Oggi, forse, mettersi nei panni di Mario Draghi o dei vertici all’Agenzia delle Entrate, non rappresenta il massimo della vita (a meno che non si ottenga anche lo stipendio del presidente Bce, ma questa è un’altra storia). Eppure, quei simpaticoni della Arcane Wonders hanno in mente di coinvolgere stuoli di giocatori a immedesimarsi nella figura che, nella storia, più di ogni altra rappresenta l’oppressione fiscale: l’incontentabile sceriffo di Nottingham.
Vi anticipiamo subito che l’idea di portare sui tavoli da gioco il panciuto esattore ha già conquistato anche il pubblico italiano (che di tasse se ne intende), tanto è vero che pochi giorni fa Asterion Press ha annunciato l’edizione italiana di Sheriff of Nottingham.
Con la fiera di Essen ormai alle porte, tutto il mondo dei boardgame è in fibrillazione. Come ogni anno, è aperta la caccia alle novità che sapranno attirare più curiosità da parte degli appassionati e – al tempo stesso – metteranno a segno il maggior numero di copie vendute. La casa editrice americana si presenta all’appuntamento in terra tedesca con, all’occhiello, il nuovo titolo sull’acerrimo nemico di Robin Hood e di tutta la popolazione inglese, sopraffatta dal regime fiscale del regno.
Reduce da ottime impressioni nelle fiere estive oltreoceano, il gioco è tra i favoriti per rubare la scena all’evento per eccellenza riservato ai gamer, perché combina una pratica di gioco collaudata con un restyling grafico umoristico e in pieno stile Arcane Wonders. “Lo sceriffo di Nottingham” altro non è se non la riedizione, in veste completamente rinnovata, del titolo Kosmos datato 2006 “Hart an der Grenze”, che qualcuno tra i giocatori più attenti potrà ricordare, o addirittura annoverare nella propria collezione. Si trattava di un gioco ambientato nel presente delle frontiere internazionali, dove i vari giocatori impersonavano dei commercianti, con appresso un carico di beni di vario tipo, intenti a oltrepassare la dogana con il maggior numero di articoli da importare. Purtroppo, però, le severe leggi dei confini spesso avevano la meglio sui loro propositi commerciali: nella pratica, ciò avveniva poiché uno alla volta, i giocatori al termine di ogni turno, si alternavano nel ruolo dell’immancabile sceriffo, pronto a ostacolare qualsiasi traffico illecito e, in pratica, a impedire il traffico delle merci altrui. Gli sfortunati passeggeri incappati nello sguardo indagatore del braccio della legge, sarebbero stati costretti ad aprire i bagagli e abbandonare i carichi illegali o non dichiarati. Il gioco riuscì a riscuotere parecchi consensi arrivando a guadagnarsi la raccomandazione per lo Spiel des Jahres nell’anno di uscita (il 2006). Addirittura – e da qui arriva certamente l’ispirazione della Arcane Wonders – nel 2011 il titolo venne riproposto dall’editore brasiliano Galàpagos Jogos con il titolo inequivocabile di “Robin Hood”: meccaniche, regole e obiettivi rimanevano sostanzialmente immutati, con il carpiato all’indietro di circa ottocento anni nell’ambientazione.
Ora, dunque, eccoci di fronte allo Sceriffo di Nottingham, reduce dall’ottima accoglienza alla GenCon di Indianapolis e pronto a invadere il mercato europeo nell’imminente stagione ludica. Si tratta del titolo che inaugura una nuova linea nel catalogo della Arcane Wonders, la Dice Tower Essential Lines, ossia una selezione di alcuni titoli che, per ambientazione, regole, blasone o svolgimento, rappresentano dei “must have”negli scaffali di qualsiasi giocatore. Insomma, sembra che il regolamento non abbia subito particolari modifiche e che, anzi, si sia cercato di mantenerlo più possibile fedele all’antenato tedesco. L’ambientazione, invece, ricalca le vicende dell’Inghilterra medievale, con i mercanti spolpati dalle pretese fiscali del regno temporaneamente lasciato da Riccardo cuor di Leone. Il suo sovrintendente principe Giovanni, è in arrivo a Nottingham per un passaggio che attirerà entro le mura fiotte di visitatori e potenziali clienti. Ma lo sceriffo non ha intenzione di fare sconti al passaggio delle merci: la corona richiede il proprio obolo e i mercanti dovranno essere abili a introdurre in città il maggior numero di beni, puntando l’attenzione del loro nemico verso gli altri concorrenti. “Lo sceriffo di Nottingham” è un gioco di contrattazione, bluff e ruoli multipli da 3 a 5 giocatori, in cui lo scopo è perdere il minor numero di merci dai check-point al passaggio dei confini cittadini: tra le opzioni, anche la possibilità di tramare un accordo sottobanco proprio con lo sceriffo che, evidentemente, non è poi così limpido come ci si aspetterebbe.
A prima vista, si tratta di un titolo rivolto a una platea amplissima di gamer, anche giovanissimi, dal momento che l’età suggerita parte dai 10 anni. La grafica accattivante e la riproposizione di ingranaggi già testati permettono di iscrivere “Lo sceriffo di Nottingham” alla cerchia delle novità più attese di Essen 2014. Il passaggio delle merci sotto mentite spoglie, la duplicità dei ruoli che i giocatori si trovano a rivestire – mercante e sceriffo – il tempo di gioco limitato (60 minuti dichiarati) nonché le possibilità di contrattare che elevano al massimo l’interazione tra i partecipanti, rendono il prodotto un successo annunciato della fiera teutonica, benché non particolarmente innovativo. E’ proprio lo stile Arcane Wonders ad aggiungere quell’ingrediente mancante nelle passate edizioni. Alla sola vista delle carte mostrate nelle anteprime dei saloni americani, il tocco fumettistico incuriosisce non poco anche all’occhiata fugace, dando l’idea di un prodotto generalmente curato nella componentistica, fedele alla tradizione del marchio.
Previsto sul mercato europeo per il prossimo 29 ottobre, lo Sceriffo di Nottingham si affaccia dunque sul vecchio continente, lì dove è nato il suo progenitore, senza la pretesa di stravolgere i canoni del mercato, ma con l’auspicio di allettare tanti giocatori grazie a una meccanica collaudata e la nuova estetica infarcita di humour. Se avete pazienza di attendere il 2015 (data esatta ancora da definire), Lo Sceriffo di Nottingham si occuperà di reclamare i vostri beni anche in italiano con una nuova stella appuntata sul petto, quella di Asterion.