L’isola di Malta è stata una vera spina nel fianco per l’Asse durante la campagna del Nord Africa, poiché da lì decollavano gli aerei che sistematicamente attaccavano i convogli diretti in Libia per rifornire truppe e mezzi dell’Afrika Korps.
Occuparla avrebbe significato un’incontrastata copertura logistica, per di più flessibile alle diverse posizioni via via conquistate lungo l’intera avanzata fino ad Alessandria.
Brian L. Knipple, autore di spicco e cofondatore dell’Avalanche Press, ha pensato di partire da qui per il suo nuovo gioco: Island of Death The Invasion of Malta, 1942.
Alla fine di maggio del 1942 era proprio tutto pronto per l’invasione; piani, quadri e truppe addestrate. L’operazione C3, per gli italiani, ed Hercules, per i tedeschi, avrebbe dovuto iniziare entro la prima metà di giugno; ma fu proprio il Comando tedesco ad opporsi, perché Rommel, dopo la fulminea avanzata che in aprile ’41 l’aveva portato ad occupare l’intera Cirenaica, era stato ricacciato indietro nel novembre successivo. Quindi c’era una controffensiva da organizzare in fretta in Nord Africa, considerata prioritaria rispetto all’invasione di Malta. Quando il 21 giugno cadde Tobruk, anche in Italia ci si convinse che ormai la partita fosse prossima a concludersi e l’obiettivo Malta perse interesse. Tanto più che nel frattempo molti reparti aerei tedeschi, previsti per l’operazione Hercules, furono destinati sul fronte russo, lasciando il compito dell’intera copertura e supporto aereo alla sola Regia Aeronautica. Qualche mese dopo, le ottimistiche previsioni dell’Asse cominciarono ad essere sconfessate dal corso degli eventi, ma ormai l’operazione C3 era stata definitivamente chiusa il 27 luglio 1942 e i reparti per essa addestrati furono reimpiegati nel finale della campagna del Nord Africa.
Con Island of Death, Brian L. Knipple affida ai giocatori il compimento dell’operazione che, seppur mai avvenuta, conserva un robusto fondamento storico, visto il punto a cui arrivò la fase preparatoria. Reparti, mezzi e piani che furono realmente costituiti e approntati, li ritroviamo fedelmente riprodotti per una simulazione operazionale dell’impresa. Pertanto Island of Death è il classico hex & counter con una scala che raggruppa le pedine in compagnie e battaglioni, rappresenta 1 km per esagono e divide un giorno di gioco in tre turni diurni ed uno notturno. Ogni unità, oltre ad essere classificata nei tre valori tipici, attacco, difesa e movimento, è valutata anche nel morale, che va ad incidere nell’esito di diversi aspetti del gioco, fra cui il combattimento. Troviamo anche qualche unità corazzata e controcarro, anche se con un ruolo marginale a causa del loro scarso numero. Sarà la fanteria a determinare gli esiti dell’operazione, in concerto con l’artiglieria. Quest’ultima è l’arma più potente a disposizione dei contendenti, con cui supportare sia le manovre d’attacco, sia quelle difensive. Ma l’artiglieria va rifornita e questo aspetto del gioco promette di essere molto accattivante. Lasciare una batteria a corto di munizioni nel momento sbagliato, può compromettere seriamente la propria posizione. Quindi durante la partita entrambi i giocatori dovranno accuratamente scegliere e pianificare dove usare i propri proiettili.
La mappa, esagonata, rappresenta l’isola di Malta e, come già detto, ogni esagono conta 1 km. Le difese britanniche sono imperniate sulla guarnigione di stanza nell’isola, una divisione di nove battaglioni, rinforzati dai quattro del Reggimento Maltese di Sua Maestà. Tutto il dispositivo è molto ben coperto da unità di artiglieria e antiaeree. Di contro l’Asse si affida a due ondate. La prima formata da unità da sbarco italiane, due brigate di paracadutisti, una italiana e l’altra tedesca, più una piccola divisione italiana aviotrasportata. La seconda composta da due divisioni di fanteria italiane. Al supporto dell’intera operazione provvedono le navi della Regia Marina e l’aeronautica italiana e tedesca. In tutto le pedine fornite sono 280.
Gli scenari proposti sono due, più alcune varianti contemplate nei piani originali di entrambe le parti. Il sistema di gioco è il medesimo di Alamein, anch’esso di Knipple, appagante e molto accurato, ma certamente non esauribile in poco tempo. Però l’Avalanche Press dichiara che, grazie alle dimensioni contenute del teatro delle operazioni, Island of Death è giocabile in non più di quattro ore.
A questo titolo presto si affiancherà l’espansione Fortress Malta, composta da una raccolta di nuovi scenari, basati su piani alternativi, ulteriori varianti ed arricchita con un altro foglio di 280 pedine. Interessante il piano Balbo del 1940, che proponeva un assalto lampo condotto da una singola divisione ed un pugno di libici, da sferrare quando l’isola era ancora poco difesa, e la replica dell’operazione Mercurio (Unternehmen Merkur), il piano tedesco per colpire Creta nel maggio del ’41, applicato su Malta con la 7th Flieger Division.
Island of Death è già disponibile ed acquistabile qui, direttamente sul sito, al prezzo di 39,99$, mentre Fortress Malta è prossimo ad uscire ed ordinabile qui, anch’esso sul sito, per 29,99$.