L’ultima fatica dei Ragnar Brothers, noti per giochi come A brief history of the world e Fire and axe, ci trasporta indietro nei secoli per raccontarci l’ascesa e il declino del regno di Israele: i giocatori saranno chiamati a vestire i panni di Assiri, Ittiti e Babilonesi, e di personaggi biblici come Saul e Davide.
Il titolo è Promised land: 1250-587 bc, e si tratta di un gioco di conquista e civilizzazione da due a sei giocatori divisi in due fazioni: gli Ebrei e i Pagani.
Per simulare l’enorme lasso di tempo e la comparsa in Palestina delle varie popolazioni il gioco si divide in tre “libri”, ognuno composto da carte: popoli per i pagani, personaggi storici per gli ebrei. Ogni carta inoltre riporta la forza militare e l’abilità di combattimento nei diversi terreni della mappa.
I combattimenti, frequenti data la geografia della mappa, sono risolti tramite i dadi e sono previste delle regole per gli overrun ovvero per poter conquistare velocemente senza dover tirare nessun dado.
Il successo viene misurato in punti vittoria e per ottenerli, oltre alla conquista territoriale, ci sono vari obiettivi come costruire strade o palazzi, oppure acquisire artefatti. Il più famoso artefatto, l’arca dell’alleanza, oltre a fornire punti vittoria possiede sotto-obiettivi specifici legati alla costruzione o al possesso.
La meccanica principale del gioco resta comunque il worker placement: infatti ogni giocatore avrà a disposizione un numero variabile di patriarchi, che andranno piazzati sulla mappa di volta in volta. Verstiranno quindi i panni di mercanti, sacerdoti e contadini, e permetteranno di guadagnare monete o ottenere risorse necessarie per le varie costruzioni.
Come da tradizione per i titoli di questo gruppo di sviluppo, la durata minima di una partita si prospetta non inferiore alle due ore e mezza. Un tempo che potrebbe spaventare i più, ma a compensare l’interesse potrebbe essere un’ambientazione tutto sommato poco trattata nel mondo ludico.
Per finanziare lo sviluppo di questo progetto, l’editore ha scelto l’ormai blasonata strada di Kickstarter (la campagna è iniziata a maggio e terminata il 12 giugno). I Ragnar Brothers non fanno mistero del fatto che i loro titoli precedenti pubblicati in autonomia (cioè nel ruolo di editori oltre che di autori), non brillavano per qualità estetica; per questo stavolta si sono rivolti a una piattaforma di crowdfunding: il comparto grafico di Promised Land deve essere evocativo e adeguato alla rilevanza degli eventi storici che saranno ricreati durante le partite.
Per questo la cifra a cui hanno puntato (e raggiunto senza troppe difficoltà) ammonta a ben 10000 sterline,obiettivo raggiunto anche grazie ai pledge confezionati con particolari condizioni economiche per le spedizioni (anche in Europa). Le 14000 sterline raccolte permetteranno al gioco di avere una componentistica ancora più “lussuosa” (anche se non è stato raggiunto l’obiettivo che avrebbe permesso di realizzare l’arca dell’alleanza in legno). Non sono ancora stati forniti i dettagli su prezzo e componenti della versione del gioco che sarà tradizionalmente venduta nei negozi.
Il regolamento definitivo di Promised land: 1250-587 bc non è stato ancora pubblicato, ma una versione in bozza è disponibile sulla pagina del gioco di BoadGameGeek.