Napoleone ha tentato e ha fallito. Hitler ha tentato e ha fallito. Eccezion fatta per qualche sbarco senza grossi esiti nelle tormentate regioni dell’Irlanda e della Scozia, è dai tempi di Guglielmo il Conquistatore e della battaglia di Hastings (1066) che nessun tentativo di invasione delle Isole Britanniche ha mai avuto fortuna.
Adesso è il turno di Dust Tactics e della sua ultima espansione: Operation Seelöwe. E per riuscirci, gli eserciti dell’Asse schiereranno in campo armamenti sempre più temibili… e bizzarri.
L’anno è il 1947.
La guerra in Europa, in Africa, in Asia e in Antartide ha raggiunto un punto di stallo. Consapevole di non poter sostenere un conflitto troppo prolungato, l’Asse decide di giocare il tutto per tutto con un’operazione ai limiti del possibile: l’invasione della Gran Bretagna. Le prime fasi dell’Operazione Seelöwe (Leone Marino) ottengono tutti gli obiettivi prefissati, formando teste di ponte in tutta l’Inghilterra meridionale. Il Regno Unito ovviamente passa al contrattacco e usa la sua risorsa più temibile: l’Home Fleet della Royal Navy salpa a tutta velocità verso la Manica per distruggere i trasporti nemici che continuano a riversare truppe ed equipaggiamenti sulle coste di Dover. Dietro di loro le navi di Sua Maestà lasciano la grande base di Scapa Flow quasi indifesa, compreso il gigantesco cantiere dove si sta costruendo una nuova superportaerei d’assalto. E’ qui che l’Asse sferrerà il suo colpo più duro, inviando un contingente di forze speciali, il Blutkreuz Korps, che avrà il compito di distruggere la potente unità prima ancora del varo. Ma a Scapa Flow c’è chi li attende al varco…
Questa nuova espansione è il secondo supplemento maggiore per il fortunato wargame tattico di Fantasy Flight e seguirà dappresso l’arrivo di Operation Cyclone. Oltre ai nuovi scenari di gioco e alle relative regole speciali appositamente studiate per simulare l’imprevedibilità degli scontri in ambiente urbano, il supplemento vedrà l’ingresso in campo di modelli piuttosto “esotici”, soprattutto per quel che riguarda le forze dell’Asse. Se infatti gli Alleati potranno fare affidamento su di un agente segreto dotato di una nuovissima power armor sperimentale, i tedeschi manderanno in azione il primo risultato dei loro studi nel campo della genetica: Markus, un gorilla superpotenziato e altamente intelligente, dotato di forza e astuzia sovrumane. Tutto ciò presuppone la comparsa nelle prossime espansioni di truppe veramente “speciali”, come battaglioni di gorilla e gli ormai immancabili soldati non morti della Wehrmacht rianimati per tornare a combattere in nome della Fatherland.
A questo si aggiungono le unità che saranno contenute in due nuovi pack: i camminatori leggeri d’assalto. Gli Alleati schiereranno i veicoli Honey e Wildfire, mentre l’Asse impiegherà i nuovi modelli Heinrich ed Hermann. Tutti questi mezzi saranno armati o con armamenti antifanteria e antiaerei leggeri (anche in previsione di una prossima espansione che introdurrà i velivoli), oppure con armamenti anticarro pesanti basati sulle nuove tecnologie laser e phaser. Ciò renderà il gioco ancora più impegnativo dal punto di vista tattico, perché i nuovi mezzi risulteranno estremamente letali e veloci, ma a causa della loro scarsa corazzatura dovranno essere impiegati con molta cautela se non vorremo perderli fin dai primi scambi di colpi. Rimane inviariato il sistema di impacchettamento già visto nelle altre espansioni contenenti veicoli: all'interno troveremo dunque un telaio inferiore e i due moduli superiori, permettendoci così di poter schierare il modello che più riteniamo opportuno per la singola missione.
Nonostante l’innegabile bellezza dei rispettivi modelli, queste nuove unità non hanno però placato le perplessità di alcuni fan del sistema, che temono il passaggio da una simulazione “realistica” di un ipotetico secondo conflitto mondiale all’ennesimo titolo supereroistico pieno di unità improbabili e di personaggi speciali dotati di abilità eccessivamente potenti.
Quale strada prenderà Dust Tactics? Ai posteri, pardon, alle prossime espansioni l’ardua sentenza!