“Interessante ‘sto Wings of War… ma in quanti si gioca?” Ponete questa domanda a Richard Bliss e lui candidamente vi risponderà “Da 2 a 92!”. In realtà di confezioni di Wings of War Richard Bliss ne deve aver messe insieme un bel po’ per organizzare questa partitona da record.
Il 24 gennaio 2011 al Torrance Marriott in California (vicino Los Angeles) si è di nuovo battuto il record mondiale con una partita di Wings of War, che ha coinvolto ben 92 giocatori in contemporanea. Anche se, a essere onesti, l’obiettivo di Richard era quello di toccare il tetto dei cento giocatori…
Richard Bliss è un altro di quei personaggi incredibili che frequentano il mondo dei giochi. Oltre a giocare a Wings of War è (soprattutto) presidente e fondatore della azienda di marketing e ricerca BlissPoint. Tra i suoi ulteriori incarichi, per la GWAVA
L’uso di giochi dopo cene di lavoro con molti delegati origina da una precisa scelta marketing di Richard Bliss, risalente ad alcuni anni fa: creare un’occasione di incontro collettivo, piacevole e divertente, dopo le conference organizzate dalla sua azienda. Quest’anno ha colto l’occasione per tentare di battere il record della partita più grande del mondo, fino al 23 gennaio detenuto dalla Tana dei Goblin di Pisa che, in presenza dello stesso Andrea Angiolino, ha coinvolto 81 giocatori durante una passata edizione di PisaGioca.
Per questo Richard ha lanciato una “chiamata alle mitragliatrici” a tutti i giocatori di WoW interessati ad aiutarlo, anche attraverso siti specializzati tra cui il noto Wings of War Aerodrome.
E da ottimo marketing man ha condito il tutto proponendo i seguenti benefit:
1. Cena gratuita.
2. Miniatura Wings of War WWI in omaggio.
3. Diritto di bullarsi – Si entra a far parte della storia!
Risultato: dei 110 iscritti all’evento hanno partecipato attivamente in 92 dando vita a uno scontro furioso durato circa due ore, al termine del quale si è registrata una vittoria alleata grazie a dieci aerei superstiti. Il gruppo di giocatori e giocatrici includeva, ovviamente, uomini e donne, con una signora di 79 anni che, presa dall’entusiasmo del ruolo di bisnonna, ha voluto portare Wings of War ai figli, nipoti e bisnipoti. Come dire… quattro generazioni con un colpo solo.
Un’ottima iniziativa quindi, che fa centro su tutti i fronti anche grazie all’efficacia di un bel successo ludico italiano. Come al solito viene da chiedersi… perché da noi non esistono queste aperture mentali?
Le foto di questo articolo sono tratte dalla gallery di The Game Whisperer.