Certo, guardando l’impressionante catalogo di Fantasy Flight Games, possiamo affermare che questo produttore vanta un titolo praticamente per ogni genere ludico a grande diffusione. Ma se consideriamo la sua offerta con un occhio più smaliziato, ci rendiamo conto di come FFG si sia prefissa l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nel campo del wargame su mappa a bassa e media complessità.
Vista l’ondata di novità che si sono succedute nei giorni scorsi, forse è il caso di fare il punto della situazione in questo campo.
Cominciamo con il titolo più controverso, quel Battlelore “strappato” a Days of Wonder che sta dando non pochi grattacapi al suo nuovo produttore, nonché ai suoi vecchi appassionati. Tra notizie incontrollate di una sua possibile cancellazione (indiscrezione piuttosto ricorrente quando si parla dei giochi FFG… a volte i giocatori sono davvero malfidati…) e problemi concreti legati ad una eventuale “riedizione” che riemergono periodicamente, Battlelore sta passando dei mesi travagliati nonostante l’uscita di molti prodotti legati al suo brand. Dopo le espansioni che hanno aggiunto importanti meccaniche di gioco (Heroes), la comparsa sui campi di battaglia di nuove creature mostruose (Creatures e Dragons), nonché il completamento degli eserciti di Goblin e Nani (Horrific Horde e Bearded Brave rispettivamente), è il turno di Code of Chivalry, il cui regolamento appena pubblicato rivoluziona il gruppo delle unità di cavalleria pesante e riordina definitivamente le armate degli umani. L’importanza di questo supplemento non sta solo in ciò che contiene ma anche in quello che è: l’ultimo prodotto “ereditato” da Days of Wonder. Da qui in avanti dovrà essere FFG a sfornare novità originali per questa linea così sfortunata, magari inserendo quelle armate di altre razze che gli appassionati attendono da tempo.
Ma Battlelore ha dato il via a qualcosa di importante in casa FFG: la linea di Battles of Westeros, presentata e da molti considerata come una sua diretta evoluzione. Per il titolo ambientato nel mondo fantasy di George R. R. Martin, stanno infatti uscendo da tempo delle espansioni legate alle casate o alle fazioni minori che si danno battaglia nel martoriato continente di Westeros. Dopo le armate di Casa Tully è il turno delle feroci tribù semiselvagge delle Montagne della Luna, che in Tribes of the Vale andranno a rafforzare le già potenti schiere di Casa Lannister. Per il momento non ci è dato sapere altro sullo sviluppo di questo promettente wargame, che sposa l’immediatezza di Battelore con un corpus ulteriore di regole aggiuntive e caratteristiche speciali, allo scopo di ricreare lo sfaccettato mondo martiniano. In particolare, si attende per i prossimi mesi l’uscita di qualche supplemento “maggiore”, magari contenente le truppe di qualche altra grande casata (Baratheon? Greyjoy?).
Mettiamo però da parte lancia e scudo e afferriamo subito fucile ed elmetto, per trasferirci sui violenti campi di battaglia – storici o fantastorici – della seconda guerra mondiale. Da questo punto di vista il nome che viene subito in mente è uno solo: Tide of Iron. Oggetto anch’esso delle voci incontrollate di cancellazione di cui sopra, questo titolo è rimasto “sonnecchiante” per diverso tempo dopo l’uscita di un buon numero di espansioni. La pubblicazione sul sito del regolamento di Fury of the Bear, contenente truppe e scenari per il fronte orientale, segna però la fine del periodo di stasi e dovrebbe rassicurare i suoi agguerriti fan. Le nuove meccaniche e le regole opzionali aggiungono ulteriori livelli di dettaglio a questo interessante wargame, portandolo sicuramente nel mondo dei “tattici” a media complessità.
Se cerchiamo qualcosa di più semplice e meno riflessivo, ci dobbiamo rivolgere alla storia alternativa di Dust Tactics. Molto è stato detto su questo titolo dalle grandi speranze chiamato a farsi strada nell’iperaffollato mondo dei tridimensionali, ma l’impegno di FFG nel promuoverlo è sicuramente fuori discussione. Dopo l’uscita dei box contenenti unità aggiuntive e con l’imminente arrivo dell’espansione Operation Cyclone, altre truppe speciali si aggiungono alle armate: il cecchino e l’osservatore dell’artiglieria. Ma il sostegno di FFG a questo titolo lo si vede anche nel campo del gioco organizzato, vista la pubblicazione delle regole ufficiali da torneo sul sito del produttore. Elemento curioso, queste regole contengono alla fine un nuovo sistema di acquisto delle singole unità più simile alle classiche army list alle quali siamo abituati e che va in netto contrasto con quello stampato sulle carte delle truppe. Ciò ha già provocato una certa confusione tra gli appassionati, confusione che è sfociata anche in aperto risentimento quando ci si è accorti che il nuovo sistema (per il momento “parallelo” a quello vecchio) non copre nemmeno tutti i pezzi finora previsti.
E infine chiudiamo questa rassegna di notizie con l’ultimo grande titolo “tattico” di Fantasy Flight Games: Battles of Napoleon. Negli ultimi mesi si sono succedute le news relative allo sviluppo del primo supplemento, Grand Melee, che permetterà di ricreare battaglie di maggiori dimensioni. Una tale evoluzione è quanto mai necessaria, visto che anche Battles of Napoleon deve competere in un settore decisamente difficile come il napoleonico e soprattutto deve vedersela con altri due titoli a complessità medio-bassa usciti nell’ultimo anno: Napoleon’s War (Worthington Games) e soprattutto Commands and Colors: Napoleonics (GMT Games).
Insomma, FFG pare più che determinata a ritagliarsi un proprio spazio nel mondo dei tattici medio-leggeri e, vista la mole di risorse impegnate nelle nuove uscite previste, possiamo stare ragionevolmente sicuri che riuscirà nel suo intento.