martedì 3 Dicembre 2024

Il nuovo anno ludico: dagli eccessi del 2018 alle prospettive del 2019

2018 alle spalle, giunge il momento di dare un’occhiata a l’annata ludica appena trascorsa. Di cose ne sono successe tante, molte piacevoli, alcune un po’ meno. Proviamo a tirare un po’ di somme e facciamoci un’idea di quello che aspetta da questo 2019…

Iniziamo riscontrando che uno dei fenomeni editoriali che sicuramente hanno caratterizzato l’annata 2018 è stata la fortissima ripresa dei librogame. Da diversi anni la produzione delle “storie a bivi” si è fatta costante, sia grazie alle serie classiche tornate a nuova vita, che per le nuove proposte di tanti, piccoli editori. Erano parecchi anni però che non si vedevano cosi tanti tomi arrivare sugli scaffali  , hanno contribuito a ingrossare le fila delle produzioni  anche due attori decisamente famosi del mercato librario: Salani, con il rilancio dello storico Fighting Fantasy, e Armenia, con la traduzione della nuova saga Endless Quest.

Sul fronte boardgame invece, vanno segnalate sicuramente due tendenze in particolare che hanno spiccato nella produzione (sempre più grande) del 2018. Da un lato abbiamo assistito all’esplosione dei Roll&Write, un genere non esattamente innovativo ma che ha visto il trionfo di nuove proposte come Strade d’Inchiostro, Welcome To…, Ganz Schon Clever o Once Upon a Castle. Dall’altro un fortissimo ritorno in auge di prodotti che potremmo definire “astratti vestiti”, quei titoli in cui, anche a fronte di una fortissima caratterizzazione estetica, prevale l’efficacia delle meccaniche (anche se del tutto slegate dal setting proposto). Questo “nuovo” movimento creativo ha dato vita a successi come Sagrada, Santorini, Dragon Castle, Reef e molti altri, ma tra tutti ha senz’altro prevalso Azul! Il gioiello di Michael Kiesling ha colpito in ogni angolo del mondo, divenendo uno dei titoli preferiti di gamer e neofiti anche grazie alla cura riposta nella resa dei tasselli  che richiamano le ceramiche portoghesi che gli danno il nome. Tutte caratteristiche che lo hanno reso vincitore meritato di un lungo elenco di premi in tutto il mondo, tra cui il prestigioso Spiel Des Jahres. Ma non del nostrano Gioco dell’Anno, che anche se lo ha visto giungere tra i cinque finalisti, gli ha preferito Flamme Rouge, il bel gioco sul ciclismo di Asger Harding Granerud arrivato in Italia con un po’ di ritardo, ma giusto in tempo per conquistare (in barba a tutti i pronostici) l’ambito premio.

Mentre i boardgame pensano quindi a come alternare le proposte per emergere nell’offerta ormai immensa che contraddistingue il settore, i giochi di ruolo continuano ad animare i fan italiani con annunci e nuovi manuali. Il traino rimane Dungeons & Dragons, che ha superato le 10.000 copie del solo Manuale del Giocatore, ma altre uscite hanno senz’altro tenuto banco tra gli appassionati quest’anno, una fra tutte il gdr di The Witcher (soldout immediato al lancio lucchese di Need Games dello scorso ottobre) e la nuova edizione di Lex Arcana: successo tutto italiano che ha scelto Kickstarter per portare a nuova vita (e in tutto il mondo) un classico della produzione ruolistica nostrana. I temi classici comunque rimangono quelli più seguiti nel nostro paese, tante sono state le uscite legate all’immaginario di Lovecraft (tra tutte la più chiacchierata quella di Lovecraftesque, sorprendente vincitore del Gioco di Ruolo dell’Anno) e tanto clamore ha generato la notizia del prossimo arrivo in Italia della quinta edizione di Vampiri – La Masquerade.

Immancabili ormai da un po’ di anni a questa parte le “grandi manovre” dell’editoria ludica, tra acquisizioni, fusioni e operazioni finanziarie. Come al solito la più chiacchierata è stata Asmodee, che quest’anno ha visto entrare ufficialmente nella sua galassia la polacca Rebel, l’accoppiata Mayfair e Lookout Games, il distributore tailandese di giochi per i più piccoli GoKids e un gigante della distribuzione in Europa: ADC Blackfire.  Il prossimo marchio vicino a una finalizzazione dell’accordo dovrebbe essere la brasiliana Galapagos. Ma le vicende del principale colosso del mondo tabletop non si sono limitate alle “abitudinali” acquisizioni, a maggio 2018 il gruppo Eurazeo aveva messo in vendita tutta la struttura, trovando già a luglio l’acquirente ideale nei francesi del fondo di private equity Pai Partners. Il lavoro del gigante ludico è quindi proseguito senza intoppi, o almeno cosi parrebbe, difficile dire se questo cambio di proprietà possa essere una delle cause delle dimissioni di Christian Petersen, lo storico fondatore della Fantasy Flight e (non più) CEO della divisione statunitense di Asmodee.
Parlando di altri operatori, va sicuramente segnalate la fusione di Stronghold Games e Indie Boards & Cards (e di conseguenza di ActionPhase Games, già parte di Indie Boards & Cards dal 2016) che hanno dato vita al nuovo soggetto Indie Game Studio. Altra fusione, stavolta in Europa, è quella che ha visto coinvolti la rumena NSKN e la polacca Board&Dice (il nome del nuovo gruppo rimarrà Board&Dice, con il logo lievemente cambiato).
Ultima operazione degna di nota è quella seguita dalle dimissioni di John Kovaleski da Gale Force 9, la società che ha fondato e guidato per oltre vent’anni. Inizialmente sembrava che Kovaleski volesse dedicarsi ad altro, poco dopo però è giunta la notizia di altre figure che hanno lasciato lo storico gruppo per dar vita a una nuova realtà: Monster Fight Club, di cui ancora non si conoscono i programmi editoriali ma che converrà tenere sott’occhio viste le professionalità che ha raccolto.

Parlando di eventi ludici, tutti quelli del 2018 hanno di che festeggiare. Sul fronte nazionale, la scorsa edizione di PLAY è stata la prima a inaugurare la durata dei “due giorni e mezzo”, introducendo il nuovo “evento nell’evento” PLAY Trade, il momento di confronto dedicato agli operatori del settore. Con i suoi 40.000 visitatori PLAY ha raggiunto un nuovo traguardo, ed è ben intenzionata a superarlo quest’anno aprendo al pubblico già dal venerdì mattina: i lavori legati al nuovo tema, la “corsa allo spazio”, sono già iniziati e già si prospetta la PLAY più giocosa di sempre.
Soddisfazione anche per Lucca Comics & Games, che dopo la debolissima flessione del 2017, è tornata al segno positivo con gli oltre 250.000 visitatori paganti. Il palinsesto di quest’anno ha visto una forte componente ludica in termini di ospiti e eventi, e proprio la passerella di Lucca ha visto il lancio di oltre 200 nuovi titoli tra boardgame e gdr!
Tanti record battuti anche sul fronte internazionale. La GenCon di Indianapolis ha registrato 61424 presenze, con uno spazio espositivo mai tanto ampio, mentre lo Spiel di Essen la bellezza di 190.000 giocatori da tutto il mondo. Dobbiamo però constatare che la crescita vertiginosa della fiera teutonica si sta portando dietro anche difficoltà su altri fronti: durante i giorni di fiera non sono mancati problemi nella gestione degli ingressi e, mai come quest’anno, il numero di furti agli stand è stato elevato, portando gli editori coinvolti a dar vita a un forte messaggio di denuncia contro il sistema di scurezza.

Altro elemento fortemente caratterizzante del 2018, è stato il forte coinvolgimento dell’universo ludico negli altri media di intrattenimento. Ci sono stati (come da parecchi anni ormai) annunci di pellicole hollywoodiane legate ai nostri brand più cari, l’ultimo è di poche settimane fa e riguarda la trasposizione di Mice & Mystics ad opera di Dreamworks Animation. E procede anche l’epopea del film di D&D: la regia sembra definitivamente affidata a Chris McKay, ma la data di inizio delle riprese è ancora sconosciuta.
Su questo tema però, va segnalato come l’intrattenimento sullo schermo abbia raggiunto nuovi picchi quest’anno con le trasmissioni del “gioco giocato”. Critical Role, la più famosa trasmissione di Actual Play di D&D ha abbandonato il contenitore Geek & Sundry  per dar vita al proprio canale dedicato su Youtube e Twitch. Di contro, proprio Geek & Sundry ha annunciato pochi giorni fa un nuovo format ruolistico condotto dall’attrice Deborah Ann Woll. E in Italia non siamo rimasti a guardare: grazie a un’iniziativa organizzata da Asmodee Italia che ha visto fortemente coinvolta la nostra redazione e la testata cartacea ioGioco, è stata trasmessa la prima stagione di Drawings & Dragons! L’incontro tra il mondo del fumetto e quello del gioco di ruolo ha dato vita a un’appassionante e seguitissima campagna di D&D 5, un prodotto realizzato con mezzi professionali di alto livello che ha alzato l’asticella delle produzioni video nostrane e (siamo sicuri) porterà presto alla produzione di nuove iniziative dello stesso calibro.
Altra segnalazione interessante è l’inizio dei lavori sulla serie Tales from the loop, il gioco di ruolo svedese ambientato negli anni 80 su cui ha messo gli occhi Amazon. Molte quindi le possibilità che il 2019 veda le proprietà intellettuali ludiche travalicare i tavoli da gioco, ce lo dimostrano anche le operazioni dei giganti, come la creazione della divisione Entertainment da parte di Asmodee o l’annuncio di una serie animata dedicata agli space marine di Games Workshop.

Non si può guardare l’anno passato senza prestare attenzione al “mercato parallelo”, la piattaforma dove ormai da diversi anni i giochi tabletop sono assoluti protagonisti: Kickstarter! Va però riscontrato come il crowdfunding abbia perso un pizzico di appeal nei cuori dei giocatori, specialmente se paragonato agli incredibili successi milionari che avevano segnato l’annata precedente (Kingdom Death Monster 1.5 regna ancora incontrastato con i suoi dodici milioni di dollari!). Comunque abbiamo assistito a dei progetti impressionanti anche nel 2018 , come i 4 milioni e mezzo di dollari per Batman: Gotham City Chronicles, che ha segnato il ritorno di Monolith, o i 3 milioni di sterline del fantascientifico Nemesis di Awaken Realms. Immancabile in questa classifica CMON, l’azienda che ha praticamente inventato il crowdfunding ludico. Tra i suoi numerosi progetti si sono contraddistinti il nuovo capitolo di Zombicide ambientato nello spazio, Invader (3,3 milioni di dollari) e il rivoluzionario Cthulhu: Death May Die, che oltre a conquistare 2,4 milioni ha immesso sul mercato la miniatura più grande mai vista prima in un gioco, rappresentante il grande antico per antonomasia. Notevole anche l’esordio di Restoration Games, che con il remake dell’Isola di Fuoco ha portato a casa 2,8 milioni di dollari giocando sul fattore nostalgia. Ma il vincitore di kickstarter del 2018, proprio in chiusura di anno, è senz’altro Tainted Grail, il gioco di Awaken Realms ambientato nei cicli arturiani che segna il punto con i suoi quasi cinque milioni di sterline!
Tra le tante brutte vicende invece (anche quelle non mancano mai su Kickstarter), quella che ha generato più clamore è senz’altro quella di Overturn – Rising Sands, un progetto dell’esordiente Foxtales Production che, nonostante il forte interesse e i tanti fondi raccolti, è stato annullato a causa della scarsa (per non dire nulla) comunicazione attuata dai giovani editori rispetto alle molteplici (e talvolta feroci) accuse di plagio mosse dalla comunità dei giocatori che ha riscontrato troppe similitudini con altri famosi progetti kickstarter.

Non abbiamo però ancora toccato l’argomento che di norma funge da termometro dell’andamento attuale: la quantità di giochi lanciati sul mercato. Questo perché, di fatto, questo valore più che darci un segnale di solidità ha cominciato ad assumere connotati più preoccupanti. I giochi proposti continuano ad aumentare, incessantemente:  a livello mondiale almeno 4000 nuove uscite quest’anno, e solo in Italia ne abbiamo censite oltre 300 (senza contare espansioni e accessori). Interrogati sul fenomeno durante l’anno, gli operatori hanno iniziato a lamentare parecchie perplessità e dubbi sulla futura tenuta dello scaffale, ancor più perché nessuno sembra voler “ridurre” la portata della propria proposta (meno che mai i giganti del settore), anzi, in questo generico trend di crescita inarrestabile i publisher continuano ad ampliare il proprio organico per rispondere alle esigenze del mercato e, vista la domanda, aumentano anche i game designer che possono svolgere quest’attività a tempo pieno (sia come freelance che come dipendenti dei game studios). Proprio riguardo gli autori, ancora una volta siamo orgogliosi di riscontrare quante firme italiane si siano contraddistinte sui tavoli da gioco anche quest’anno. Titoli come Teotihuacan: City of Gods, Coimbra, Newton, Battlestar Galactica: Starship Battles, Le Strade d'Inchiostro, Pandemic: Fall of Rome testimoniano qualità e capacità dei nostri creativi ludici e contribuiscono a rendere il nostro mercato competitivo e interessante per sempre più attori.

Come conseguenza della crescita esponenziale dell’offerta, aumentano anche a vista d’occhio le linee editoriali che cessano di esistere per svariati motivi (dall’impossibilità di sviluppare ulteriormente il setting all’insostenibilità dei costi di una licenza), ma quella che senz’altro ha stupito tutti (probabilmente anche il suo editore) è stata la chiusura di un living card game che non sembrava proprio conoscere crisi. Si tratta di Android: Netrunner, l’apprezzato gioco cyperbunk che, in questa nuova incarnazione FFG, continuava a conquistare nuovi fan uscita dopo uscita. Come un fulmine a ciel sereno, a giugno 2018 giunge la ferale notizia che Wizards of the Coast non ha voluto rinnovare la licenza, costringendo FFG all’interruzione della linea. Delusione a parte, l’editore non è stato sicuramente con le mani in mano, anzi, ha dato vita a un altro progetto ambizioso sempre firmato dal maestro Richard Garfield: Keyforge. Questo titolo ha rivoluzionato il settore introducendo il concetto di Unique Deck Game, una scommessa che sembra decisamente vinta da FFG e da tutti i suoi partner, vista la diffusione mondiale di questi “mazzetti univoci” (anche in Italia se ne contano già oltre centomila!). In tanti stanno osservando l’andamento di questo nuovo modello di gioco, soprattutto i competitor del mondo collezionabile, scopriremo presto se il formato troverà nuovi accoliti anche presso altre case.

Venendo alle dolenti note, il 2018 sarà ricordato anche per diversi eventi spiacevoli. Ad esempio il tentativo (fortunatamente fallito) di Wonderdice di pubblicare Nostromo, gioco fin troppo simile a un proposta ricevuta e “scartata” durante l’anno, in barba all’autore originale.  Altra questione spinosa quella capitata in casa White Wolf: nel pieno del successo della quinta edizione di Vampiri, il modo in cui è stata trattata la guerra in Cecenia in un futuro manuale ha scatenato polemiche e proteste di tale portata da richiedere la completa riorganizzazione di ruoli e responsabilità in azienda. Meno drammatico, e per alcuni versi anche simpatico nella sua bizzaria, il concorso per game designer organizzato da Yoka Games, che ha visto la “giuria” prenderne le distanze ben consci della scarsa etica di questo editore.
Concludiamo con un saluto a uno dei protagonisti della storia del gioco moderno, che proprio nel 2018 ci ha lasciato: Greg Stafford, fondatore della Chaosium e autore di tanti sistemi e manuali fondamentali nella definizione di molti giochi di ruolo cosi come li giochiamo oggi, è venuto a mancare lo scorso ottobre.

Quello che abbiamo vissuto è stato quindi un altro anno ricchissimo di emozioni dal punto di vista ludico, il settore si conferma in gran fermento, anche se (finalmente) ci si inizia a porre serie domande sulla tenuta di questo tasso di crescita produttiva. Se da un lato continuiamo a registrare tanti nuovi piccoli attori che si affacciano a questo mercato, dall’altro notiamo anche manovre più ragionate da parte di grandi operatori che iniziano a riconoscere le potenzialità di questa forma di intrattenimento. La sfida si fa più ardua, è richiesto che tutti sappiano adeguarsi ai livelli qualitativi a cui il settore dovrebbe ambire, e (potete starne certi) lo stesso faremo noi di Gioconomicon! 
Noi stiamo già studiando quello che ci aspetta nei mesi a venire. E voi ?
Buon inizio anno a tutti, ci rivediamo presto su queste pagine e sui tavoli da gioco.

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