martedì 5 Novembre 2024

Degenesis Rebirth – le spore della nuova apocalisse

Nell’ormai lontano 2004 nasceva in Germania un gdr post-apocalittico. Ma all’epoca era ancora un tema poco sfruttato, e le illustrazioni erano fenomenali, e l’ambientazione davvero interessante e ricca di potenziale e definita come un intrigantissimo “Primal Punk” … e il gioco si chiamava Degenesis.

Negli anni il gioco è stato fondamentalmente ignorato, in primis dal pubblico tedesco, a causa del suo regolamento (chiamato Katharsys) che a fronte di altisonanti promesse non piacque al pubblico. Ma come spesso accade in questi casi, uno zoccolo duro di appassionati decise di portare avanti il progetto. Pubblicato solo in tedesco, abbiamo più (2006) e più (2007) e più (2008) volte parlato dell’attesa edizione inglese che alla fine arrivò tanto in ritardo da passare quasi inosservata anche da chi l’aspettava ma ormai non ci credeva più.

Nonostante l’apparente fiasco, gli appassionati hanno continuato a giocare, ad organizzare eventi live, a tenere la fiamma viva… e nel 2012 tutto questo ha destato attenzione. Gli autori originali hanno ripreso in mano il progetto, deciso di “cambiare tutto” e di tentare una “rinascita” del gioco che tanto amavano.

Anno 2014, vi presentiamo Degenesis Rebirth. L’aspetto grafico del progetto è come sempre curatissimo, a partire dal sito internet e dal trailer cinematografico, finendo ovviamente con il manuale stesso, che per l’occasione verrà pubblicato solo (almeno all’inizio) in tre lussuosissime edizioni da collezione:
– cofanetto contenente il manuale di ambientazione e quello di regole
– cofanetto con in aggiunta lo schermo del GM, una mappa del mondo e un mazzo di carte speciali
– come sopra, più un cofanetto in stile ArtBook contenente illustrazioni esclusive e ad alta qualità

Costosissimi ma bellissimi, più oggetti da collezione che non manuali di consultazione, questi libri sono ancora una volta pubblicati solo in tedesco e acquistabili dal sito ufficiale a partire da metà Ottobre 2014. La versione inglese pare sia già in fase di realizzazione e che, se tutto va bene, vedrà la luce entro inizio 2015. Purtroppo non è ancora prevista una versione digitale, che però voci di corridoio danno come possibile nel breve-medio periodo.

A livello di contenuti il mondo di gioco viene mantenuto come in originale, ma in più rivisto e raffinato, espanso con nuove storie e parti di ambientazione inedite e prima solo accennate. Per quanto riguarda il gioco vero e proprio, cioè il regolamento, si è scelto di mantenere la struttura base del Katharsys ma tentando di snellirla.

Il risultato è un gioco sempre tradizionalissimo (tutto è in mano al Game Master, con meccaniche da wargame parlato per gestire tutto) ma decisamente più leggero, bilanciato e accessibile di quanto non fosse in origine:
– una sola meccanica centrale per tutti i test
– test che effettivamente hanno possibilità di successo senza “aiutini” del GM
– molta meno matematica (e niente moltiplicazioni!)

La meccanica centrale prevede di tirare pool di dadi a sei facce, dove ogni risultato di 4+ conta come successo, e bisogna fare più successi di quanti richiesti dalla soglia segretamente decisa dal GM, ed ovviamente ogni “6” è un successo speciale che attiva benefici vari a seconda del tipo di test: azioni aggiuntive, danni extra, effetti speciali delle armi, etc.

Ovviamente non poteva mancare una complessa rete di possibilità per la creazione del personaggio. Si avranno a disposizione 7 Culture da cui il proprio PG potrebbe provenire. Andrà poi selezionato uno dei 22 Archetipi ispirati ai “Tarocchi dell’Apocalisse” che offrono una guida sulla personalità e morale. E infine si selezionerà uno frai i 13 Culti che definiscono l’affiliazione religioso/socio/politica. Ogni scelta rende più economica la spesa di punti in determinate aree, fra caratteristiche, abilità, poteri ed equipaggiamenti.
In totale si parla di distribuire 10 punti fra 6 Attributi, e poi 28 punti fra l’ovviamente sterminata lista di Abilità.
Primal e Focus sono praticamente due macro-classi che determinano quali capacità speciali sarà possibile sviluppare in futuro, e influenzano vari punteggi. Stesso discorso per Fede e Volontà, che aggiungono un ulteriore livello di specializzazione al futuro percorso di crescita. Infine un sottosistema di punti e bonus va a rappresentare cos’ha fatto ogni PG di rilevante entro il proprio Culto prima che il gioco attivo abbia inizio, offrendo risorse come Alleati, Favori, Notorietà, Segreti e un rango ufficiale nella gerarchia interna all’organizzazione.

Riusciranno queste modifiche a vincere contro la diffidenza di chi non aveva apprezzato il vecchio gioco? O questo ambizioso e curatissimo progetto rimarrà, come già accaduto, una sorta di cattedrale nel deserto ludico?
La vendita del gioco ha appena avuto inizio, con un lancio ufficiale alla presenza degli autori alla recente fiera di Essen, dove è stato annunciato il contratto di distribuzione nazionale (tedesca) con Ulisses Spiele. Una buona accoglienza in patria insomma, ma per sapere se e quando il nuovo Degenesis uscirà dai suoi confini dovremo attendere il giudizio del pubblico, e nell’attesa… stay Gioconomicon!

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