Arriva l'estate, e finalmente si può fare un po' di moto all'aria aperta (se non fa troppo caldo), abbandonando per un po' i nostri amati giochi da tavolo…
Eh, no, che diamine! Primo, perché in fondo siamo sempre gamers, col bello e col cattivo tempo, e secondo, perché è proprio allo sbocciare dell'estate che viene assegnato il prestigioso Spiel des Jahres (premio per il miglior gioco da tavolo dell'anno in Germania) ! E in più, quest'anno una novità: ad accompagnare lo SdJ, anche un nuovo premio, destinato ai giochi per "conoscitori", il Kennerspiel des Jahres!
Quest'anno la giuria ha preferito il pluripremiato Qwirkle di Susan McKinley Ross (un gioco del 2006, ma pubblicato in Germania solo lo scorso anno) agli altri due nominati, il pure abbastanza premiato Forbidden Island di Matt Leacock (già nominato allo SdJ nel 2009 per "Pandemic"), e il per niente premiato in quanto più recente, ma non per questo meno meritevole, Asara dei veterani Michael Kiesling e Wolfgang Kramer, coppia già vincitrice dello SdJ nel 1999 con "Tikal" e nel 2000 con "Torres".
Con questa terna di nomine, forse la vittoria di Qwirkle non è una grossa sorpresa, se consideriamo qual è il target tipico dello SdJ: un gioco non troppo complicato ma neppure troppo semplice, adatto ad adulti e bambini ma non troppo lungo… il tipico gioco per famiglie, insomma, anche se negli ultimi anni Thurm und Taxis e Dominion, vincitori rispettivamente nel 2006 e 2009, avevano un po' scompigliato le aspettative. Ma Qwirkle ha dalla sua l'estrema accessibilità e il gameplay semplice ma non banale: complimenti dunque al gioco vincitore e alla sua autrice!
Forse più attesa c'era per il Kennerspiel des Jahres, assegnato quest'anno per la prima volta. La quota sindacale di mugugni da parte degli appassionati era già stata raggiunta alle nomine: insieme a 7 Wonders di Antoine Bauza (già noto per "Ghost Stories"), erano stati nominati Strasbourg di Stefan Feld ("In the Year of the Dragon", "Notre Dame") e Lancaster di Matthias Cramer ("Glen More"). E forse soprattutto per 7 Wonders l'attribuzione alla categoria "giochi per conoscitori" era sembrata fuori luogo: certamente un bel gioco, rapido e dai toni strategici, ma non più pesante, appunto, di un Dominion, vincitore di un "semplice" Spiel des Jahres nel 2009. Ma una volta entrato nella rosa dei papabili, il premio non poteva andare che a 7 Wonders, che fino dalla sua apparizione ad Essen 2010 ha cominciato subito a far parlare, e bene, di sé e a riscuotere premi e riconoscimenti.
Anche qui dunque, complimenti a gioco e al suo autore!