domenica 24 Novembre 2024

Gloomhaven sbarca in Italia con Asmodee

L'estate 2015 era agli sgoccioli quando un entusiasta tuttofare residente a Lafayette in Indiana, attiva sulla piattaforma kickstarter una campagna di crowdfunding destinata a lasciare un segno importante nella storia recente del boardgame. Il ragazzo aveva da poco fondato una nuova casa editrice recante come logo un misterioso cavaliere senza testa con una mazza ferrata in pugno. Il nome della sua creatura suonava piuttosto atipico ed era Cephalofair Games. Lui si chiama Isaac Childres e il 5 settembre 2015 iniziava la campagna di Gloomhaven. Che il progetto fosse ambizioso era chiaro già dai primi momenti, ma nonostante la mole di quanto venne presentato, in poco meno di un giorno il traguardo principale divenne subito realtà e la campagna si chiuse alla soglia dei 400mila dollari.

Quello che l'autore statunitense proponeva era un modo radicalmente diverso di approcciare il genere dungeon crawling; un modo molto più affine ai gusti ludici tipici dell'euro-gaming, ma che di certo non lesinava per quanto riguarda fascino dell'ambientazione e possibilità di personalizzazione offerte dall'esperienza di gioco.
Tramite una riuscitissima meccanica di gestione delle carte – che ricorda quella di Mage Knight per la verità – Childres offriva un approccio all'avventura mirato all'ottimizzazione tattica delle proprie possibilità per riuscire a raggiungere gli obiettivi prima di esaurire letteralmente le risorse.
A circondare i dungeon in cui ci si immerge partita dopo partita, inoltre, c'è un mondo che "vive", che reagisce alle azioni degli avventurieri e che quindi evolve di pari passo con i loro progressi.
Addirittura gli stessi avventurieri sono parte integrante della storia progettata dall'autore per il mondo e che si dipana via via: questi infatti sono ovviamente diversi come razze e capacità, ma hanno anche obiettivi personali differenti che, se raggiunti, li porteranno a deporre le armi e a cedere il passo a nuove leve giocabili di lì in poi e con abilità tutte da scoprire.
Insomma, un titolo in cui l'aspetto legacy è reso con un'incredibile vastità d'intenti e che non si limita a generare conseguenza nelle vicende dei giocatori, ma trasforma letteralmente sia il mondo in cui vivono, sia i personaggi che lo attraversano, evolvendoli come detto fino ad arrivare a deporne le spoglie e ancora a impersonarne di nuovi.
La mole di elementi che vengono affrontati nelle campagne intavolate è difficilmente prevedibile, ci sono dubbi perfino che qualche gruppo sia riuscito già ad arrivare a conclusione dal momento in cui per la prima volta – si parla di febbraio 2017 – il titolo è arrivato a casa dei backer; tuttavia quello che è sicuro è che i riscontri ricevuti sono stati talmente tanto entusiasti da convincere Childres ad attivare un secondo kickstarter ad aprile 2017 per proporre una ristampa riveduta e corretta che – facile previsione – ha decuplicato gli incassi della precedente, arrivando a sfiorare i 4 milioni di dollari.
Incontestabile successo di pubblico quindi (dimostrato anche dal raggiungimento della vetta nella classifica di BoardGameGeek), ma non solo, dato che a cavallo tra il 2017 e il 2018 inanella un'impressionante serie di nomination e di vittorie di concorsi che culminano con gli "onori" del Diana Jones Award 2018.

Il gioco, va detto, è sì impegnativo nell'intavolarlo, ma probabilmente ancor più nel produrlo, per cui è solo sul finire del 2017 che viene annunciata da Feuerland Spiele una prima versione retail in lingua tedesca, uscita lo scorso settembre, cui hanno fatto seguito la Hobby World e la Albi rispettivamente per la localizzazione russa e polacca.
I nostri lettori saranno contenti di sapere che anche l’Italia potrà finalmente vantare una versione localizzata di Gloomhaven, curata e distribuita da Asmodée Italia. L’annuncio è stato lanciato oggi nell’ambito dell’iniziativa social “spoiler week”, che ha visto le pagine facebook e instragram dell’editore rilasciare, durante tutta la settimana, indizi sulle prossime novità in arrivo per il suo ricco catalogo. L'editore partirà a breve per questo impegnativo "viaggio" e noi già non vediamo l'ora di conoscere i primi aggiornamenti. Tuttavia, per il momento, non possiamo che rimanere in attesa di maggiori dettagli sull’avanzamento dei lavori e augurare a tutta la squadra coinvolta il migliore degli "in bocca al lupo"!

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