Alien Frontiers (ne parlammo a suo tempo) è uno dei più citati casi di successo tra i giochi nati grazie al supporto di Kickstarter, la piattaforma di crowdfounding sempre più spesso usata per far partire nuovi progetti ludici (e anche di questa abbiamo parlato!).
Ora una piccola casa editrice polacca, la LocWorks, sta provando a seguire la stessa strada per l’edizione europea… ma cambia il titolo (Alien Frontiers Aurora) e cambia la piattaforma alla ricerca di fondi dal vecchio continente (Ulule.com).
Sarà un successo anche da noi?
L’edizione originale di Alien Frontiers fu pubblicata nell’ottobre 2010 dell’americana Clever Mojo Games che intuì le possibilità offerte da Kickstarter per il finanziamento necessario allo startup del progetto.
Fu un successo sia in termini di raccolta fondi che di apprezzamento del mercato: le prime mille copie andarono così esaurite dopo poche settimane dall’uscita.
Anche la prima ristampa, altre tremila copie nell’aprile 2011, sparì in un battibaleno confermando come il gioco di Tory Niemann, fortemente caratterizzato dalle illustrazioni sci-fi vintage di Mark Maxwell, fosse diventato un titolo apprezzato da molti giocatori di tutto il mondo.
E sembra esserlo rimasto, visto che alla data attuale Alien Frontier è 94° nella classifica BGG dei giochi da tavolo e 62° tra gli strategici!
Alien Frontiers Aurora (questo è il nome dell’edizione europea, che, tranne il nome, mantiene inalterate meccaniche e materiali dell’originale americano) uscirà in versione multilingua, interamente localizzata per ben otto lingue (italiano, tedesco, francese, olandese, spagnolo, portoghese, polacco e ceco). La data di pubblicazione è prevista per novembre 2012.
Originariamente annunciata sotto il marchio Ystari, la versione europea di Alien Frontier aveva subìto una battuta di arresto quando, con il cambio di gestione del principale partner produttivo e distributivo di Ystari, sono cambiate anche alcune scelte editoriali dell’editore francese.
Così nell’aprile 2012, scaduti i diritti di licenza della Ystari, si è fatto avanti l’intraprendente Piotr Burzykowski che li ha rilevati con la sua LocWorks, un marchio polacco del tutto nuovo nel settore del boardgame ma noto in patria per le localizzazioni di videogiochi famosi (tra cui Alan Wake).
Il lavoro di localizzazione di Alien Frontiers Aurora è molto avanzato e attualmente è allo studio l’elaborazione grafica del tabellone multilingua, che verrà stampato fronte-retro con quattro lingue su ogni facciata. Il risultato visivo risulta sicuramente più affollato dell’originale, ma non in maniera drammatica e potrebbe rappresentare un interessante tentativo di produrre giochi language dependent ma fruibili contemporaneamente da utenti di parecchi idiomi diversi.
La raccolta di fondi su Ulule per Alien Frontiers: Aurora si chiude il 10 luglio 2012 e l’obiettivo economico cui si punta è di € 15.000. Come ogni raccolta di questo tipo, i pledge promessi dall’editore sono via via più costosi ma anche più ricchi ed esclusivi.
Una interessante particolarità introdotta in questi giorni dalla LocWorks è la pick-up option, che offre l’azzeramento delle spese di spedizione se si riesce a concentrare almeno quattro richieste in uno stesso punto di raccolta (club, negozio, ludoteca, ecc.) dove verrà spedito il pacco gratuitamente con una ulteriore copia offerta al punto di raccolta in cambio del disturbo che si è preso.
Iniziativa molto interessante perché rappresenta un tentativo concreto di rendere sempre meno onerosa questa originale forma di acquisto preventivo.
Che ne dite? Se siete interessati anche voi a contribuire all’esplorazione delle Frontiere Aliene con spedizioni che partono dal vecchio continente, potete accedere alla pagina di Ulule (totalmente in italiano) direttamente da qui.
Se invece volete seguire l’editore nel corso di questo suo tentativo, trovate il suo diario Chasing Aurora su BGG.com