Molti di voi ricorderanno l’attenzione che abbiamo dedicato su queste pagine a Ex Illis, il gioco di miniature fantasy che ha introdotto un concetto totalmente nuovo nel modo del wargame: sostituire manuali, tabelle e dadi con un laptop o un iPod/iPhone che si occupa della risoluzione dei combattimenti, per rendere il tutto semplice, immediato e realistico! Purtroppo la concretizzazione di questa idea si è infranta con la cruda realtà: la Bastion, la casa produttrice, ha annunciato la sua chiusura!
Dalla stessa dichiarazione della Bastion poco si capisce delle reali motivazioni di questa scelta. Si parla di una “serie di eventi” che hanno portato il team alla decisione di arrestare le operazioni, almeno in forma temporanea, mentre si è alla ricerca di un nuovo partner finanziario. Potrebbe essere proprio l’aggettivo “nuovo” a far pensare che la compagnia stia affrontando il tipico problema delle piccole compagnie: sofferenza di “cassa”. Anche perché nello stesso annuncio si dichiara che “le vendite sono in aumento, le comunità sono in crescita e la nostra rete di distribuzione sta migliorando ogni giorno.” Naturalmente la notizia ha gettato nello sconforto la comunità di appassionati che si è creata intorno al gioco. Per quanto la Bastion prometta di mantenere in funzione i server che gestiscono l’intero database delle armate dei giocatori, l’incertezza del suo futuro rischia di mettere a repentaglio anche questo servizio. Sui forum di Ex Illis i giocatori si sono chiamati a raccolta per contribuire al progetto e aiutare come possono. Ci sono proposte di microfinanziamenti diffusi, piuttosto che tentativi di trovare distributori o negozi nuovi, c’è addirittura chi propone di mantenere attivo il solo servizio di server pagandolo con un piccolo canone periodico. Questo è un aspetto della vicenda particolarmente interessante; benché tutti coloro che contribuiscono al forum sono formalmente “clienti” che hanno comprato un prodotto la cui longevità viene messa in dubbio dallo stesso editore, sono veramente poche le voci di dissenso che si levano. Nella maggior parte dei casi c’è delusione ma anche preoccupazione per i posti di lavoro che si perdono, e in ogni caso c’è voglia di aiutare un azienda e un gioco in cui si crede!
Le ragioni esatte di questa situazione ci sono oscure ma forse possiamo provare a immaginare alcuni degli elementi che possono aver influenzato questo trend. Pur essendo il risultato di un lavoro di tre anni, Ex Illis (che è uscito a metà del 2010) è un gioco ancora troppo innovativo. Probabilmente non ne è stata compresa appieno la portata, su molti forum se ne è parlato tanto (e spesso male) pur avendolo giocato poco o nulla. Forse sparigliava troppo le carte in un settore ormai anestetizzato da centinaia di pagine di manuali e tabelle, o forse la presenza di un PC portatile o di un dispositivo mobile ha rappresentato un vero elemento ostativo alla sua diffusione. Sta di fatto che Ex Illis non ha sfondato in quello zoccolo duro di hard core wargamer che avrebbero potuto fare la differenza del successo al suo lancio. Indubbiamente l’assenza di informazioni iniziale (sentita soprattutto dai giocatori esperti) su regole e meccanismi di gestione dei combattimenti non aiutava molto la comprensione di quanto accadeva sul campo, ma la Bastion di settimana in settimana ha alimentato un vero e proprio wiki che ora è disponibile online in tutta la sua completezza. Va anche detto che la nostra esperienza di presentazione a PLAY (ricordate? Ex Illis è stato il nostro Focus on durante l’edizione 2010 del festival ) ci ha fatto verificare come l’immediatezza e la praticità del sistema fosse fortemente apprezzata, quando veniva provata dal vivo, sia da giocatori esperti sia (e soprattutto) da coloro che avevano poca esperienza con le miniature.
L’impressione di chi scrive è che forse l’intero modello di servizio di Ex Illis sia stato pensato in modo troppo avanzato, troppo articolato e troppo incentrato sul ruolo attivo dei giocatori perché questi ne potessero comprendere e accettare tutti i meccanismi. L’idea di dover avere un PC per giocare, appoggiare la distribuzione a una rete virtuale di negozi supportati da giocatori che scelgono di diventare promoter e organizzatori di tornei, centralizzare su un server unico i dati delle armate di ogni giocatore (e i relativi potenziamenti ottenuti nella crescita di valore dei pezzi) … sono forse troppe cose tutte insieme. Non si discute che queste scelte possano essere motivate e condivisibili, ma forse sarebbe il caso di rinunciare a qualcuno di questi aspetti di innovazione per facilitare il passaggio degli altri!
Sicuramente Ex Illis segna una strada che è destinata a svilupparsi in futuro. Tra uno o due anni avere un dispositivo mobile su un tavolo di gioco non sarà più un problema… e allora si potrà coniugare l’estremo realismo simulativo dei comportamenti in battaglia dei nostri amati soldatini con la semplicità di un “tap” sul nostro touch screen, riuscendo a concludere una battaglia campale in un’oretta o poco più!
Non ci resta che sperare nella possibilità per Bastion di trovare il finanziatore che cerca. Ex Illis rappresenta un progetto ambizioso e innovativo che inizia ora ad avere una sua fisionomia precisa, sarebbe un peccato perderlo!