martedì 5 Novembre 2024

Spiel Des Jahres 2013 – Nomination che profumano d’Italia

Stamani, appena ricevuta la comunicazione vi abbiamo dato la notizia delle nomination dello Spiel Des Jahres: il prestigioso premio assegnato al miglior gioco da tavolo dell’anno in Germania (secondo i canoni del mercato tedesco). Come di consueto dopo questo  atteso annuncio, andiamo a dare un’occhiata un po’ più nel dettaglio ai titoli nominati…

Lo Spiel Des Jahres, come è noto, pur essendo pensato per il solo mercato tedesco, è un premio che ha assunto una grande rilevanza internazionale. Difatti autori ed editori di tutto il mondo non disdegnano affatto di riuscire a conquistarlo, anche perché il logo del vincitore sulle scatole è di parecchio supporto alle vendite del gioco (almeno in Germania, dove il settore è florido, e in piccola percentuale anche nel resto d’Europa).
Comunque, che sia un indicatore realmente utilizzato o meno, il premio fa sempre discutere parecchio di se, sin dalle nomination. I fan di alcuni titoli stanno già festeggiando per il solo fatto di vedere un gioco citato, ma non manca mai anche chi “denuncia” una mancanza di coerenza fra le decisioni dei giurati rispetto ai vincitori dell’anno precedente (a tal proposito potrebbe far comodo leggere questa riflessione di Tom Felber su quali sono i reali parametri di giudizio con cui opera la giuria…).

Esaminiamo i titoli proposti categoria per categoria. Cominciamo dal Kinderspiel des Jahres (il miglior gioco per i più piccoli) dove i tre candidati sono:

Mucca Pazza (di Iris Rossbach edito dalla Zoch)
Der verzauberte Turm /La torre stregata ( di Inka e Markus Brand edito dalla Drei Magier Spiele)
Gold am Orinoko / Oro nell'Orinoco (di Bernhard Weber edito dalla HABA)

La prima bella notizia è che tutti e tre i giochi sono disponibili anche in lingua italiana (a quanto pare c’è parecchia attenzione sul mercato italiano dell’editoria per bambini).
Mucca Pazza è il primo gioco di Iris Rossbach, questa famosa illustratrice di libri per bambini si è presentata alla Zoch con un  paio di ottime idee a tema bovino (l’altro suo gioco si chiama Vaca Loca). Dal canto suo l’editore le ha dato carta bianca, permettendole anche di illustrarsi da sola i propri giochi! Ed effettivamente la grafica è un elemento essenziale per questo titolo, visto che la sfida consiste nel ricomporre gli animali le cui parti del corpo (zampe, testa e busto) si sono mescolate.
La torre stregata porta la firma di Inka e Markus Brand, i due coniugi autori di giochi che da diversi anni sono protagonisti della scena ludica internazionale, anche grazie ai premi che si sono già portati a casa (come il Kennerspiel Des Jahres di Village lo scorso anno o il Kinderspiel des Jahre del 2011 con Acchiappa Mostri). In questo gioco uno dei partecipanti è un mago che ha intrappolato la principessa nella torre, gli altri guidano l’eroe alla ricerca della chiave che serve per “provare” a liberarla (ci sono più toppe dove inserirla). La grafica e i componenti sono di elevata qualità come da garanzia dei giochi Drei Magier Spiele.
Oro nell'Orinoco è di Bernhard Weber, un autore che non lavora solo nell’editoria per bambini (anche se in questo settore vanta davvero parecchi titoli). In questo titolo della HABA dovremo attraversare il fiume Orinoco per recuperare le ricchezze sull’altra sponda. Per farlo però avremo a disposizione solo dei tronchi galleggianti che sia noi che i nostri avversari dovremo stare ben attenti a posizionare.

In questa categoria poi, i titoli “raccomandati” dalla giuria sono ben dieci e ci dispiace un po’ constatare che neanche tra questi c’è un autore italiano. In redazione avevamo puntato su almeno un paio di titoli di ideazione nostrana che a nostro parere avrebbero ben conquistato i cuori dei bimbi tedeschi.

Diamo un’occhiata ora alla selezione per “gli esperti”, il Kennerspiel Des Jahres :

Die Legenden von Andor / Le leggende di Andor ( di Michael Menzel edito dalla Kosmos)
Die Paläste von Carrara ( di Michael Kiesling e Wolfgang Kramer edito dalla Hans im Glück)
Brügge (di Stefan Feld edito dalla Hans im Glück)

In questo caso l’unico a vantare un’edizione localizzata in Italia è solo il primo: Le leggende di Andor di Giochi Uniti. Il cooperativo d’esordio (come autore) di Michael Menzel ha convinto parecchi giocatori in tutto il mondo, con il suo metodo di “apprendimento incrementale” delle meccaniche che ricorda i tutorial dei videogame. Anzi, proprio la sua capacità di rendersi immediatamente fruibile anche per chi non è fanatico dei giochi da tavolo fa dubitare che la categoria Kenner sia proprio quella più adatta per questo titolo.
Die Paläste von Carrara (che potremmo azzardarci a tradurre in I Palazzi di Carrara) porta la firma di un duo autoriale tra i più famosi e apprezzati della scuola tedesca: Kiesling e Kramer. Il gioco è ambientato in Italia e riguarda il commercio del noto marmo di Carrara. Il sistema di regole offre un’ottima profondità pur non presentando meccanismi eccessivamente complessi, comunque sono presenti nel regolamento due livelli di difficoltà. E’ stato pubblicato anche in inglese e in francese, confidiamo che presto arrivi anche in italiano, non fosse altro per l’appartenenza geografica.
Brügge è anch’esso edito da Hans im Glück e ideato da uno degli autori più prolifici del 2013: Stefan Feld. Il gioco ci mette nei panni di ricchi mercanti che si sfidano per dimostrare chi ha più prestigio nell’omonima cittadina belga nel quindicesimo secolo. Le meccaniche ruotano attorno all’utilizzo di dadi colorati e di carte che possono essere utilizzate in vari modi per agire sulle zone o sugli eventi della città. Come tutti i più recenti giochi di Feld, anche Brügge ha già ricevuto le lodi della critica e si appresta ad uscire dalla Germania con edizioni internazionali nei prossimi mesi.

Per questa categoria i raccomandati sono soltanto due: Terra Mystica di Helge Osterta e Tzolk’in dei nostrani Simone Luciani e Daniele Tascini. Entrambi i titoli sono estremamente validi e già parecchio noti anche sui nostri tavoli, visto che sono pubblicati in Italia da Cranio Creations. Ma, proprio guardando alla terna dei nominati, capiamo che il loro livello di complessità  è forse troppo elevato rispetto a quello che si vuole raggiungere e premiare con la categoria Kennerspiel.

Veniamo al pezzo grosso, IL gioco dell’anno, lo Spiel des Jahres! I candidati sono:

Augustus (di Paolo Mori edito dalla Hurrican)
Qwixx  (di Steffen Benndorf edito dalla Nürnberger Spielkarten Verlag)
Hanabi (di Antoine Bauza edito dalla Abacusspiele)

Tre titoli estremamente diversi tra loro eppure tutti e tre con la capacità di saper attirare i neofiti senza deludere i giocatori abituali: ne troppo complessi, ne troppo banali.
Augustus non solo è realizzato dal nostrano Paolo Mori, ma è stato presentato nella sua distribuzione italiana proprio poco tempo fa, durante la scorsa edizione di PLAY ,grazie all'opera di Oliphante. Il gioco, ambientato nell’antica Roma, offre una rivisitazione della tombola animata da meccanismi più articolati e soddisfacenti: da un sacchetto vengono pescati degli elementi che dovremo usare per conquistare gli obiettivi posti a centro tavola.
Qwixx è ideato da un vero esperto di giochi di dadi, Steffen Benndorf, che dopo diversi esperimenti dal 2009 ha finalmente azzecato una formula che ha conquistato la giuria. L’elemento che distingue Qwixx dai suoi predecessori è l’assenza dei tempi morti: anche al di fuori del proprio turno di tirare i dadi, si sfrutta il risultato del lancio dei nostri avversari!
Hanabi è un geniale cooperativo firmato dal grande autore francese Antoine Bauza (tra i suoi successi il più noto è sicuramente 7 Wonders, vincitore del Kennerspiel des Jahres del 2011). In questo giochi di carte, i partecipanti cooperano nel realizzare lo spettacolo di fuochi d’artificio più variegato in assoluto (ovvero cercano di calare tutte le sequenze di carte di tutti i colori presenti). Lo dovranno fare però, senza poter guardare la propria mano, che sarà invece rivolta ai nostri compagni, i quali dovranno darci i giusti consigli per scegliere la carta più opportuna. Hanabi sta per arrivare anche in italiano tra pochi mesi, anch’esso sotto l’etichetta di Oliphante.
Da notare che fra tutti e tre i candidati, l'unico che ha delle dimensioni "standard", se paragonato con i vincitori degli ultimi dieci anni, è Augustus (Hanabi e Qwixx sono dei gochini con scatole talmente piccole da renderli quasi dei pocket game).

Anche in questa categoria i consigli della giuria non mancano, e tra i tanti raccomandati spunta anche un altro titolo di Mori: Libertalia! Decisamente una bella soddisfazione per l’autore, che vede ben due delle sue creature classificarsi per la categoria più importante del premio.
Per scaramanzia non facciamo previsioni in questa sede, ma è ovvio che per spirito nazionalistico ci farebbe molto piacere veder vincere un nostro connazionale (cosa mai avvenuta in questa categoria). Quello che invece possiamo constatare con soddisfazione è che, quest'anno, in tutte e tre le categorie non è affato facile prevedere chi la spunterà, tutti i titoli in lizza sono notevoli e sarà veramente interessante conoscere le motivazione che vedranno prevalere i vincitori.

Ai giudici dunque l’ardua sentenza: i vincitori del Kinderspiel saranno annunciati il prossimo 10 giugno, mentre gli altri due premi l’8 luglio. Nell’attesa come di consueto giriamo la domanda a voi lettori: chi si aggiudicherà il prestigioso titolo secondo voi ?

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