Norimberga non è di certo una fiera per il grande pubblico. Attraverso i corridoi dell’enorme evento infatti è difficile vedere avventori sprovveduti, in quanto per lo più si incrociano editori, distributori ed autori con strani ed innovativi prototipi in mano.
Tra tutti gli incontri tenuti dalla nostra redazione nella 4 giorni sul business del gioco uno dei più interessanti (e che solo ora può essere svelato ufficialmente) è stato quello con Uwe Rosenberg. Non solo perché si tratta dell’autore di titoli di successo come Agricola, Le Havre o Ora et Labora, ma per l’opportunità di vedere, in assoluta anteprima e in uno stadio ancora embrionale, il suo nuovo prototipo, che dovrebbe, se non ci sono stati nel frattempo stravolgimenti negli accordi o nel suo sviluppo, arrivare sugli scaffali ad ottobre…
Incontrando Uwe la prima cosa che ci ha colpito è stata la sua semplicità. Nonostante i suoi Agricola e Le Havre siano ancora nella top ten di Board Game Geek, il buon Uwe si è presentato da noi in maniera quasi timida ed un po’ impacciata mentre, seduti in un tavolino pubblico all’ombra dei grandi saloni delle major ludiche, iniziava a tirar fuori dalla propria borsa fogli e cartoncini che rappresentavano il suo nuovo prototipo.
Ma veniamo al gioco che, come già accennato, ci è stato presentato in una fase ancora acerba, nonostante una definizione abbastanza chiara delle idee chiave che ne condurranno lo sviluppo. Il titolo provvisorio del gioco, che prevede da 1 a 4 giocatori, è “Vetro ed argilla”, ma dal sorriso malcelato di Uwe capiamo subito che non sarà quello il titolo definitivo e che probabilmente trovare un nome adeguato è un problema che ancora non si è posto.
A dire il vero, siamo rimasti anche abbastanza sorpresi di vederlo allestire questo prototipo, visto che l’attenzione nostra e degli altri giornalisti era invece rivolta all’attesissimo (da più di due anni) Agricola: Cave Farmers di cui non si è vista traccia neanche stavolta!
Ovviamente stiamo parlando di un German Game, stile a cui Uwe si è ormai pienamente dedicato, allontanandosi dal suo esploit con Bonhanza e mettendo a frutto i suoi studi in statistica. Le meccaniche del gioco, almeno quelle condivise, riprendono molti degli elementi tipici già presenti nei suoi passati titoli, evolvendoli e creando nuovi equilibri come Rosenberg ha dimostrato già di saper fare abilmente.
Sembra infatti che ritorni l’ormai immancabile ruota di Ora et Labora, stavolta però legata a logiche nuove, una su tutte la possibilità di fondere due materiali per crearne un terzo. Potremo quindi usare fuoco e sabbia per fare il vetro o terra e fuoco per creare l’argilla (da qui il titolo provvisorio “Vetro ed Argilla”). I materiali saranno poi utilizzati per costruire degli edifici che, a loro volta, ci permetteranno di sviluppare materiali più elaborati.
Rispetto alle “solite” ruote viste negli altri giochi, quella di questo titolo ha la particolarità di avere due linguette collegate tra loro (a mo di lancette di orologio) a una distanza fissa di 4 elementi, quindi spostandole sulla ruota si vengono a creare due zone: quello che è compreso tra le due lancette e quello che è all’esterno di esse.
I turni saranno gestiti dall’utilizzo delle carte che determineranno le azioni a disposizione dei giocatori. Ogni giocatore avrà infatti a disposizione 15 carte azione e ne pescherà 5 all’inizio di ogni round. Chi gioca una carta potrà eseguire l’azione indicata su di essa, ma ogni carta permetterà anche agli altri giocatori di compiere delle azioni secondarie. Le azioni prevedono: la costruzione di edifici sulla propria plancia, l’ attivazione di edifici costruiti o la raccolta delle risorse.
Ulteriori carte sono disponibili per chi potrà e vorrà acquistarle, al centro del tabellone su un’apposita plancetta che le divide in tre categorie.
Il gioco prevede 4 round in tutto, ciascuno da 5 carte per giocatore. Alla fine dell’ultimo round si conteranno i punti in base al numero e tipo di edifici costruiti e alle risorse utilizzate.
Elemento determinante: la tematica che farà da sfondo al gioco. “Vetro ed argilla” mira infatti ad essere un gioco di denuncia dello sfruttamento delle risorse naturali ed in particolare del disboscamento. Il titolo sarà molto probabilmente ambientato all’interno della foresta nera, oggetto di una forte deforestazione negli anni passati (elemento da cui potrebbe anche scaturire il nome definitivo del gioco). Ogni giocatore avrà a sua disposizione delle plance ricoperte da acri di foresta che dovrà sradicare per ricavare materiali con cui costruire i suoi edifici, esaurendo così però le risorse a disposizione.
Anche se, come già detto, il materiale presentato a febbraio si basava ancora su fogli di carta e disegni a penna, la precisione delle descrizioni di Rosenberg ci ha convinti che il progetto fosse già in dirittura d’arrivo, in attesa solo di una veste grafica definitiva, prima di arrivare sugli scaffali. Come altri titoli che hanno reso famoso Uwe in Germania e nel resto del mondo, anche questo “Vetro e Argilla” colpisce per la sensazione che comunica di perfetto equilibrio nella gestione delle risorse e dei materiali prodotti con queste, e per la soddisfazione derivante dall’”edificare” la propria fetta di foresta,indipendentemente dall’esito della partita.
Con queste premesse risulta chiaro che il gioco non brilla per originalità, ma la prima impressione che abbiamo avuto è quella di un potenziale successo, sulla scia di quelli a cui Rosenberg ci ha abituato negli scorsi anni. Certo, rimane il dubbio che il tema proposto possa realmente attirare l’attenzione dei non-tedeschi o comunque dei non appassionati di german game, ma Rosenberg sembra abbastanza inamovibile su questo aspetto: il destino della foresta nera gli sta particolarmente a cuore e se questo gioco può rappresentare uno strumento di sensibilizzazione al problema, questo sarà il suo principale scopo, ancor prima che vendere migliaia di copie in Germania o all’estero.
Non resta quindi che aspettare i prossimi mesi per saperne di più e ringraziare il buon Uwe per la sua disponibilità, lasciandolo alla sua vita privata di autore di giochi. E chissà che proprio queste prime informazioni, che siamo stati autorizzati a rivelare solo pochi giorni fa, non facciano da apripista a comunicati ufficiali più dettagliati.
Le fotografie di questo prototipo utilizzate nell'articolo sono disponibili in questa nostra galleria fotografica.