lunedì 23 Dicembre 2024

Anteprima: Il doppio sbarco in Normandia della GMT

Lo sbarco in Normandia del ‘44 deve essere argomento particolarmente caro alla GMT. A distanza di un solo anno dalla pubblicazione di un vero monster game, quale è  The Battle for Normandy, ideato da Dan Holte, ci troviamo a commentare un altro titolo sulla medesima operazione: Normandy ‘44, di Mark Simonitch.


 
 

Entrambi operazionali e con meccanica hex & counter, il primo si era distinto per lo sforzo editoriale che aveva richiesto alla GMT per produrlo, mentre il secondo sembra presentarsi come l’alternativa giocabile. E in effetti i numeri di The Battle for Normandy sono davvero impressionanti: 5 mappe 22”x 34” e oltre 2500 pedine gestite da un regolamento inteso a riprodurre oltre due mesi di operazioni, al passo di 6 ore simulate per ogni turno! Ripetiamo per i distratti: due mesi a passi di 6 ore per turno. Dallo sbarco del 6 Giugno sino al 10 Agosto, ci si trova al comando di intere divisioni, brigate e armate da dispiegare sul campo in reggimenti e compagnie, che, tradotto in pratica di gioco, significa controllare e muovere centinaia di pedine su mappe, la cui scala è poco più di 1 Km per esagono. Ovviamente anche il tempo necessario per godersi una partita è proporzionato ai numeri che avete appena letto: la GMT dà un’indicazione generica, ma esaustiva di quanto ci vuole per giocare l’intera campagna. Vi sembra un ossimoro? Beh, giudicate voi stessi: "average playing time – campaign – many weeks". Parecchie settimane per arrivare al termine di una partita. Per questo sono disponibili anche 5 scenari per limitare le partite ad alcuni spezzoni salienti dell’intera operazione, giocabili ognuno in 4, 5 ore. Insomma un vero mostro, del quale è pure già prevista l’espansione per estendere la ricostruzione degli eventi sino alla fine di Agosto ‘44.

Ebbene, nonostante la GMT abbia da poco realizzato questo immane progetto che ancora la impegna sull’espansione, non ha avuto timore ad approvare e produrre l’altro titolo sulla medesima operazione: Normandy ‘44. Come detto parliamo ancora di un operazionale, ma con pedine di un taglio leggermente superiore; le unità, infatti, sono dimensionate in battaglioni, reggimenti e brigate e si muovono su una sola mappa la cui scala è 3,8 Km per esagono. Anche il lasso temporale è decisamente più proporzionato al dettaglio della ricostruzione, coprendo 21 giorni a partire dallo sbarco del 6 Giugno. Ed ogni turno simula 1 giorno di operazioni. Pertanto Normandy ‘44 concentra l’attenzione sullo sbarco e sul periodo immediatamente successivo, durante il quale i tedeschi ebbero la loro unica e reale possibilità di respingere l’invasione alleata, prima che la preponderanza di uomini e mezzi la consolidassero.

Il regolamento è una versione semplificata di quello che il medesimo autore ideò per il pluripremiato Ardennes '44, uscito nel 2003. Con in più un’interessante particolarità: al termine della classica sequenza di gioco, movimento e risoluzione dei combattimenti, compare la fase delle Riserve, nella quale si replica la sequenza movimento e combattimento.
In pratica durante la fase movimento di ogni turno, il giocatore attivo può destinare quante unità vuole, in riserva: uno status da dichiarare ponendovi l’apposito “Reserve marker”, che non consente di muovere quelle unità se non per la spesa di un solo punto movimento, e comunque non per entrare in zona di controllo nemica. (Zona di Controllo – ZOC – sono i sei esagoni adiacenti a quello occupato da una unità da combattimento). Quando, al termine delle normali fasi di movimento e combattimento, inizia la fase delle riserve, tutte le unità dichiarate tali possono ora muovere, anche in ZOC nemica, e combattere. Ma potranno usufruire solo della metà del loro fattore movimento. Le regole prevedono e gestiscono ogni situazione riguardo a questa fase, ma in sintesi la fase delle Riserve è tutta qui. Questo nuovo elemento porta innovazione al sistema di gioco perché consente di pianificare le proprie manovre tenendo conto anche dei possibili esiti negativi e dar corso alle eventuali contromosse prima che il turno passi all’avversario. Dà, insomma, la possibilità di pensare al piano “B” e di attuarlo immediatamente. Consente inoltre, nel medesimo turno, di articolare meglio le operazioni pensando ad esempio ad una prima e a una seconda linea per pianificare movimenti di rincalzo o ritirate strategiche o qualsiasi altra manovra che preveda due momenti distinti per essere eseguita.
In realtà i movimenti di consolidamento a fine turno sono gia noti ed applicati nel panorama dei regolamenti wargame, ma raramente titoli di questo taglio prevedevano azioni offensive, a fase combattimento conclusa.

Da segnalare ancora che, oltre al fattore di combattimento, le unità battaglioni non corazzati sono classificate anche per qualità del reparto, mentre quelle corazzate, per la classe dei carri che la compongono. A chi è gia pratico di questo tipo di giochi farà piacere sapere che la qualità del reparto e la classe dei carri incideranno sulla tabella di combattimento, spostando la colonna da incrociare col tiro del dado. Spostamento che dipenderà anche dai supporti aeronavali e d’artiglieria, come dall’impiego o meno di carri Tiger.
 
Accanto allo scenario Campagna, di 22 turni,  Normandy ‘44 ne propone uno da torneo di soli 7 turni, che si focalizza sullo sbarco e sull’immediato susseguente lavoro di collegamento fra i reparti appena sbarcati sulle spiagge, ed un altro circoscritto agli scontri avvenuti nella penisola di Contentin. In più sono presenti anche le regole per 3 o 4 giocatori.
 
A beneficio del confronto fra i due titoli, terminiamo con un accenno a The Battle for Normandy, il quale presenta il classico e intuitivo regolamento hex & counter con una sequenza di gioco di tipo tradizionale, fatta eccezione per i turni del 6 Giugno (ricordate che ogni turno copre 6 ore), per i quali è stata concepita una sequenza che ricostruisce in modo pedissequo e certosino ogni fase e aspetto dello sbarco. Quindi si apprezzano nel dettaglio i segmenti dedicati agli esploranti e alle truppe aviotrasportate, con relative fasi di movimento e combattimento, accompagnate dai corrispondenti segmenti di reazione delle unità tedesche. E poi lo sbarco. Una ricostruzione sontuosa e molto ben codificata nelle diverse fasi, grazie alle quali i giocatori riescono a gestire e ricomporre momenti tra i più convulsi e drammatici che la Storia ricordi. Drammaticità che emerge in modo suggestivo dalla visione d’insieme di una partita in corso.


 

Come abbiamo anticipato, il gioco copre un periodo molto ampio per un operazionale, sino al 10 Agosto con le azioni in profondità verso il sud della Francia.
Oltre alla Campagna, quella che richiede parecchie settimane per essere conclusa, questi sono gli altri 5 scenari proposti:
 
       Bloody Omaha : 6 Giugno – 10 Giugno
       Cobra : 25 Luglio – 31 Luglio
       Goodwood & Cobra (combinate): 18 Luglio – 31 Luglio
       Operation Epsom : 26 Giugno – 1 Luglio
       The Battle for Cherbourg : 18 Giugno – 27 Giugno
 
Con l’espansione si arriva sino alla fine di Agosto, oltre ad avere sei nuovi scenari che includeranno Faliase Gap, Mortain e l’ Operazione Totalize.
 
Per chi volesse approfondire, qui c'è il regolamento di Normandy ‘44 e qui quello di The Battle for Normandy.
 
Infine i prezzi:
Normandy ‘44 costa 55 Euro
The Battle for Normandy costa 133 Euro
– L’espansione di The Battle for Normandy è ancora in P500 ed è prenotabile qui, direttamente sul sito, al costo di $38,00 (anziché $59,00 di listino, quando sarà distribuita)
 

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