lunedì 18 Novembre 2024

Cinquant’anni di GDR: la festa di PLAY è con David “Zeb” Cook

Nell’ottobre del 1973, due amici trentacinquenni del Wisconsin avevano appena terminato l’iter burocratico per la creazione di una piccola ditta, che serviva a uno dei due per la pubblicazione, l’anno successivo, di un’idea che stava sviluppando da tempo assieme a un suo conoscente. È il 1974 infatti, quando la Tactical Studies Rules di Gary Gigax e Don Kaye (cui si era aggiunto da poco anche Brian Blume) manda alle stampe le prime mille copie di un manuale che descriveva un tipo di gioco che fino a quel momento non si era mai visto. Il titolo era Dungeons & Dragons e portava le firme dello stesso Gygax e di Dave Arneson, conosciuto qualche anno prima durante una GenCon. Il volume combinava le ispirazioni fantasy medievali presenti in Chainmail (un wargame ideato da Gygax insieme a Jeff Perren), con il background di Arneson, il quale era stato “stregato” dall’esperienza di Braunstein (ideato da David Weseley), ovvero un wargame tridimensionale sperimentale, in cui erano concepite anche missioni non militari.
Dungeons And DragonsÈ questo momento che, unanimemente, ormai è considerato il primo vagito del gioco di ruolo e se oggi, dopo cinquant’anni, ancora milioni e milioni di persone in tutto il mondo tirano dadi e raccontano entusiasmanti storie, possiamo dire che il merito è di Dungeons & Dragons.
L’organizzazione di PLAY non poteva dunque restare immobile e ha deciso di festeggiare questo importante traguardo dedicando il tema dell’edizione 2024 del festival a Ruolo, Esperienza e Narrazione e improntando tutto un palinsesto di eventi in grado di rendere omaggio ai cinquant’anni di questo fondamentale filone del nostro hobby. Conferenze, partite e ospiti saranno quindi presenti per impreziosire la ricorrenza, cercando per quanto possibile di abbracciare il tema del “ruolo” e dell’esperienza di (e nel) gioco, tenendo in considerazione però anche tutto quello che rappresenta oggi. Di fianco a partite con regolamenti più tradizionali, troveremo infatti interessanti multi-tavolo, ma anche sessioni di gdr dai design più fuori dagli schemi, così come conferenze sull’utilità dello “strumento gioco di ruolo” come veicolo di importanti temi di identità e inclusività, senza ignorare quello che oggi questo media riesce a dare in termini di puro intrattenimento.
David Zeb CookTra i vari ospiti che presenzieranno alla tre giorni modenese, però, ce ne è uno su cui vale la pena spendere qualche riga. Il suo impatto nel settore del gioco di ruolo è infatti molto, molto importante, suggellato peraltro dall’inserimento, nel 2001, della sua personalità nella hall of fame degli Origins. Nato in Michigan, ma cresciuto in Iowa, David Cook visse una giovinezza a pane e wargame Avalon Hill. La strana forma della sua firma, insieme a una incredibile somiglianza con un personaggio di una serie western interpretato da James Arness, gli valsero il soprannome “Zeb”. Cook conobbe Dungeons & Dragons grazie al club di gioco cui si era iscritto durante il periodo in cui frequentava la University of Iowa e se ne innamorò, al punto che rispose a una chiamata per una posizione in TSR per diventarne il terzo game designer. Una volta nell’organico dell’azienda, la sua firma fece presto a diventare quasi un “marchio” di prodotti iconici. Suo fu il lavoro di sviluppo per l’Expert Set, che portava oltre il terzo livello i personaggi del gioco, così come suo fu il principale contributo a Oriental Adventures che, per la prima volta, introduceva il concetto di “proficiency” fuori dall’alveo della gestione dell’arma. Advanced DnDTante furono le avventure, oggi ormai oggetti di culto, che l’allora trentenne designer realizzò, come ad esempio The Isle of Dread e Dwellers of the Forbidden City, ma soprattutto il setting di campagna Planescape. E chiaramente ancora oggi viene celebrato per l’ottimo lavoro che ha svolto a capo del team di sviluppo della storica seconda edizione della versione Advanced di D&D. Ovviamente, il suo “zampino” lo mise anche in altri giochi di ruolo TSR, su tutti Conan the Barbarian, The Adventures of Indiana Jones e Star Frontiers. L’uscita, nel 1994, da TSR non gli fece però perdere il “vizio” del designer, dato che partecipò in Interplay Entertainment alla realizzazione di Fallout 2, in Cheyenne Mountain Entertainment al MMORPG Stargate World e in Zenimax Online Studios a The Elder Scrolls Online.
David “Zeb” Cook presenzierà a PLAY in collaborazione con Mondiversi e potrà essere incontrato al loro stand per giocare o scambiare due chiacchiere sulla sua sterminata carriera, oppure lo si potrà vedere all’opera in Sopravvivi al Dungeon nella giornata di sabato e parteciperà alla tavola rotonda Il Ruolo Della Narrazione Nel Mondo Del Gioco Moderno domenica alle 9:00.

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