente di tutto ciò che è; i suoi cultisti, abituati a lottare per mantenere l’equilibrio tra il bene e il male, sono creature di grande potenza.
Il Legame Vitale, con il quale le armate dei giocatori saranno in grado di realizzare potenti magie e governare il fato della propria avventura.
Tutto molto interessante e stimolante. Poi appare un how to play che ci illustra le regole in poche righe, righe estremamente chiare per chi abbia mai giocato a Dominion.
Per concidere possiamo dire che questa volta il tavolo è inizialmente composto da sole cinque carte pescate dall’unico mazzo di carte disponibili, più tre creature (tra cultisti e mostri vari). Il mazzo di ogni giocatore invece comprende dieci carte iniziali, di cui 8 rune e 2 poteri militari; le rune consentono di acquistare carte, il potere di sconfiggere i mostri (acquisendo le carte sconfitte).
In tutto questo ogni carta concede segnalini onore o punti onore segnati sulla carta stessa; al termine della partita (ossia quando terminano i segnalini onore) il giocatore maggiormente “onorevole” sarà il vincitore.
Semplice ed efficace.
Come Dominion (forse un po’ più agile per il fatto di non dover avere nel mazzo carte inutili a rappresentare i punti vittoria).
E come Dominion il grande assente è il termine “interazione”; pare infatti che la presenza degli avversari sia un mero livello di riferimento per il punteggio finale. D’altro canto sbeffeggiare il perdente rimane un elemento fondante del divertimento ludico. Se questo vi basta, e se non avete un grande predilezione per l’aspetto grafico dei vostri giochi, Ascension è il titolo che fa per voi: a poco meno di 30$ costituirete nuovi mazzi per 2-4 giocatori, per una trentina di minuti a partita.
(foto tratta da BGG)