Cosa accadrebbe nell'ipotetico caso in cui, durante l'organizzazione di un evento con quaranta tavoli da wargames, con giocatori paganti da tutta Italia, ed eventi di pittura e di gioco accessori, il comune di Ciampino (per dirne uno a caso) decidesse di rifiutare l'uso della sala destinata e di avvertire, diciamo sempre per ipotesi, quattro giorni prima?
Beh ora sappiamo come risponderebbe la Games Workshop, che grazie all'instancabile opera di Mauro Canavese, è riuscita a riorganizzare il Throne of Skulls in pochissimo tempo in una locazione decisamente gradevole, anche se leggermente fuori mano.
Purtroppo questo non è avvenuto senza un prezzo, e infatti le attività previste in aggiunta ai tornei non si sono potute svolgere, ed è stato un peccato vista la forte volontà di creare un evento a tutto tondo, una immersione completa nell'hobby.
Speriamo che tale obiettivo sarà raggiunto nel prossimo Throne of Skulls, che si terrà a Vicenza (come potete leggere qui), nel frattempo chi vuole può continuare a leggere per condividere la nostra esperienza e vedere le nostre foto, oppure leggere qui per vedere il report dell'evento sul sito GW..
Come detto la locazione (Ostello Casale dei Monaci) pur se gradevole era piuttosto fuori mano, facilmente raggiungibile da chi sapeva dove andare, ma priva di passaggio e quindi priva del passante casuale, dell'occhio incuriosito da quanto stava accadendo all'interno.
E pur mancando le attività accessorie, all'interno di cose da vedere ce n'erano. Come detto c'erano 35 tavoli su cui 70 giocatori di wargame stavano dando sfoggio delle loro abilità e delle loro armate. Ce ne sarebbero stati anche di più se non fosse che, pur avendo pagato il biglietto, ci sono state le solite, fisiologiche, defezioni.
Appena entrati ci siam trovati davanti un colpo d'occhio che meritava: due sale (una dedicata al fantasy e l'altra al 40.000), stand di vendita, e anche un piano superiore da cui c'era una bella visuale di quanto avveniva di sotto.
Dopo una rapida scorsa ai tavoli, ci ha colpiti la varietà delle armate presenti. Siamo abituati a tornei in cui ci sono un quinto delle armate disponibli (di solito le ultime uscite), mentre qui venivano rappresentate quasi tutte le razze del mondo di Warhammer Fantasy e 40.000.
Il merito è di un formato che premia la varietà, un formato su cui non sono mancate le critiche da parte di quanti desiderano una impronta agonistica più marcata, ma che per il momento sembra avere un discreto successo, che dovrà ovviamente confermare nel corso dell'anno.
Rinnoviamo quindi i complimenti a Mauro Canavese per l'organizzazione di un evento che, se tutto andava per il verso giusto sarebbe stato il primo di una nuova generazione, mentre è stato "solo" un ottimo evento.
Facciamo i complimenti anche a tutti i partecipanti, in particolare ad Alessio Iannuzzi (vincitore assoluto Warhammer 40.000), a Davide Lecci (vincitore assoluto Warhammer Fantasy), con l'augurio di continuare a solcare vittoriosi i campi di battaglia.