Nel redigere e comprendere i tanti concetti espressi nel precedente articolo di resoconto non ho potuto evitare di fare anche io una valutazione su quanto emerso, che voglio condividere con voi lettori…
Alcuni avevano individuato nel nostro precedente articolo sulla 5a Edizione di D&D un tono sarcastico piuttosto pessimista.
Avevano assolutamente ragione.
Dalle poche voci trapelate e dagli altisonanti annunci si delineava sullo sfondo un “nuovo” D&D drammaticamente retrogrado.
Vedere il gdr più diffuso al mondo, che per moltissimi è anche IL gdr per antonomasia e forse l’UNICO che conoscono, devolvere con ottusità verso un design vecchio di quarant’anni era uno spettacolo davvero sconfortante.
La 4a Edizione è stata oggettivamente un successo, sia commercialmente perchè ha venduto più o meno come la 3a, sia perchè ha introdotto concetti di design moderno mandando un segnale forte al mondo del gdr mainstream.
Ha però fallito, e di tantissimo, le aspettative commerciali della Hasbro (società proprietaria di Wizards of the Coast) generando l’impressione che si sia trattato di un flop. Ha avuto paura di osare, in termini di design, facendo solo mezzo passettino avanti e risultando quindi un prodotto incompleto e per tanti versi non del tutto funzionale.
Proprio di questi giorni è una discussione riguardo alla pessina gestione della pubblicità della 4a Edizione, basata quasi sull’idea che chi non giocava alla 4a giocava male, e i fan di 1a 2a e 3a si aggiornassero. (in realtà a suo tempo la 3a Edizione by Wizards venne pubblicizzata alla stessa maniera, demonizzando la sconclusionata 2a Edizione by TSR… e a sua volta la 2a Edizione denigrò la vecchia ed obsoleta 1a Edizione… meraviglie della storia e della cortissima memoria delle persone).
Sia come sia, il marketing della 5a Edizione si basa tutto sull’idea che la 4a Edizione sia stata un imperdonabile errore, e che D&D Next sia il modo in cui Wizards vuole chiedere scusa ai suoi fan, a TUTTI i suoi fan, vecchi e nuovi.
Perchè prenderanno le distanze dalla 4a, brutta e cattiva, e si cospargeranno il capo di cenere e faranno un gioco SPECIFICAMENTE mirato agli appassionati di OGNI edizione, partendo da decenni di feedback del pubblico … un gioco progettato DA voi e PER voi (o quasi).
Il gioco perfetto per tutti per sempre. Perdonate se in ciò il sottoscritto ha tossicchiato un “cavolate” nemmeno tanto velato.Ma in realtà Wizards gioca un gioco più raffinato.
O forse vedo ombre dove non ce ne sono…
Però…
La prima cosa che al sottoscritto salta agli occhi, una volta acquisita una visione d’insieme, è la manovra d’immagine. Indipendentemente dall’effettivo successo e ricezione della 4a Edizione, è stato fatto passare il messaggio che con la 4a si è commesso un errore e che adesso la 5a sarà il modo di chiedere scusa e riparare ai danni fatti.
Ma più si approfondiscono i dettagli e più risulta evidente come i designer abbiano in realtà preso moltissimo dalla 4a, tutt’altro che messa all’angolo, e ne stiano facendo buon uso. In particolare ho l’impressione che i designer stiano dicendo al pubblico ciò che il pubblico vuol sentirsi dire, per poi far passare tutt’altri contenuti, magari giocando sull’equivoco.
Penso al modo di prendere le distanze dalla 4a Edizione, definendola “un’importante esperienza da cui abbiamo imparato tanto”… il che è abbastanza ambiguo e cambia radicalmente di senso a seconda del contesto in cui lo si dice.
Ma messaggio a parte basta scorrere il precedente articolo per notare quante cose siano state prese tout-court dalla 4a Edizione.
Penso anche al messaggio principe che vorrebbe un ritorno delle vecchie edizioni. Il risultato?
Esattamente la semplificazione estrema (rispetto al guazzabuglio passato) che era iniziata con la 4a Edizione e che non era potuta andare più di tanto in là perchè l’allora pubblico della 3a Edizione non l’avrebbe digerita. Eh ma qui non stiamo semplificando, stiamo tornando alle origini!
Guardate qua, i KIT della 2a Edizione!
Dove? Dove?
Proprio qui, eccoli, noi li chiamiamo Temi, come nella 4a Edizione ma… 2a Edizioneeeh!
Penso poi al fatto che in 4a Edizione si era cominciato a intravedere un atteggiamento più moderno al design, dove il gioco che hai comprato ti spiega come usarlo. Ma anche qui gli autori hanno dovuto fare i conti con un pubblico tradizionalista che ha preso malissimo (o nel migliore dei casi ignorato completamente) tale innovazione, vedendola spesso come una minaccia al ruolo centrale del DM. E’ vero, Wizards ha imparato dai propri errori passati. Adesso infatti il DM è al centro di tutto! E gli daremo più potere! E come faremo???
Gli daremo solide regole che gli spiegano come giocare… ehm… più potereeeh!
Insomma penso un bel pò di cose riguardo a quanto trapelato da questa D&D Experience 2012. Devo dirmi contento, perchè mi piace la direzione che il gioco sta prendendo. Mi rendo però anche conto che il gioco nelle nostre mani ancora non c’è, e tutte le mie elucubrazioni potrebbero rivelarsi semplici miraggi.
Attendiamo dunque tutti assieme i playtest pubblici di questa primavera che, a quanto pare, dovrebbero permettere agli appassionati di sperimentare l’esperienza D&D Next comodamente nelle proprie case invece che essere mini-eventi da tenere in specifici negozi.