"Da remoti tempi lontani, dagli spazi più profondi dell'universo arriva la leggenda, la leggenda di Voltron, difensore dell'Universo! E mettici una pezza!"
Un tuffo nel passato. Questo rappresenta Voltron per chi, come chi scrive quest'articolo, ha poco più di trent'anni e all'epoca rimaneva incollato davanti alla televisione per sapere in quale modo il perfido Lotor sarebbe stato preso a calci.
Alcuni lo ricordano come Golion, e quasi tutti ora si chiedono come potevano rimanere a guardare le avventure di un gruppo di Robot di forma leonina, ognuno con un colore diverso, che si univa a formare un robot gigante… Evidentemente a molti piace ancora visto che la Privateer Press ha deciso di produrre Voltron: Defender of the Universe Battle Game; scatola per due giocatori che, usando le meccaniche di Monsterpocalypse, permette di giocare proprio con i mitici robot multicolore.
- Titolo: Voltron: Defender of the Universe Battle Game
- Autore: Matt Wilson
- Editore: Privateer Press
- Genere: Combattimento
- Numero Giocatori: 2
- Durata: 90 min circa
- Dipendenza dalla lingua: nessuna
- Illustratori: vari
"Abbiamo veramente un Leone Giallo, uno Verde, uno Nero, uno Blu e uno Rosso? Fiiiico!"
La scatola è bella grande, e contiene tutto il necessario per giocare. Le miniature comprendono Voltron, i cinque leoni, cinque astronavi per il giocatore della fazione Galaxy Garrison, Lo-Tron, cinque robo-beast e cinque astronavi per il giocatore della fazione Planet Doom.
Da un punto di vista prettamente modellistico la componentistica, pur non eccellendo, svolge decorosamente il suo scopo. Le miniature sono predipinte con uno standard leggermente più basso di quello medio di Monsterpocalypse. L'attenzione ai dettagli è proporzionale all'importanza del pezzo, però su tutta la linea è possibile trovare sbavature di colore e piccole imperfezioni che lasciano un poco a desiderare.
I modelli presentano sulla base delle finestre laterali che mostrano le caratteristiche del modello, questo di solito consiste nel nome e nelle caratteristiche di fazione, nulla che però sia indispensabile durante il gioco. La plancia di gioco è di carta lucida, con gli spazi necessari. Molto apprezzabile il fatto che hanno messo, su ogni lato della mappa, la descrizione delle abilità speciali dei pezzi, oltre ai box necessari per la gestione dei dadi. Fa storcere il naso il fatto che, anziché mettere due set di dadi, abbiano messo degli indicatori sulla mappa da aggiornare. In questo modo il giocatore, una volta finito il turno, deve aggiornare i suoi indicatori e passare i dadi all'avversario. Da segnalare anche un piccolo errore nella posizione dei nomi dei box. Di nuovo non è qualcosa su cui non si possa passar sopra, ma tante gocce fanno il mare.
"Il Pianeta Doom ha infranto tutte le regole della galassia! Specialmente quelle sul buon gusto!"
Dal punto di vista delle regole Voltron sfrutta il collaudato sistema di Monsterpocalypse, ma essendo dedicato a una situazione molto particolare e a sole due fazioni il gioco è alleggerito di alcune regole.
Le miniature a disposizione di ciascun giocatore sono 11: 5 sono le unità (singole astronavi), 5 sono i Morpher che, idealmente, assemblati assieme danno vita alla forma Hyper (quindi i 5 leoni per Voltron e i 5 Robo-beasts per Lo-Tron), e una è la colossale figura che rappresenta l'unione tra i 5 Morpher: Voltron o Lo-Tron. Che siano assemblati in un robottone o che siano suddivisi, in termini di giochi i Morpher vengono comunemente definiti come Mostri.
La partita si svolge alternando il turno di gioco tra i due sfidanti. Durante il proprio turno è necessario gestire i dadi a propria disposizione, ogni giocatore ha dieci dadi azione (bianchi), che servono per far agire i modelli. Ci sono due riserve di dadi, una per le Unità e una per i Mostri. Quando si inizia il turno si sceglie quale tipo si vuole attivare e ogni dado usato da una riserva finisce nell'altra.
Ad esempio, ipotizziamo di avere quattro dadi nella riserva dei Mostri e sei in quella delle Unità, Scegliamo di attivare le Unità: spendiamo un dado per ogni modello che desideriamo muovere (mettiamo due), quindi decidiamo di attaccare. Ogni modello ha un valore che indica quanti dadi può utilizzare per attaccare, che devono essere sempre presi dalla riserva. Se ad esempio i nostri modelli possano attaccare con una potenza massima di tre dadi l'uno, potremo fare un attacco a piena potenza con uno dei modelli e un attacco con un solo dado con l'altro modello. A questi dadi azione si aggiungono i dadi Boost (blu) propri del modello, dadi bonus che si sommano quando il modello fa qualcosa in cui è particolarmente versato, e i dadi potere (rossi), speciali dadi a disposizione dei Mostri che si accumulano in vari modi, principalmente distruggendo elementi dell'ambiente ed Unità o altri Mostri.
Risolta l'attivazione, i due dadi azione utilizzati per il movimento e i quattro utilizzati per l'attacco vanno nella riserva dei Mostri.
Ogni Mostro ha due forme, la forma Alpha e la forma Hyper. Nel caso di Voltron la forma Alpha sono i cinque leoni, mentre la forma Hyper è Voltron completo. Scopo del gioco: eliminare entrambe le forme del Mostro, chi ci riesce vince la partita.
Notare che le due forme hanno caratteristiche e punti ferita distinti, per cui è possibile che, ad esempio, i leoni vengano feriti, poi si uniscano a formare Voltron, questi viene distrutto, e rimangono i leoni con le ferite precedenti, che vanno eliminati per assicurarsi la vittoria.
"La federazione delle Galassie sancisce che il Pugno nell'Occhio non è un'arma utilizzabile dai Robot giganti. Lothor è pregato quindi di ritirare il suo Robot viola e rosa."
La prima impressione sul gioco dipende molto dalla conoscenza che si ha di Monsterpocalypse. Nel caso in cui Voltron sia il primo prodotto della serie l'impatto è sicuramente positivo. Le regole sono spiegate con chiarezza, e la mappa di gioco ambientata nello spazio offre una discreta scelta di elementi per sviluppare una tattica, ma non tanti da scoraggiare il neofita. Già dopo la prima battaglia si prende confidenza con le caratteristiche dei propri modelli, il che rende il gioco un titolo veloce da non più di un'ora e mezza a partita (salvo improbabili risultati dei dadi). La meccanica del trasferimento di dadi da Unità a Mostri è stata un'innovazione introdotta da Monsterpocalypse, che applicata a Voltron da vita a un sistema di gioco immediato e dinamico.
Se però si conosce bene Monsterpocalypse la sensazione è che manchi qualcosa; banalmente perché qualcosa, in effetti, manca. Ad esempio si avverte moltissimo la mancanza di edifici… scagliare il mostro avversario attraverso tre/quatro grattacieli è molto più soddisfacente che gettarlo nel nulla siderale. Le stesse situazioni di gioco sono, se non diverse, sicuramente meno complesse. Ad esempio tutti i modelli del set di Voltron hanno la regola speciale Volo, che nello spazio è sicuramente sensata, ma avendola tutti è come se non l'avesse nessuno.
Il giocatore esperto vorrà provare la mappa stellare e le sue particolarità, ma è probabile che, subito dopo, sposti i modelli di Voltron nell'ambiente di Monsterpocalypse.
"Che dire… GO, VOLTRON FORCE, GO!!"
Voltron è stato probabilmente pensato come un titolo destinato principalmente a chi conosce il famoso robottone componibile pur non conoscendo Monsterpocalypse, e in questo senso fa il suo dovere avvicinando all'universo ludico neofiti con un regolamento valido e un gioco divertente.
Valutandolo invece come introduttivo a Monsterpocalypse: Una maggiore cura sui modelli non avrebbe guastato, così come un set di dadi per ogni giocatore o una scheda riassuntiva con la sequenza di gioco… Insomma i difetti purtroppo non mancano, ma è un prodotto che vale comunque, sia per i nuovi giocatori, sia per gli appassionati di Monsterpocalypse, che potranno usare il mitico robot componibile nelle loro normali partite.
Pro: Facile da spiegare, veloce… E' Voltron!
Contro: la componentistica è poco curata.
Nonostante il successo ottenuto negli states (tale da spingere hollywood a realizzare una produzione cinematografica ispirata a questa linea di giochi) Voltron e la linea Monsterpocalypse non hanno avuto vita facile nella distribuzione sul suolo italico. Oggi, a importare questo gioco nel nostro paese ci pensa Nonsolorobot.com, negozio che vende online i prodotti della serie Monsterpocalypse e che svolge attività dimostrative presso gli eventi ludici di grande richiamo.