Da parte nostra non è certo un mistero quanto le meccaniche di un gioco siano fondamentali per il successo dello stesso (soprattutto perché piaccia a noi!), e così molti di voi, giocatori non propriamente novelli, hanno convenuto con un notevole 61% di adesione al concetto, individuando nella meccanica di un gioco la discriminante principale per la sua preferenza rispetto ai concorrenti…
Ciò non di meno un buon 22% ha onestamente affermato di lasciarsi accattivare dall’ambientazione di un titolo prima che da altro, e questa onestà viene riconosciuta con affetto da una grossa porzione dei nostri cuori di appassionati, che sussultano quantunque la parola “zombie” appaia, anche anagrammata, su una confezione qualsiasi. Per altri si tratta di “starship”, o “arena”, o persino “napoleon”, per i meno “slanciati”; qualsiasi sia l’ambientazione a cui non potete resistere, a voi va tutta la nostra comprensione, sebbene da “professionisti” del gioco, non possiamo più lasciare i nostri sogni in mano agli aguzzini della passione.
Al terzo posto del nostro sondaggio, con un rispettoso 12%, troviamo la grafica come elemento principale di scelta per l’acquisto di un gioco. Ovviamente intendiamo in questo anche l’aspetto componentistico del prodotto, che nessuno di noi sottovaluta, ma che solo neglle sue forme più estreme (nel bene o nel male) ha saputo determinare l’andamento di un titolo sopra gli altri suoi aspetti; così valutiamo in questa percentuale di votanti una porzione di appassionati grafici, che fanno dell’aspetto finale un elemento di studio per la propria opera, ed ai quali va tutto il nostro appoggio, sapendo bene che dalle nostre parti ci sono fior fior di illustratori e scultori in grado di conferire ai nostri amati giochi quel qualcosa che possa portarli ben oltre la mera esperienza ludica (o videoludica in taluni casi).
Solo il 3.7% di voi invece ha dichiarato di badare innanzi tutto alla firma del titolo che si accingono a giocare, e senza dubbio stiamo parlando in gran parte di giocatori che sanno di poter riconoscere in tale firma una garanzia, come nel caso di M. Wallace e dei suoi ricercati giochi; in una certa accezione negativa l’autore può anche essere una discriminante eliminatoria nella selezione di un prodotto (ma qui i nomi ve li risparmiamo volentieri), fatto sta che in casi specifici il solo autore può in certa misura essere riconosciuto come elemento fondamentale.
Nessuno dei nostri lettori ha invece affermato di badare minimamente all’editore di un gioco per valutarne la scelta, e ciò, col senno del poi, è comprensibile, considerando che spesso un editore rappresenta nel proprio nome una serie di elementi caratteristici che già si osservano distintamente nelle altre voci del sondaggio.
Per intenderci una produzione Fantasy Flight sottointende una cura grafica e componentistica di alto livello, come di norma una ambientazione amata e rodata, però, nonostante questo, chi ama quegli aspetti li seguirà a prescindere dalla produzione FF, non affidando di certo ad essa l’esclusiva delle proprie scelte.
Ringraziandovi della partecipazione al sondaggio e per le conclusioni da esso tratte vi invitiamo caldamente a partecipare al prossimo che già trovate qui in spalla alla nostra home page.