Manca poco ormai all’apertura dei lavori di Play 2017, la principale manifestazione a tema ludico in Italia che si svolgerà nei prossimi 1 e 2 Aprile.
Come sempre però, un ricco antipasto è previsto anche per venerdì 31 marzo, quando personalità ludiche e studiosi si riuniranno attorno alla Tavola Esagonale per una giornata di conferenze di stampo accademico intorno a vari argomenti legati al tema portante di questa edizione del festival del gioco: la memoria e in particolare il rapporto tra questa e il gioco.
Vediamo quindi quali saranno gli argomenti che verranno trattati nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Modena a via San Geminiano 3.
Quando si parla di memoria, uno degli aspetti che subito saltano in mente è quello della memoria storica, il ricordo di quelle che sono le nostre radici. Coerentemente con l’anniversario che verrà celebrato quei giorni – i 2200 anni dalla fondazione di Modena da parte dei Romani – Cristiana Zanasi dei Musei Civici di Modena e Andrea Ferretti di Crono Eventi presenteranno “Roman Urban Game”, il gioco urbano ideato appositamente per questo importante anniversario locale. La memoria storica è però in grado di travalicare i confini nazionali e divenire dunque esperienza collettiva, pertanto in “Gioco e Memoria collettiva”, l’Associazione Nazionale degli insegnanti di Storia per bocca di Marco Tibaldini, esporrà la genesi dei giochi storici con particolare focus su quelli di origine cinese.
Oltre che dalla storia, le nostre origini sono anche fortemente legate al territorio in cui viviamo e per questo, Nicola Orio del Dipartimento dei Beni Culturali dell' Università di Padova, in “Cineturischio: cinema, territorio e memoria a lungo termine”, ci permetterà di “giocare” a riconoscere luoghi famosi del cinema, permettendo di confrontare la memoria degli stessi tra i partecipanti e la visione del regista.
Con l’esplosione delle tecnologie in questi ultimi anni, la memoria è però divenuta sempre più anche uno strumento da poter adoperare e da cui trarre il massimo dei vantaggi. Ne parlerà Dario Maggiorini del Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Milano che, ne “La memoria piena e il giocatore ubriaco”, tratterà delle immense opportunità che il gaming sta trovando nelle più recenti architetture dei calcolatori.
Per contro, di fianco alle grandi possibilità, non mancano i rischi di un errato uso di queste nuove tecnologie. Per questo Luca Malagoli e Maurizio Salvarani del Museo della Bilancia ci racconteranno la storia dei codici, strumenti cardine per la sicurezza e l’affidabilità delle informazioni trattate nell’informatica e nelle comunicazioni. Il loro intervento si intitola “DPELDL F TFHSFUL” (un nichelino a chi indovina che significa!). Ovviamente i rischi non risiedono soltanto nell’aspetto tecnico, ma anche in un uso non sano dei sempre più nuovi strumenti che ci troviamo di fronte. In “Smart Wars: memoria e attenzione”, Anita Righetto, Graphic designer, legatrice, illustratrice, analizzerà le conseguenze della migrazione della memoria personale all’interno dei nuovi dispositivi e alla sempre crescente interazione che abbiamo con questi.
Ricordare per certi versi è sinonimo di imparare e spesso i giochi sono ottimi strumenti per favorire l’apprendimento, rendendo più agevole l’atto di mandare a memoria alcune nozioni. Su questo fil rouge, si muovono Federico Ricci (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) che esporrà una metodologia formativa legata al gioco, finalizzata all’apprendimento dei comportamenti sicuri sul posto di lavoro (“Imparare i rischi lavorativi e avere memoria dei comportamenti sicuri”); Ilaria Mariani (Scuola del Design del Politecnico di Milano) che nel suo intervento – “Giochi e sense making” – approfondirà il tema dei giochi persuasivi e su come questi riescano a generare consapevolezza in noi; Fabio Chiarello (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR) che spiegherà – in “Giocare sulle spalle dei giganti” – come gli strumenti ludici possa rendere meno “spaventoso” e ostico l’apprendimento di nozioni scientifiche.
Infine, in seno a tematiche più vicine al gioco in senso stretto, Alan Mattiassi del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università degli Studi di Udine, in “Memory senza memoria”, mostrerà come la memoria entri nelle meccaniche di gioco e ne plasmi le dinamiche senza che sia esplicitamente richiamata a livello di regolamento. Inoltre, Giulia Schiavone del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa" dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, in “Oltre la tecnica: l’oblio di sé”, approfondirà la disciplina del funambolismo e come l’allenamento necessario porti a mandarne a memoria i fondamentali in maniera così tanto profonda che, durante le performance, gli atleti arrivano addirittura quasi a dimenticare se stessi.
In definitiva, sono molte le sfaccettature che verranno analizzate in questa giornata di approfondimento, che potranno anche essere ulteriormente approfondite in varie sessioni di dibattito, alla presenza – tra gli altri – di numerosi ospiti internazionali, tra cui Mac Gerdts, Chris Crawford e Ronald Edwards.
Dunque, se desiderate andare oltre la sfera del gioco “giocato”, questa è un’occasione da non perdere per analizzare, approfondire e discutere su temi che comunque restano molto cari a noi gamer. Per i dettagli puntuali sul programma, non resta quindi che rimandarvi alla pagina dedicata all’evento.