sabato 23 Novembre 2024

Spiel Des Jahres – C’è posta per te!

Domani escono le attese liste dei titoli di quest’anno candidati allo Spiel Des Jahres, al Kennerspiel Des Jahres e al Kinderspiel De Jahres. Come al solito, i giochi in lizza (ma anche i raccomandati) saranno accolti con la consueta ondata di polemiche e domande sull’operato della giuria. Giocando di anticipo, il presidente Tom Felber ha voluto rispiegare di nuovo come funziona questo premio, questa volta pubblicando in un articolo della rubrica Spielraum le più frequenti lettere che arrivano alla casella dello Spiel Des Jahres

C’è posta per te! di Tom Felber

Molte persone si interessano allo “Spiel des Jahres”, all’associazione ed al suo lavoro. e così succede spesso che cerchino un contatto diretto con la giuria. Di rado con una cartolina, più spesso via e-mail. Il presidente di Giuria Tom Felber risponde ufficialmente nel suo articolo di Maggio per la rubrica Spielraum le più frequenti lettere allo “Spiel des Jahres”.

“Gentilissimi Signore e Signori, io ed il mio compagno siamo giocatori appassionati. Possediamo già oltre 60 giochi. Ne abbiamo giocati molto di più e quindi gradiremmo entrare a far parte dell’associazione. Ci potrebbe far pervenire la documentazione relativa? Grazie mille in anticipo”.

Allo “Spiel des Jahres” siamo sempre molto felici di ricevere lettere dai giocatori ed è molto bello che le persone ci trovino così attraenti da voler subito collaborare con noi. Di tanto in tanto effettivamente ci arrivano domande di assunzione come quella sopra, quindi voglio chiarire subito all’inizio di questo articolo sulle lettere che ci arrivano, perché anche in futuro è del tutto inutile presentare domanda di assunzione presso di noi.
L’appartenenza all’associazione “Spiel des Jahres” è legata a precise condizioni. Ci sono due importanti prerequisiti, affinché qualcuno venga preso in considerazione come candidato o candidata: la prima è quello di pubblicare regolarmente recensioni di giochi in lingua tedesca; la seconda è di essere indipendente dal settore ludico. Inoltre i membri della giuria devono avere molto, molto tempo libero ed essere pronti a giocare tutte le principali novità dell’anno.
Anche chi crede di rispondere perfettamente a questi prerequisiti non può autocandidarsi, perché chi è regolarmente presente nei media tradizionali o nei blog con delle critiche ai giochi, prima o poi verrà considerato anche da noi. I membri della giuria sono sempre alla ricerca di nuovi membri e li osservano per un lungo periodo prima che questi vengano contattati direttamente. Da noi funziona così.

“ Salve, chi sono esattamente i membri della giuria? Voglio dire, perché proprio loro sono qualificati ad assegnare questo premio?”

Tutti i membri della giuria sono presentati sul nostro sito. Siamo un’associazione privata e ci diamo da soli il diritto di assegnare il premio. Tutti sono liberi di inventarsi un premio e assegnarlo.
Delle tante missive che riceviamo, cerco di rispondere personalmente a quante più posso. Sono molto diverse tra loro e contengono commenti generici, stimoli, desideri, congratulazioni, critiche e a volte anche maledizioni, ad esempio quando abbiamo premiato un gioco in cui una figura maschile “con aria da macho” ha liberato una principessa “indifesa”, che “non glielo aveva chiesto” e “ha solo scambiato una prigionia con un’altra”. Che io come critico venga spesso a mia volta confrontato con delle critiche, in particolare con quelle relative alle nostre decisioni, lo trovo giusto. A dirla tutta trovo anche divertenti le critiche fondate e trovo arricchente il dibattito sui punti di vista riguardo il gioco.
Un atteggiamento critico da parte dei consumatori dovrebbe essere naturale. Del resto è stato l’atteggiamento critico di noi giurati a rendere il premio quello che è oggi.

“Caro Signor Felber,  (…) può per favore spiegarmi perché non avete incluso il gioco (…) nella lista dei giochi consigliati? Non riusciamo proprio a capirlo. È il nostro gioco preferito.”

A volte invece sono proprio stupito di quanto poco gli scriventi riescano ad immedesimarsi nel modo di lavorare di una giuria. Quindi voglio spiegare un paio di punti fondamentali.
Le liste che rendiamo pubbliche dopo il nostro conclave a maggio sono il risultato di un processo democratico. Le opinioni sui giochi, anche nella giuria, sono tanto diverse quanto sono diverse le esperienze di gioco e i gusti. Anche sui giochi che entrano nelle nostre liste di consigliati e tra i nominati ci sono in giuria opinioni differenti. Anche in qualità di presidente ho un solo voto. È assolutamente normale che io abbia votato per giochi che non sono finiti in lista e contro giochi che invece ci sono finiti. Come presidente rappresento però l’opinione della giuria e non la mia personale.
Un gioco vince quando raccoglie la maggioranza dei voti dei giurati. Un gioco non finisce nella lista dei consigliati quando non raggiunge la maggioranza dei voti. Quali siano le ragioni non viene comunicato. Le discussioni e i voti interni sono segrete e poiché non tutti i giurati hanno la stessa opinione dei singoli giochi, ogni giurato motiverebbe diversamente il suo voto a favore o contro un particolare gioco.
Dopo la votazione di luglio ricevo sempre dissertazioni di giocatori sul perché la nostra scelta è superlativa o completamente sbagliata. La cosa interessante è che conosco già tutte queste motivazioni, perché noi giurati prima della votazione ci siamo scambiati le nostre impressioni per un intero anno nel forum interno e poi ancora durante il conclave. A volte può succedere che la gente mi scriva motivazioni per o contro un gioco che ricalcano quasi letteralmente quelle che ho utilizzato io stesso nelle discussioni interne alla giuria, ma che non sono riuscito a far accettare.

“Carissime Signore e Signori, quando tornano tempi migliori? (…) Possiedo tutti gli Spiel des Jahres e sono totalmente deluso da (…) Mi piacerebbe molto se in futuro potessi tornare a fidarmi della vostra scelta.”

È assolutamente normale e siamo ben coscienti che lo “Spiel des Jahres” non possa soddisfare i gusti di tutti ogni anno. Proprio per questo esistono la lista dei giochi consigliati e quella dei giochi nominati, di modo che il singolo giocatore possa trovare ogni anno qualcosa di adatto.
D’altra parte è un proposito della giuria considerare nel corso degli anni tipologie differenti di gioco. Lo sviluppo del gioco negli ultimi anni ha compiuto dei passi da gigante. Quello che 20 anni fa era nuovo ed interessante, oggigiorno come nuova uscita verrebbe considerato probabilmente in modo diverso. Inoltre i giochi analogici devono oggi confrontarsi anche con la concorrenza dei giochi per smartphone e tablet, che prima non esisteva. Infine la giuria non ha una continuità di personale, nessun membro attivo della giuria oggi era a bordo già 25 anni fa.
Inoltre, sperimento continuamente che le richieste dei giocatori nel corso degli anni crescono e si modificano. I giocatori migliorano, maneggiano meglio i regolamenti, spesso si accorgono da soli di essere usciti dal nostro gruppo di riferimento. Quando qualcuno sostiene che i giochi sono il suo hobby, allora in qualche modo non mi sento più responsabile. Uno “Spiel des Jahres” è idealmente un gioco che può essere giocato anche da persone prive di esperienza ludica.

”Non è un Kennerspiel, è troppo facile per essere un Kennerspiel”

Il concetto di “Kennerspiel” lo ha inventato la giuria. Prima semplicemente non esisteva. Quindi è la stessa giuria ad averne definito il significato.
Lo ripeto continuamente: il Kennerspiel non è un premio per esperti. Gli impallinati non sono il gruppo target di questo premio. Nei “Kennerspiel” non si lavora. I “Kennerspiel” si gustano. Anche una famiglia dovrebbe poter venire a capo di un “Kennerspiel”. Magari quella famiglia che gioca regolarmente e ha un po’ più di esperienza ludica. I giurati dividono i giochi in categorie solo dopo aver giocato molte partire con giocatori diversi. Solo in questo modo sperimentiamo la varietà, la cui somma alla fine ci porta alla nostre decisioni.
Sono sempre colpito di come sia difficile per giocatori molti esperti entrare nel ruolo di gruppi di gioco inesperti. Però non riesco proprio a capire come gli impallinati riescano a definire certi incarichi di ottimizzazione matematica relativamente lineari più complessi della stima psicologia del comportamento dei compagni di gioco o la libera fissazione di prezzi in un sistema economico senza barriere.

Uno degli aspetti fondamentali della giuria “Spiel des Jahres” è la sua indipendenza. Questa è intoccabile, quindi chiudo questo testo con tre esempi di desideri, che purtroppo non possiamo esaudire

“Salve (…) in soffitta ho trovato una collezioni di giochi e vorrei venderla, però non so quanto potrebbe valere. Forse potete aiutarmi”

No, non possiamo farlo.

“Egregi Signori e Signore, ho da lungo tempo un’interessante idea per un gioco, che vorrei portare sul mercato. In principio soddisfa tutti i criteri per lo “Spiel des Jahres”. Potete mica dirmi… ?”

No, anche questo non possiamo farlo.

“Il mio più grande sogno e trovare un lavoro in cui possa vivere da vicino lo sviluppo di un gioco. La mia domanda è: c’è la possibilità di avere offerte di lavoro per un designer in comunicazione attraverso l’Associazione Spiel des Jahres?”

Nope, non c’è.

Tom Felber

(Articolo originale – traduzione a cura di Fabrizio Paoli)

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