E’ tornato!
Terry Brooks, il padre della saga di Shannara è tornato!
Non che se ne fosse mai andato, letterariamente, con la sua solida produzione di circa un titolo all’anno.
Ma forse non tutti sanno che…
…circa otto anni fa la famiglia Brooks aveva visitato, a titolo puramente turistico, Lucca ed i suoi dintorni.
Avendone apprezzato grandemente la cucina e gli ottimi vini, nonchè la storia antica, Brooks ci assicura che da allora è possibile ritrovare un pò di Lucca in tutte le sue opere.
Nulla di specifico o riconoscibile, ma ogni luogo visitato dallo scrittore contribuisce sempre ad arricchire di dettagli e sfumature le pagine dei suoi romanzi.
Ora è tornato qui, anche grazie all’accorato consiglio di Bob Salvatore, come ospite d’onore.
Chiacchierando amabilmente col numeroso pubblico e affrontando coraggiosamente le ormai rinomate (e temutissime) domande del pubblico lucchese che di anno in anno si fanno sempre più convolute e filosofiche.
Veniamo così a sapere che, secondo la personalissima opinone del signor Brooks, il mondo cinematografico moderno sta vivendo un nuovo boom del genere fantasy, soprattutto grazie a film come Harry Potter e Il Signore Degli Anelli.
Resta però il dubbio: riusciranno i produttori odierni ad alimentare e cavalcare questa onda, come accadde negli anni ’70 per all’ambito fantasy letterario?
E cosa potrà mai mancare agli scrittori fantasy odierni?
Come devono fare per appassionare anche i lettori non addentro a questo genere?
Semplice: parlare di tematiche moderne, scrivere di ciò che accade davvero nel mondo di oggi.
Un film di Shannara?
Tutto è possibile, chissà… ma per citare l’autore stesso:
“Avere un proprio libro trasposto in un film è un po’ come avere il proprio figlio rapito da una setta religiosa”.
Brooks si dichiara uomo di libri, poco interessato agli altri media, sebbene non sia diffidente e non ponga alcun limite… Con la giusta proposta qualcosa lo si potrebbe anche immaginare.
Blocco dello scrittore?
Mai avuto… “semplicemente non posso permettermelo dovendo sostenere il ritmo di un romanzo all’anno”.
Un genio?
Solo una persona pragmatica che conosce il suo mestiere; quando le pagine restano bianche basta tornare per un po’ alla sana vita reale, dedicarsi alla famiglia, far riposare un po’ il cervello per evitargli un brutto “crampo”… o in alternativa, rendersi conto che si è commesso un errore nello sviluppo della storia, e avere l’umiltà di tornare sui propri passi per apportare le dovute modifiche e battere una nuova strada.
Parola di un vero appassionato che scrive ormai da più di cinquant’anni, prima per hobby e poi per lavoro.
Terry Brooks lascia così il palco dell’affollata Sala Conferenze Giovanni Ingellis promettendo di tornare, per un’altra chiacchierata, al secondo appuntamento a lui dedicato, durante il pomeriggio di Lunedì.