lunedì 23 Dicembre 2024

The Last Argument of Kings – Quando i Re cominciano a giocare…

Ultima Ratio Regum. L'ultimo argomento dei re. Questa l'iscrizione che il simpatico Re Luigi XIV decise – con un senso dell'umorismo tutto suo – di piazzare sugli affusti di tutti i suoi cannoni. E quando quei cannoni sparavano contro gli elegantemente vestiti soldati nemici, ben schierati con le loro splendide divise e i loro foulard di pizzo, il gioco cominciava davvero.

Perché quello era il Settecento, l'epoca dei lumi, in cui gli uomini combattevano e morivano non per la propria terra, non per le proprie idee, non per la propria religione, ma per i re, le loro dinastie e il loro dominio sull'Europa e sul mondo intero.

Ecco dove ci porta il nuovo The Last Argument of Kings, il primo supplemento per l'interessante wargame storico tridimensionale Black Powder, edito dalla sempre più attiva Warlord Games.

Per chi non lo conoscesse, ricordiamo che Black Powder è un regolamento uscito un anno fa e scritto da due mostri sacri: Rick Priestley e Jervis Johnson. Ma laddove il manuale base copriva tutto il periodo che andava dal 1700 al 1900 (noto agli appassionati con il soprannome di horse and musket,cavallo e moschetto), questo supplemento si concentra sui primi sette decenni di questi due secoli, quando le truppe combattevano disposte in precise formazioni lineari, le cavallerie imparavano che non c'era niente di meglio che una bella carica sciabole al vento e i cannoni iniziavano ad essere un pericolo più per i nemici che per i loro stessi artiglieri. Un periodo di transizione, evoluzione e preparazione per le grandi epopee della Guerra d'Indipendenza Americana e delle Guerre Napoleoniche.

Ma cosa troveremo in questo bel volume di 112 pagine, riccamente illustrate, oltre alla miniatura gratuita di un corpulento Highlander che arriverà in omaggio a chiunque compri il regolamento dal sito del produttore? E' lo stesso autore del supplemento, Peter Brown, a dircelo in una breve esposizione.

L'obiettivo di base è catturare gli elementi salienti delle tattiche di questo poco sfruttato periodo, evidenziandone le differenze con le peculiarità dei periodi successivi e cogliendone le sottili sfumature. Per far ciò, il supplemento è suddiviso in diversi capitoli, ognuno dei quali dedicato ad uno specifico conflitto. La lista ben assortita parte dalla Guerra di Successione Spagnola, copre le geniali campagne di Federico il Grande di Prussia, per poi spostarsi nel nuovo mondo con le Guerre Franco-Indiane, coprendo in tutto sette conflitti differenti. Completa l'elenco una interessante sezione con regole specifiche per ricreare gli assalti anfibi, un espediente strategico molto usato nel periodo ma raramente incluso nei regolamenti.

All'interno di ogni capitolo, troveremo tanto per cominciare una serie di consigli modellistici, uniformologici e collezionistici specifici per quel singolo scontro. Non mancheranno ovviamente le classiche army lists degli eserciti principali coinvolti – per quanto l'autore abbia già precisato che non si tratterà di “codex” a punti troppo rigidi – e le opzioni relative all'inserimento dei comandanti storicamente più importanti. Infine, ogni capitolo sarà corredato di scenari che ricreeranno le principali battaglie del conflitto e alla fine del manuale i giocatori troveranno le regole per la gestione delle campagne, incentrate a titolo di esempio sulla Ribellione Giacobita in Scozia del 1745.

Come è naturale, un secolo di guerre non può essere compreso integralmente in un semplice supplemento, per quanto voluminoso ed esaustivo possa essere. Le regole e le army lists saranno tuttavia abbastanza flessibili e potranno essere riadattate anche per altri teatri di operazioni non esplicitamente trattati (ad esempio, le battaglie in Italia della Guerra di Successione Spagnola) o per altre guerre non direttamente citate, magari anche di periodi immediatamente precedenti.

Ed è proprio quest'ultimo elemento che ci lascia intravedere quella che potrebbe essere una delle prossime sorprese di Warlord Games: un regolamento specifico per il periodo del pike and shot, ossia i conflitti che vanno dalla seconda metà del Cinquecento alla fine del Seicento, del quale si parla con sempre maggiore insistenza. Che sia questa la prossima mossa di questo attivissimo produttore, che può già vantare una nutrita offerta di pezzi dedicati al periodo del “picca e moschetto”?

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