martedì 26 Novembre 2024

Le aquile tornano a colpire…

Chi lo ha detto che il wargame storico si occupa sempre delle solite cose, come le grandi battaglie del periodo napoleonico o gli epici conflitti del mondo antico?

Andando a spulciare nella miriade di titoli che, oggi più che mai, affollano il mercato può anche capitare di imbattersi in guerre semi-sconosciute ai più. Come la guerra russo-polacca del 1919-21.

No, non vergognatevi se non ne avete mai sentito parlare, perché è improbabile che i libri di storia delle nostre patrie istituzioni scolastiche vi dedichino più di un paragrafo. Eppure, stando a quello che dicono numerosi studiosi, fu proprio grazie all’eroica resistenza polacca (tanto per cambiare…) che la rivoluzione comunista fu fermata nell’apice del suo vigore e non travolse le potenze occidentali ancora indebolite dalla terribile Prima guerra mondiale.

Condivisibile o meno, questa tesi deve essere molto cara agli autori di Strike of the Eagle, di Academy Games.

Riedizione riveduta e corretta del quasi omonimo The Eagle and the Star (2009), il gioco si inserisce nel sottogenere dei wargames “leggeri”, al quale può essere ascritto anche il fortunato Conflict of Heroes edito dallo stesso produttore.
Ma quel wargame tattico sulla Seconda guerra mondiale ha ben poco a che spartire con il respiro strategico del nuovo titolo, come si può evincere dal regolamento da poco pubblicato sul sito di Academy. Parentele più strette le può invece vantare con i giochi di un altro editore, quel Columbia Games che con i suoi blocchettini di legno ci ha regalato titoli come Hammer of the Scots, Julius Caesar e Richard III.
In effetti le similitudini sono molte, a partire dal meccanismo fondamentale: la “nebbia di guerra” (non a casa Fog of War è il nome dato da Academy alla nuova serie di giochi, di cui Strike of the Eagle sembra essere solo il primo). Rappresentate da blocchetti di legno poggiati in verticale, le forze in campo non sono note a entrambi i giocatori, bensì unicamente al loro proprietario. Solo al momento di uno scontro diretto sarà possibile capire chi ci si trova di fronte, rendendo così possibile effettuare manovre diversive con contingenti nella realtà molto più deboli di quello che appaiono sulla carta e imponendo la necessità di compiere missioni di “ricognizione” per capire la reale forza dell’avversario.

In più, Strike of the Eagle prevede un sistema di ordini coperti, anch’essi noti solo al rispettivo giocatore e rivelati sui vari fronti di combattimento in base al sistema di assegnazione dell’iniziativa. Questi ordini permetteranno di muovere le truppe, conferiranno bonus specifici, diminuiranno l’efficienza delle unità nemiche… saranno, insomma, un altro strumento a nostra disposizione per ingannare il nemico battendolo più con l’astuzia strategica che con la forza bruta.
Va letto in questo senso anche il particolare meccanismo di risoluzione degli scontri che non si affida al dado, bensì all’impiego di carte con valori aggiuntivi che saranno scelti dai rispettivi comandanti. Sarà così indispensabile creare una lista di priorità, gestendo le risorse a disposizione e decidendo dove e come impiegare il proprio potenziale tattico.
Quanto al numero di giocatori, il gioco comprenderà diversi scenari specifici, alcuni dei quali concepiti appositamente per più di due partecipanti. Una menzione particolare la merita fin da subito la bellissima mappa di gioco, talvolta poco leggibile proprio a causa dell’incredibile livello di dettaglio e della bellezza della sua veste grafica!

Ad ogni modo Strike ot the Eagle, attualmente in pre-order, può contare su di un regolamento solido, avvicinabile senza grossi problemi sia dal veterano che dal neofita, e rappresenta un’alternativa stimolante sia grazie alle sue meccaniche che all’argomento rappresentato. Peccato, però, che proprio l’originalità del tema rischi di renderlo poco appetibile ad una buona parte degli appassionati del genere. Visto che di una serie di titoli stiamo parlando, a quando un regolamento che porti questo sistema a simulare un conflitto più conosciuto?

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