domenica 22 Dicembre 2024

GMT punta all glora nella Guerra di Scania

Quinto volume della serie Musket & Pike Battle, edita da GMT, disegnata da Ben Hull e dedicata alle guerre del XVII secolo; Nothing Gained but Glory propone una serie di battaglie i cui esiti furono determinanti per lo svolgimento e l’epilogo della Guerra di Scania


 


 


 


 


 


 


 

Tutto iniziò nel 1674, quando Luigi XIV chiese alla Svezia d’invadere il Brandeburgo. La Svezia era sostenuta dalla Francia contro parecchi Stati europei e si vide costretta a rispettare il patto d’alleanza.


Nelle intenzioni di Luigi XIV quest’invasione era il tentativo di forzare il Brandeburgo a recedere dai combattimenti contro la Francia. Ma fu condotta senza convinzione. Così, nel maggio del 1675 un esercito svedese avanzò lungo la Marca, ma il 28 giugno venne sconfitto a Fehrbellin in uno scontro che fu poco più di una schermaglia. Però la Svezia apparve vulnerabile alle potenze confinanti, le quali attaccarono subito, dando inizio alla guerra di Scania.


Il sistema di gioco della serie è incentrato soprattutto sul comando e il controllo, inteso a replicare l’unica dottrina di combattimento dell’epoca. Gli eserciti sono quindi divisi in ali, quattro o cinque, ognuna con un ordine specifico che ne limita i tipi d’azione che può compiere. Tali ordini possono essere cambiati, ma non è semplice cambiarli a scontro iniziato; esattamente com’era in quel periodo. La vittoria dipende molto dalla capacità di coordinare le diverse azioni delle ali nel corso della battaglia.


Con Nothing Gained but Glory gli autori Brian Asklev e Knut Grünitz ci presentano l’esercito svedese, altamente addestrato e ben condotto, impegnato a difendere quanto guadagnato nelle precedenti guerre dei Trent’anni e del Nord (1655-1661), contro le forze Danesi e del Brandeburgo, appoggiate da Austria, Province Unite, Münster, Hesse-Kassel e dalla Polonia.


Tra i famosi protagonisti del tempo, ritroviamo il grande Re guerriero Carlo XI di Svezia, Federico Guglielmo di Brandeburgo e il Re di Danimarca e Norvegia Cristiano V, che qui ritornano a incrociare spade e destini.


Le sette battaglie incluse nel gioco sono:




  • Nyborg -14 Novembre 1659 (non fa parte della Guerra di Scania, bensì della Guerra del Nord 1655-1661, ma furono coinvolte le stesse parti).


  • Fehrbellin – 28 Giugno 1675.


  • Halmstad – 17 Agosto 1676.


  • Lund – 4 Dicembre 1676.


  • Malmö – 25-26 Giugno 1677.


  • Landskrona – 14 Luglio 1677.


  • Warksow – 18 Gennaio 1678.

Quasi tutti gli scenari proposti sono più piccoli degli scenari tipici della serie Musket & Pipe Battle, così che necessitano di meno spazio e tempo per essere giocati. Ciò rende questo volume un ottimo introduttivo per chi volesse avvicinarsi alla serie.


Scritto per uno o due giocatori, Nothing Gained but Glory è un gran-tattico con una scala temporale di 20-30 minuti per turno, 100 iarde per esagono, unità di fanteria pesante divise in reggimenti e brigate (500-2000 uomini), di fanteria leggera (100-200 uomini), d’artiglieria (3-4 pezzi e batterie doppie da 7-8 pezzi) e di cavalleria divise in squadroni (300-500 uomini).


Chiudiamo con la nota storica che giustifica il titolo. La Guerra di Scania si concluse col trattato di pace di Fontainebleau del 4 ottobre 1679 che restituì alla Svezia quasi tutti i possedimenti persi in battaglia, di fatto ristabilendo lo status ante-guerra. Ecco perché alla fine risultò ben vero “Nothing Gained but Glory.”


Il gioco è disponibile al costo di 58,00 euro.

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