Estate e gioco, da piccoli sembrava un accostamento più lineare, poi alcuni hanno trovato lavoro, altri una compagna, nel peggiore dei casi entrambi. Così trovare lo spazio ed il tempo necessari al nostro amato hobby durante quel poco di ferie estive concesseci sembra essere un vero miraggio, soprattutto tra le sabbie marine…
Ma nonostante quel che ne dicano l'8% di voi, impegnati a tracciar piste per palline trascinandosi vicendevolmente sulla spiaggia, in una sorta di formulazione del Pitch Car estremo, quasi la metà dei nostri lettori ha organizzato la propria esistenza così fermamente da riuscire a mantenere i propri ritmi ludici anche in estate.
Ora, che questo significhi che non si giochi nemmeno durante il resto dell'anno, o che il gioco organizzato sia gavettoni anche nei lunedì sera di gennaio, non importa, quel che conta è l'impronta profonda del gioco nella vita dei nostri compagni di sventura.
Nel caso, ancor più sventurati, appaiono quelli che immaginiamo legati a sedie in legno richiudibili, con le gambe ormai indelebilmente striate dalle doghe delle stesse, costretti a interminabili partite a Scala 40 con tutte le zie campeggianti. Aspetto positivo? Potete condividere il gioco con la famiglia e la disperazione con noi, due piccioni con una fava. La fava, al momento, sareste voi.
I più affezionati al mondo ludico pare abbiano organizzato le vacanze con un tour delle comunque numerose convention estive, fortunatamente allestite ad arte, l'ultima di agosto ad esempio ad Aosta, perché giocatori sì, ma fessi pure, non così tanto.
Una piccola porzione di voi si divide invece tra chi nei mesi estivi preferisce non alzare un braccio nemmeno per tirare un dado e chi invece organizza ludoteche e partite in vista di tornei e uscite autunnali; la cicala e la formica, vedremo i risultati.
Ultima voce in capitolo sono gli uomini portatori di speranza, quei giocatori in grado di farci credere in un domani migliore, quelli che passano un intero anno aspettando il momento per poter organizzare "la partita", le migliori 24 ore dell'anno. Scritto da un uomo che troppo spesso ha visto sfumare questo sogno proibito, a costoro va tutta la stima personale e ludica della redazione.
Buon rientro, buon gioco a chi l'ha fatto e a chi, finalmente, sta per (ri)farlo.