mercoledì 25 Dicembre 2024

Spiel des Jahres 2018 – Commento all’annata ludica

Il presidente di giuria dello SDJ si è già espresso, in anticipo, su come mettere in guardia gli espertoni che volessero dire la loro sul premio. Ma, come sempre, l’elenco dei nominati è seguito da un commento ragionato (e sicuramente più serio) sulle scelte operate dalla giuria e un giudizio più generale su tutta l’annata ludica presa in esame. Non manca anche quest’anno un giudizio tranchant sulla qualità produttiva dei regolamenti, talvolta compromessi dalla “fretta di pubblicare”. E viene inoltre chiarito meglio il premio assegnato a Pandemic Legacy Season 2. Tutte informazioni utili che potrebbero aiutarci a capire chi saranno i vincitori nei mesi a venire…

Commento del Presidente di Giuria Tom Felber all’annata ludica 2018

L’abbiamo fatto di nuovo. Come ogni anno abbiamo giocato centinaia di giochi e alla fine abbiamo stilato una lista con i titoli particolarmente interessanti, divertenti, spassosi, originali e innovativi. Una lista in cui ogni persona giocane troverà sicuramente un gioco che porterà gioia a sé, alla sua famiglia o alle persone a lui vicine. È stata una buona annata: 23 titoli hanno trovato spazio nella nostra lista, ma avrebbero potuto tranquillamente essere di più. Siamo coscienti della mancanza di altri fantastici nuovi giochi, ma abbiamo dovuto contenerci.

Purtroppo si rafforza l’impressione che sempre più giochi vengano messi assieme in fretta e furia per assicurare le date di uscita previste (N.d.T. nel testo originale tedesco “cuciti assieme con l’ago ancora caldo”), senza dare la giusta attenzione alla comprensibilità ed alla completezza del regolamento. Mai come quest’anno abbiamo dovuto scartare così tanti buoni giochi, perché il regolamento non raggiungeva la qualità da noi richiesta. In qualità di membri della giuria non abbiamo più intenzione di fare i beta-tester dei regolamenti, che poi vengono sistemati dalle case editrici in una seconda edizione. In più di un caso abbiamo modificato nella nostra lista le indicazioni dei produttori riguardo età consigliata e durata di una partita, semplicemente perché non corrispondevano alle nostre esperienze.

Le nostre liste di consigliati e nominati sono tradizionalmente suddivise in tre categorie: il colore blu identifica i giochi per bambini, che anche questa volta sono stati presi in carico da una giuria separata. Riguardo questa lista, la coordinatrice della giuria del Kinderspiel des Jahres, ha preparato i propri commenti. Il colore rosso identifica giochi per tutti e in particolare per quelle persone che hanno poca esperienza con i giochi. Anche per loro lo scalino d’ingresso nel mondo del gioco dovrebbe essere superabile. L’antracite si rivolge a quelle giocatrici e a quei giocatori, che sono già un po’ esperti nell’imparare le regole dei giochi e versati nella loro applicazione tattica.

La cosa che più colpisce delle otto liste, che sono state messe assieme sotto la mia presidenza, è che per la prima volta dal 2010 la giuria dello “Spiel des Jahres” assegna nuovamente un premio speciale. Questo va a “Pandemic Legacy – Stagione 2” di Matt Leacock e Rob Daviau. Già tre volte in passato, titoli nati dallo stesso sistema di gioco, sono stati nelle nostre liste di nominati senza mai vincere uno dei premi: “Pandemic” nel 2009, “Forbidden Island” nel 2011 e “Pandemice Legacy – Stagione 1” nel 2016. In “Pandemic Legacy – Stagione 2” il geniale principio è stato sviluppato ulteriormente al massimo livello. Gli autori hanno dato valore non solo ad un sistema funzionante, ma anche ad una interessante storia di background. Il principio Legacy modifica continuamente in modo emozionante e talvolta sorprendente il tabellone di gioco, le componenti e anche il regolamento. I futuri giochi di tipo Legacy dovranno essere misurati con questo benchmark. La giuria premia l’eccezionale prestazione dei due autori con un premio speciale.

La giuria dello “Spiel des Jahres” e del “Kennerspiel des Jahres”, composta quest’anno da dieci persone, consiglia 14 altri giochi: in questi spesso degli elementi noti vengono variati in modo sorprendente o addirittura elegantemente semplificati in modo da far nascere qualcosa di nuovo e indipendente. La lista rappresenta di nuovo una vasta molteplicità di temi, generi ludici, sistemi e formati. “Santorini” lo consigliamo come gioco per due, mentre con “Facecards” abbiamo un piccolo e simpatico party game. “Woodlands” fa appello alle capacità di immaginazione logico-figurative. “Memoarrr!” richiede una buona memoria, mentre “5-Minute-Dungeon” è un gioco cooperativo sotto pressione e “Majesty” un classico gioco di ottimizzazione. Nel settore dei giochi più complessi abbiamo un deck-building fantasy (“Clank!”) e un’avventura western strategica (“Pioneers”).

In entrambe le categorie “Spiel des Jahres” e “Kennerspiel des Jahres” abbiamo nuovamente nominato tre titoli per i premi principali. Tutti e tre i titoli nella categoria rossa hanno a comune la facilità di iniziare a giocarvi ed il fatto di rivelare la loro vera profondità solo dopo numerose partite. Con “Azul” abbiamo dato merito ad un tranquillo gioco astratto con bei materiali. “Luxor” è una tattica corsa per la raccolta di di tesori nell’Egitto classico, mentre “The Mind” è un rudimentale gioco cooperativo semplificato con un aspetto geniale e una scatola piccola. Nella categoria Kennerspiel il vincitore verrà scelto tra l’impegnativo gioco di dadi “Ganz schön clever!”, il tattico gioco “Heaven & Ale” sulla produzione della birra e la sinfonia carica di emozioni del push-your-luck “Die Quacksalber von Quedlinburg”.

Nella preparazione delle tre liste non abbiamo prestato attenzione agli editori e agli autori, ma piuttosto alla qualità dei giochi e all’esperienza ludica. Alla fine non può passare inosservato che nelle sei nomination sono stati premiati in particolare modo due autori: il nuovo arrivato austriaco Wolfgang Warsch è rappresentato con ben tre titoli, completamente diversi tra loro (“The Mind”, “Ganz schön Clever” e “Die Quacksalber von Quedlinburg”). L’anziano maestro Michael Kiesling, già due volte vincitore assieme a Wolfgang Kramer con “Tikal” e “Torres”, è in lista una volta da solo con “Azul” e una volta come co-autore di “Heaven & Ale” assieme ad Andreas Schmidt. Le nomination sono completate da Rüdiger Dorn, che nel 2014 con “Instanbul” ha già vinto una volta il Kennerspiel des Jahres.

Formalmente abbiamo considerato i giochi arrivati sul mercato negli ultimi due anni nell’area di lingua tedesca. Per gli editori internazionali non conta da questo punto di vista la prima tiratura limitata, ma il punto in cui è stata assicurata una distribuzione in lingua tedesca. Un gioco che nel frattempo, a causa della forte richiesta, sia andato esaurito, resta eleggibile, se una nuova edizione è già annunciata o in produzione.

Quale titolo vincerà lo “Spiel des Jahres” o il “Kennerspiel des Jahres” lo si deciderà tra due mesi, ovvero lunedì 23 luglio 2018, con una premiazione a Berlino. Anche quest’anno l’evento verrà trasmesso in streaming. L’attesa fino ad allora può essere facilmente ingannata giocando.

Tom Felber
Presidente Spiel des Jahres
(articolo originale – traduzione a cura di Fabrizio Paoli)

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