Abitualmente le nomination dello Spiel Des Jahres generano discussioni se non addirittura polemiche, specialmente da parte di chi non riesce a comprendere l’operato della giura in fase di selezione. Il consueto commento all’annata ludica del presidente di giuria aiuta a capire i punti di forza dei giochi scelti nella vasta offerta e, in particolare quest’anno, chiarisce come sono stati approcciati i test in questo periodo cosi particolare.
Commento del Presidente di Giuria Harald Schrapers
Alle persone piace fare esperienze in gruppo, anche e sopratutto quando si deve rimanere molto a casa. Questo è uno dei motivi per cui quest’anno in molte case si gioca da tavola più del solito. Negli ultimi dodici mesi sono arrivati nei negozi oltre 300 novità in lingua tedesca e noi le abbiamo analizzate intensivamente. Una cosa resta nuovamente assodata: da anni ormai la qualità dei giochi aumenta sempre più. Autrici, autori, illustratrici, illustratori e tutte le redazioni stanno facendo veramente un ottimo lavoro e per questo li ringraziamo di cuore.
Fortunatamente abbiamo ricevuto quasi tutti i giochi prima che entrassero in vigore le restrizioni sui contatti dovuti al coronavirus, cosicché li abbiamo potuti provare in numerose partite nei gruppi di gioco, alle fiere, alle manifestazioni, in famiglia, con vicini/e e colleghi/e, così come negli anni passati. Solo per un tipo di giochi questo non è stato possibile: i cosiddetti giochi legacy. Legacy significa che, di partita in partita, i singoli elementi e gli avanzamenti personali vengono “ereditati”. La maggior parte dei membri della giuria non li ha giocati in gruppi diversi, bensì fino a 24 volte con lo stesso gruppo di persone, finché tutte le buste non erano state aperte e tutti gli adesivi non erano stati appiccicati. Si chiamano “My City” e “The King’s Dilemma” i due giochi legacy nominati, che offrono un divertimento duraturo insolitamente impressionante.
Anche entrambi i giochi collaborativi nella nostra selezione offrono una campagna che si sviluppa partita dopo partita. mentre “Kitchen Rush” è un gioco in tempo reale, che ci trasporta nella frenesia di un ristorante, il nominato “Die Crew” è una sorta di spaccacervelli in forma di gioco di prese. Pur avendo un regolamento veramente breve, “Die Crew” offre sfide complesse per intenditori/intenditrici di giochi.
Nel complesso, quando guardiamo alla selezione di quest’anno, cade l’occhio sulla grande molteplicità di tipi diversi di giochi. Molto comunicativi sono il gioco di quiz coi colori “Color Brain” e “Pictures”, un gioco fornito di insoliti materiali (blocchetti, pietre, carte icona, bastoncini e cordicelle), che rende creativi i giocatori e che è stato nominato.
Anche lo spettro dei giochi più classici è molto vasto. “Nova Luna”, premiato con una nomination, combina una intelligente meccanica di acquisto con una inusuale sfida tipo puzzle, che garantisce un’attrattiva di lunga durata. “Draftosaurus” colpisce per una particolare meccanica di distribuzione – chiamata appunto “Drafting”- mentre “Little Town” è un fresco gioco di strategia in cui collochiamo lavoratori sul tabellone per utilizzare dei terreni.
Quest’anno, tra i giochi da noi selezionati, i dadi sono praticamente assenti. Al contrario in “Der Kartograph” (Cartographers in Italia) sono le carte, girate una dopo l’altra, a farsi carico del fattore alea. Questo gioco nominato è coinvolgente, perché porta con se un tematica e ci dà l’impressione di disegnare veramente una cartina sul nostro foglietto.
La selezione è completata dall’impegnativo “Res Arcana”, con le sue carte e risorse magiche, dal raffinato gioco di prese per due giocatori “Der Fuchs im Wald” e dal gioco di bluff “Spicy”, molto facile da apprendere.
A fianco della già citata tendenza per i giochi legacy e a campagna, salta all’occhio un secondo trend: ci sono sempre più giochi molto impegnativi, che guardano ad un numero crescente di giocatori e giocatrici, che spendono volentieri 2-3 ore a giocare e non si lasciano spaventare da un complesso di regole voluminoso. I “Paladini del Regno Occidentale” e “Underwater Cities” sono due rappresentanti di questo segmento, che in questa annata risalta per una particolare qualità e rappresenta una parte non trascurabile del “gioco come bene culturale”.
Nel complesso le liste dei consigliati e dei nominati comprendono giochi per ogni contingenza, gusto e numero di giocatori. Quattro titoli hanno anche una modalità in solitario, cosicché si possa giocare anche da soli, quando non si trovano compagni di gioco.
Il gioco di lingua tedesca, il “German Style Game”, è riconosciuto nel mondo come uno stile a sé, ma allo stesso tempo notiamo da anni un‘accelerata internazionalizzazione. Anche quest’anno le idee arrivano da autori – e purtroppo solo due autrici – di tutto il mondo, cosa di cui il gioco da tavolo nel suo complesso trae sicuramente profitto. Comunque quattro dei sei giochi nominati sono di autori di lingua tedesca. Questo mostra come gli autori indigeni abbiano fatto un lavoro convincente. Il 20 luglio verrà presa la decisione, su quali dei titoli nominati saranno premiati con il titolo di Spiel des Jahres e Kennerspiel des Jahres.
(Traduzione a cura di Fabrizio Paoli – Articolo Originale)