Un editore tutto nuovo per una nuova visione dell’apocalisse zombie. Una vera epidemia d’affetto che dà senso al titolo: Hug Me – Gli umani hanno un cervello, ma gli zombie hanno un cuore.
Stiamo parlando di un gioco di carte in cui tutti i partecipanti, inizialmente umani nel centro commerciale di una cittadina letteralmente “divorata” dal morbo dell'”affetto incontenibile”, tentano di fuggirne portandosi dietro il proprio cervello. Ma gli umani non hanno lo stesso cuore degli zombie, si sa, e l’egoismo può far sì che qualcuno rimanga indietro, finendo contagiato dall’irresistibile abbraccio della marea zombie.
Come in una scena degna del peggior B movie la frenetica ricerca di chiavi e benzina per far partire l’unico furgoncino della zona trova una serie di ostacoli proprio nelle sconsiderate azioni degli infetti, nella coccolosa minaccia zombie e soprattutto nell’infezione stessa.
Tra le carte ed i bluff nell’usarle appaiono dalla scatola alcune piccole particolarità: una serie di portachiavi colorati da usare come segnalini e alcuni fiammiferi; come usare questi ultimi per ora ve lo lasciamo immaginare.
I 2-8 giocatori previsti da quest’opera di Alessandro D’Angeli e Valerio e Viviana De Simone (con i quali abbiamo intrattenuto una simpatica chiaccherata in quel di Lucca Games, da cui l’intervista presto su questi schermi), ne fanno qualcosa di vicino ad un party game che, nonostante i 45 minuti di durata, potrebbe accattivarsi i favori di un settore di pubblico piuttosto ampio, o almeno questo possono sperare l’editore Il Barone Games e il distributore Raven Distribution.
