domenica 29 Dicembre 2024

Red Glove – la prova del 9 del guanto rosso

Dopo aver condito con un po’ di mistero la propria pagina Facebook, indicendo a fine luglio un simpatico concorso sulle novità in uscita, la Red Glove sta iniziando a rivelare sul più famoso social network maggiori dettagli su questo blocco di giochi pocket, risultato della sinergia di un gruppo di autori, noti e meno noti, coordinati dal lead designer della casa editrice Marco Valtriani. I titoli andranno ad arricchire le fila delle linee Junior, Family e Fun e saranno caratterizzati dalla sempre fresca veste grafica data da Guido Favaro,  art director della casa del guanto rosso che con il suo tratto ha contributo a tracciarne la nuova identità visiva.
Grazie alle prime informazioni che sono state divulgate e, soprattutto, ad alcuni dettagli rivelatici in esclusiva, vi presentiamo una rapida carrellata di questi nove giochi in formato viaggio.
Siete pronti? Bene, cominciamo!

Polpastrelli. Lavoro d’esordio di Erik Burigo in cui da 3 fino a 6 giocatori useranno la propria mano come un polpo sfidandosi in una frenetica gara di destrezza e velocità, allo scopo di accaparrarsi la migliore combinazione di segnalini-pesce sparsi sul tabellone. Per fare ciò, ognuno potrà usare una sola mano e dovrà mantenere i token tra i polpastrelli e il tavolo, fino a quando uno dei contendenti si considererà soddisfatto e si ritirerà nella sua tana. Egli quindi lancerà un dado e, a seconda del colore risultante, farà fuggire tutti o solo alcuni dei pesci nelle grinfie degli altri. Alla fine di varie manche di gioco, vincerà il giocatore con il maggior numero di punti vittoria, calcolati secondo varie modalità a seconda del livello di difficoltà che si vuole impostare nella partita.

Mostrilli. Idea di Diego Cerreti nella quale da 2 a 4 giocatori saranno i capisquadra incaricati di formare il miglior gruppo di mostri per andare a infestare dungeon e castelli. A turno, ognuno dovrà pescare una tessera, guardarla e disporla sul tavolo a faccia in giù, adiacente ortogonalmente a una già presente. Appena formata una fila di 4, uno di questi tasselli dovrà essere girato a faccia in su e quindi svelato. Finite le tessere disponibili, si sceglieranno una riga e una colonna, piazzando opportunamente la propria pedina al loro incrocio. La somma dei punti dati dalle creature sulle file individuate, comporrà il punteggio finale, ma attenzione! Tra i mostri potranno esserci anche degli avventurieri infiltrati, i quali rappresenteranno dei malus per gli aspiranti team leader.

Dogsitter. Di Marco Valtriani in cui da 2 a 5 giocatori dovranno essere abili e riuscire a far divertire il cane Fido quanto più possibile. Per fare ciò  dovranno assecondare tutte le sue volontà, indicate da una serie di tessere UOF a forma di spicchio di torta, disposte intorno a una miniatura di cane. Inizialmente tutti, contemporaneamente, cercheranno di ottenere il punteggio più alto sommando i punti di un segnalino oggetto scelto dalla propria mano, con eventuali bonus indicati sulle tessere UOF (ad esempio +3 agli oggetti rosa). Il leader di questa graduatoria otterrà la possibilità di lanciare (da circa 40 cm) il token cercando di farlo “atterrare” su una qualunque tessera UOF. Se ci riesce, si approprierà nuovamente dell’oggetto e conquisterà la tessera UOF “centrata”. Alla fine della partita vincerà il giocatore che deterrà il maggior numero di tessere e segnalini di qualsiasi tipo.

Tutti al mare. Della coppia di esordienti Danilo Lollio e Giulio Raiola nella quale da 2 a 6 bagnanti dovranno essere i primi a ottenere una combinazione di oggetti dello stesso colore, oppure a soddisfare la propria carta obiettivo. A turno, ognuno pesca una carta oggetto dalla “spiaggia”, ovvero da un insieme di carte sparpagliate sul tavolo da gioco, ma solo se si vedono almeno 3 angoli scoperti. Dopodiché può decidere se scambiarla con i propri vicini, i quali generalmente non potranno opporsi. Tutti gli oggetti, infine, hanno poteri speciali, che contribuiranno sia ad arricchire le possibilità di scambio, sia a dare l’opportunità di difendersi da colpi bassi.

Magikaboom. Sempre di Marco Valtriani, dove da 2 a 6 stregoni saranno in lizza per realizzare la migliore pozione. A tal fine, a turno, tireranno due dadi ingrediente per poi decidere la loro prossima mossa tra due alternative: fermarsi o continuare a lanciare i dadi. Se si fermano, totalizzeranno subito dei punti (1, 3 o 6 punti a seconda che possiedano lo stesso ingrediente in 2, 3 o 4 copie); se proseguono, metteranno da parte (nel calderone) uno dei dadi usati e attiveranno gli effetti dell’altro (generalmente sostanziati in bonus o malus ai punteggi propri o altrui), per poi rilanciarlo insieme a un altro in aggiunta. Ovviamente, bisognerà ponderare bene se continuare a tirare o fermarsi, dato che con 5 ingredienti uguali o 4 tutti diversi, la pozione esploderà e tutti, tranne il giocatore di turno, faranno punti.

Aia gaia. Ancora Marco Valtriani firma un’opera (in realtà un restyling di una sua autoproduzione del 2008) in cui da 3 a 8 contadini faranno a gara a chi riuscirà ad avere la fattoria più ricca di animali. Per questo scopo, a turno, ciascuno potrà scegliere se pescare una carta dal mazzo di carte animale, oppure giocarne una già in mano, dovendo obbligatoriamente imitare il verso dell’animale ivi rappresentato (pena il ritorno della carta nella propria mano). Ovviamente si dovrà essere abili a sfruttare i poteri speciali di ciascuna carta da sola o in combinazione con le altre. Il primo che riuscirà a giocare davanti a se 6 carte animale, sancirà la fine della partita e, naturalmente, chi avrà totalizzato più punti sarà il vincitore, considerando anche il fatto che ciascuna delle carte rimaste in mano verranno contate come un punto negativo.

Circus express. Di Diego Cerreti dove da 2 a 5 giocatori dovranno, con pazienza, riordinare i vagoni del disordinato treno circense. In pratica ognuno avrà a sua disposizione una fila di tessere vagone di colori diversi che non potrà riarrangiare. Sul tavolo, invece, c’è uno di questi tasselli, che viene considerato il vagonedi partenza. A turno, ognuno dovrà tirare un dado e piazzare una qualsiasi delle proprie carrozze, ortogonalmente di fianco a una già sul tavolo, che sia dello stesso colore uscito sul dado (oppure a scelta dal giocatore, qualora il colore del dado non corrispondesse a nessuno di quelli già giocati). Chi per primo riuscirà a far coincidere la propria fila di vagoni residui con una di quelle sul tavolo (considerate sia in orizzontale, sia in verticale, sia in diagonale), sarà il vincitore.

Pizzeria Italia. Opera prima di Ilenia Nacci da 2 a 6 pizzaioli indosseranno i loro grembiuli e indiranno una competizione per decretare chi realizzerà la migliore pizza a metro. Nel dettaglio, la partita si svolge secondo l’alternarsi di due fasi: una di mercato e una di creazione. Nella fase di mercato, a turno, ciascun giocatore sceglie una carta ingrediente tra 3 scoperte a tavola e la piazza coperta davanti a se. Le carte, presentano tutte una coppia di ingredienti. Quando tutti hanno accumulato la sesta carta ingrediente, è l’ora di creare la pizza! Tutti in contemporanea, quindi, scoprono le proprie carte e le combinano in modo simile al domino (facendo cioè coincidere lo stesso ingrediente su carte adiacenti), fino a che il primo a reputarsi soddisfatto non urla “Pizza!”, sancendo di fatto la fine del turno. Si passa quindi al calcolo del punteggio, sommando i punti dati dagli ingredienti usati (che possono essere 1 o 2) e sottraendo quelli delle carte rimaste in mano. Chi avrà totalizzato il miglior punteggio, verrà premiato con un punto pizza e il primo a raggiungere 3 punti pizza sarà il vincitore.

Ghiotto di ghiande. Ancora Marco Valtriani firma un gioco in cui da 2 a 6 giocatori vestiranno le pellicce di indaffarati scoiattoli, alle prese con l’accumulo delle provviste per fronteggiare l’inverno, ma soprattutto cercando di evitare che Ghiotto, lo scoiattolo più goloso del bosco, scelga le loro tane per rimediare un pranzo a sbafo.  Nel dettaglio, a turno, ognuno alza una qualunque tessera da una pila (suddividendola di fatto in 2 pile più piccole) e,  basandosi soltanto sulle facciate messe così in mostra, sceglie quale prendere per se tra quella in cima ai tasselli rimasti sul tavolo e quella in fondo al mucchio nella propria mano. Le tessere riportano alcune foglie sul fronte e 3 tipi di frutta secca sul retro, in quantità tra loro “coerenti” (più foglie saranno su un lato, più frutta secca conterranno sull’altro). Il pezzo così selezionato sarà posto davanti al giocatore, con le foglie in mostra. Alla fine di ogni giro, Ghiotto, farà scartare una tessera al proprietario del maggior numero di foglie, a scelta del malcapitato. Al termine della partita il vincitore sarà chi avrà più frutta secca, potendone sommare però solo 2 dei 3 tipi raffigurati.

Insomma, pare che  in questa linea pocket ci saranno giochi per tutti i gusti! I titoli saranno disponibili sia in italiano che in inglese, il loro esordio internazionale è previsto per Essen Spiel 2014, mentre la distribuzione italiana è iniziata in questi giorni. Una presentazione di questi 9 giochi e di altre imminenti novità di Red Glove è prevista per questo venerdì a Settimo Torinese nella serata di gioco organizzata da Terre Selvagge, alla presenza degli autori Marco Valtriani e Diego Cerreti.

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