Finalmente un sondaggio dal risultato palese ed indiscutibile, una vera sentenza riguardo l'impatto delle versioni videoludiche dei più noti o recenti giochi da tavolo: chissà.
In parti totalmente eque infatti si sono divisi i voti dei lettori che in perfetto equlibrio dichiarano che questa contaminazione tra gioco e videogioco potrà recare beneficio all'uno e all'altro come a nessuno dei due, o smantellare il già fragile ecosistema dei boardgame.
Nel frattempo le produzioni digitali continuano ad aumentare insediandosi con sempre maggiore frequenza tra le proprietà del popolo ludico e non solo, finendo spesso anche tra le mani di semplici utenti di software vari e possibili nuovi giocatori.
Il pensiero ci corre alla folgorante dichiarazione che Richard Garfield (Magic: the Gathering) ci rilasciò durante l'intervista che ci concesse al Mondiale Romano di Magic 2009: " […] ora lavoro più che altro sui videogiochi, perché al contrario di quanto si pensi il difficile non è portare la giocabilità del videogioco nel gioco da tavolo, bensì portare l'appeal del gioco da tavolo nel videogioco […]". Così illuminati e all'idea che gli editori abbiano la giusta iniziativa di voler allargare i propri profitti, estendendo il raggio d'azione dei loro prodotti, non è difficile inquadrare il gran numero di adattamenti videoludici, indipendentemente dal loro successo sul mercato.
E poi ci sarebbe la storia di Civilization, ma quella è davvero un'altra storia…
Però non è tutto qui, perché altri due elementi emergono con discrezione: innanzi tutto un piccola serie di produzioni, che hanno tentato di percorrere la strada più difficile indicata da Garfield mettendo, in opera giochi che palesemente richiamano basilari meccaniche da gioco da tavolo (Greed Corp), e poi le sempre crescenti tecnologie di tablet e touch screen, che hanno già ampiamente dimostrato di poter in certa misura sostituire la normale plancia di gioco (D&D Surface), ma la loro competitività non può ancora essere messa alla prova dato l'ancora elevato costo e la scarsità di applicazioni che consentano di utilizzare in tale maniera lo strumento (sebbene sia uno scenario interessante quello che vede i giocatori comprare un unica plancia digitale sulla quale scaricare tutti i possibili titoli di giochi da tavolo fedelmente riprodotti).
Ma tra tutti questi possibili e (più o meno) probabili scenari al momento il classico, ambientato tra cartone, legno e plastiche varie, rimane il più battuto da tutti gli appassionati di vecchie e nuove generazioni.
Aspettiamo, giochiamo, e vediamo.
Noi intanto c'inontriamo sul prossimo sondaggio.