Non solo nell'ambito della kermesse Lucchese ma anche nel panorama dalle competizioni ludiche nazionali, "Il gioco di ruolo dell'anno" ricopre senz'altro un posto di primaria importanza, per l'autorevolezza dell’organizzazione, completezza delle procedure di selezione ed eco mediatico che la competizione genera intorno al fenomeno ruolistico. Dopo aver cambiato pelle nel 2013, evento di cui abbiamo parlato, nel 2014 il concorso ha ulteriormente raffinato le sue procedure attraverso la creazione di un regolamento dedicato (prima era condiviso con il premio per il giochi da tavolo), l'ampliamento della finestra temporale e l'apertura ai prodotti digitali. Queste innovazioni hanno ottenuto il favore degli addetti ai lavori che quest'anno si sono iscritti numerosi, portando il numero di concorrenti da cinque a quindici. I titoli in lista dunque, arrivano a coprire, se non la totalità dei titoli prodotti nel nostro paese, una porzione decisamente rappresentativa del panorama editoriale italiano.
A sottolineare questo successo di partecipazione, bisogna ricordare che il nuovo regolamento prevede l'ammissione ai soli prodotti "core", ovvero moduli e supplementi restano esclusi, focalizzando l’attenzione della competizione sul più concreto valore ludico del gioco, la capacità d'intrattenimento e la generale qualità del prodotto.
Ai nastri di partenza dunque, si sono presentati quindici concorrenti (rimasti poi in tredici) di estrazione e tipologia tanto diversi che i giudici avranno sicuramente faticato per confrontare, testare ed esaminare nel dettaglio i vari sistemi ed arrivare ad eleggere i finalisti della competizione annunciati ieri: Dungeon World, Savage Worlds e TreSedici.
Ecco dunque, i nomi dei giochi rimasti sul ring di questa royal rumble ruolistica. Titoli che hanno fatto molto parlare di se nell'anno ludico appena trascorso e che rappresentano ottimamente cosa il gioco di ruolo ha offerto nell’anno trascorso.
Dungeon World (di Sage LaTorra & Adam Koebel, numero giocatori 3-5, Fascia d’età: 15+ prezzo suggerito: 34,90 euro) in breve tempo ha scalato le vette di gradimento in tutto il mondo, arrivando a vincere l'ENnie 2013 come miglior regolamento. Portato in Italia dall'editore Narrattiva grazie ad una campagna di crowdfunding, Dungeon World fa bella mostra della sua versione cartonata la cui copertina, illustrata da Dany Orizio (Magic: The Gathering) ha impreziosito un’edizione curata ed integrata che addirittura supera per quantità di contenuti quella originale. Il gioco omaggia il capostipite del genere ruolistico facendoci vivere avventure spettacolari e spiccatamente fantasy, attraverso meccaniche fortemente orientate al fine narrativo. Leggero ma completo, solido nelle meccaniche che non lasciano nulla di scoperto e prodigo di indicazioni e suggerimenti sulla conduzione delle partite, questo gioco si è imposto sulla scena grazie alla sua carica innovativa e la libertà d’azione. Creatività a briglia sciolta.
(Guarda la video-presentazione di Dungeon World)
Savage Worlds (di Shane Lacy Hensley, numero giocatori: 2+, fascia d’età: 0+ Prezzo suggerito: 12,95 euro), una piccola istituzione negli States, un titolo che calca i tavoli di gioco da più di 10 anni e che rimane ancora attuale ed efficace nel proporre uno stile "fast, furious & fun" tanto da vincere l'ENnie 2012 come miglior gioco nella sua rinnovata edizione “deluxe”, la stessa sbarcata quest'anno in Italia ad opera di GGstudio attraverso il distributore JollyTroll. La fama del gioco lo precede, un sistema agile, immediato, dotato di una forte componente fisica rappresentata dagli onnipresenti dadi multifaccia, carte da gioco dedicate e i cosiddetti "bennies", marchio di fabbrica del prodotto. Un gioco che coinvolge il giocatore trascinandolo in sessioni dinamiche e rocambolesce in perfetto stile "pulp". Questo collaudatissimo gdr, privo di setting nella sua versione core, dispone di meccaniche tanto flessibili da poter essere facilmente adattate a qualunque ambientazione avventurosa e spericolata, ambientazione che può essere recuperata tra le numerose disponibili in commercio o creata direttamente dai giocatori in pochi passi.
(Guarda la video-presentazione di Savage Worlds)
Tre Sedici (di Gregor Hutton, numero giocatori: 3-5, fascia d’età:16+ prezzo suggerito: 24,90 euro) si configura come l'outsider della fase finale della competizione, anch'esso anglosassone nella concezione originale, viene portato in Italia dall'editore Coyote Press che ne rivede l'edizione proponendola in un formato A5 con copertina a colori dello stesso autore, Gregor Hutton. Il gioco, sicuramente rivoluzionario nella sua concezione se confrontato all'offerta mainstream, ha ottenuto importanti riconoscimenti in passato, tra cui il secondo posto all’Indie RPG Awards nel 2008. Il gioco mette i giocatori nei panni di marine dello spazio e riesce a ricreare l'esperienza di una estenuante e corrosiva guerra contro orde di alieni disseminati nello spazio. Un reiterato conflitto che può essere giocato come successione di divertenti battaglia tattiche ma che alla lunga porta i giocatori a comprendere come un conflitto possa stravolgere la percezione della realtà, fino al far dubitare di chi sia il vero nemico. Un gioco dunque, molto focalizzato, dalle aspirazioni che trascendono l’aspetto meramente ludico e che affronta il tema della guerra garantendo un coinvolgimento immediato e pervasivo.
(Guarda la video-presentazione di Tre Sedici)
Si prospetta dunque una sfida molto interessante, che vede confrontarsi giochi di grande carattere e con un passato di successo internazionale. Giochi che adottano sistemi di diversa concezione ma che hanno in comune la caratteristica di mantenere le promesse attraverso un solido gameplay, così come la capacità di coniugare completezza con semplicità, immediatezza ed un generale abbassamento della curva di apprendimento. Caratteristiche che stanno diventando sempre più importanti sia per un pubblico maturo, che ha a disposizione sempre meno tempo, sia per il pubblico più giovane, soggetto all’agguerrita concorrenza di altri sistemi di intrattenimento.
Una nota di rammarico è forse quella relativa alla paternità estera dei giochi iniziata con la scorsa edizione (vinse Rogue Trader), che vedono premiati designer stranieri su quelli italiani. A mitigare questa situazione bisogna comunque ricordare come gli editori in nomination, ciascuno in modo diverso, si sono impegnati ad integrare i contenuti originali, personalizzare le edizioni o a produrre supplementi “made in Italy”.
Vedremo dunque come si risolverà questa sfida finale che, considerando il valore dei contendenti, si prospetta complicata e sta già accendendo gli animi dei vari supporter. Il prossimo appuntamento fissato a Lucca nella prima metà del mese di Ottobre, quando verrà annunciato il vincitore finale.