"I nani hanno scavato troppo in profondità, e hanno svegliato cose… ah no scusate, è un'altra storia quella…"
Dopo anni e anni di ricerca i nani hanno ritrovato le antiche sale dei loro Re; sale piene di gloria, storia, maestosità e Non Morti. Sono sicuro che anche se "trova l'intruso" non è il vostro forte, avrete intuito che i Non Morti non sono esattamente una gradita aggiunta al mobilio delle antiche Sale naniche. E così, nella migliore tradizione dei Dungeon Crawler un gruppo piccolo ma eroico di Nani si butta in antichi, bui e contorti labirinti, per debellare l'orrore non morto e reclamare per sè le antiche sale. Ok, magari ricorda un poco Heroquest, ma quale Dungeon Crawler non lo ricorda?
Dwarf King's Hold è una nuova linea di giochi della Mantic Games, distribuita ed edita in italiano da Steel Models, in cui vengono proposte due fazioni in lotta all'interno delle antiche sale dei Nani. Fazioni ben note ai giocatori di Kings of War, wargame tattico edito dalla Mantic che condivide l'ambientazione con questa linea di boardgame. Questa recensione si focalizza sulla prima uscita, Dead Rising, che oppone Nani e Non Morti. La seconda uscita, già disponibile nei negozi online, si chiama Green Menace mette in campo Elfi e Orchi.
- Titolo: Dwarf King's Hold – Dead Rising
- Autore: Jake Thornton
- Editore: Mantic Games, River Horse – Steel Models
- Genere: Dungeon Crawl
- Numero Giocatori: 2
- Durata: 45 min
- Dipendenza dalla lingua: Nessuna
- Illustratori: Tears of Envy
"Un libro non si giudica dalla copertina. Certo se è bella lo vendi meglio…"
Ammettiamolo, siamo viziati. Da anni ormai i giochi hanno scatole di cartone spesso, manuali a colori, miniature predipinte o almeno già montate, bustine per conservare i materiali…
Dwarf King's Hold ha un packaging che non esito a definire spartano: la scatola in cartoncino sottile si piega e si flette alla minima sollecitazione, promettendo a gran voce di sfaldarsi alla prima occasione. Una volta aperta la scatola colpisce il caos al suo interno. Gli sprue (L'equivalente per le miniature di quello che sono le fustelle per i segnalini di cartoncino) delle miniature sono sciolti, così come i dadi che girano liberamente… unica concessione all'ordine è l'imbustamento dei cartoncini (sottili) che formano il dungeon e i segnalini necessari al gioco, busta che comunque non potrà essere riutilizzata per conservare i cartoncini una volta sfustellati.
Ma noi non ci facciamo spaventare da queste cose. Ci facciamo spaventare dai modelli presenti: sono stati utilizzati gli stessi modelli in vendita per le rispettive armate di Kings of War, modelli sicuramente apprezzabili ma che necessitano di essere incollati e dipinti. Magari si può passare sopra al discorso della pittura, ma sarebbe stato meglio utilizzare almeno plastiche di diverso colore per le due fazioni.
Le miniature presentano due diversi standard qualitativi, principalmente perché i Non Morti sono tra i primi sprue prodotti dalla casa, mentre i Nani sono molto più recenti. Gli sprue dei Non Morti hanno una indubbia varietà nella composizione, ma necessitano di molta pulizia; specialmente in prossimità delle lame, dove la plastica avanzata dalla fusione abbonda. Lo sprue dei nani è molto più pulito, e in generale risalta la differenza rispetto ai vecchi modelli. Bisogna dire che gli sprue, pur con la necessità di ripulirli, sono una gioia per i modellisti. I dettagli sono tanti e abbondanti, così come i pezzi in più del necessario, e le piccole chicche, come il segugio Non Morto o il mastino dei Nani.
Certo se non si è un modellista o almeno un appassionato montare queste miniature può essere un'esperienza non propriamente esaltante, o quantomeno non facile.
Nella scatola sono presenti sette dadi a sei facce, verdi e blu. Sono cubici e hanno i pallini al posto giusto, nulla di più, nulla di meno.
Le sagome del dungeon sono decisamente gradevoli alla vista, pur se stampate su cartoncino sottile presentano un'illustrazione piacevole, le forme sono piuttosto varie e irregolari, a differenza di molti giochi del genere presenta anche corridoi larghi due caselle, stanze con nicchie e incroci "a forchetta", un'indubbia novità!
Chiudiamo la sezione sulla componentistica con il manuale, un sano manuale in bianco e nero come si usava una volta! Poche pagine di regole, sei scenari per entrare nell'azione e qualche esempio sparso! Il tutto in un comodo formato tascabile.
"Entra, Uccidi Mostro, Arraffa Tesoro, Esci!"
Le regole, come detto poco sopra, si spiegano in poche pagine. Riassumendole in poche righe, ogni partita deve seguire uno scenario, ci sono sei diversi scenari nel manuale tra cui scegliere. Lo scenario indica la disposizione iniziale della mappa, dei modelli, eventuali regole speciali e, sopratutto, le condizioni di vittoria.
Una volta sistemato lo scenario ogni giocatore prende il suo set di segnalini azione, e li pone a faccia in giù davanti a se. Iniziando dal giocatore dei Nani questi pesca un numero di segnalini azione dipendente dallo scenario. I segnalini dei nani possono avere un numero (1 o 2) o una freccia. Il numero indica il numero di nani che possono compiere un'azione. Questa è composta da un movimento e da un attacco. La freccia indica una speciale azione detta "Follow Up", che permette a un modello che ha già agito di fare un'altro movimento o un'altro attacco.
Quando si svolge un attacco sia l'attaccante che il difensore tirano un numero di dadi pari al loro valore di combattimento. I dadi così lanciati vengono quindi appaiati, dal più alto al più basso. Per ogni dado dell'attaccante che supera un dado del difensore, e che sia almeno superiore alla sua armatura, questi infligge un danno. Per fare un esempio:
Un nano attacca uno scheletro. Il nano tira quattro dadi (6,4,2,1) mentre lo scheletro solo due (5,5). I dadi vengono messi quindi a confronto. Il valore più alto del Nano (6) è superiore al quello più alto dello Scheletro (5), per cui infligge un danno. Il secondo valore (4) non basta a superare il secondo valore dello scheletro (5), per cui non riesce a fare danni. Il 2 e l'1 non sono sufficienti a superare l'armatura dello scheletro, per cui non fanno danni.
Se fosse stato lo scheletro ad attaccare il nano, con gli stessi risultati, avremmo che il valore più alto dello scheletro (5) viene parato dal valore più alto del Nano (6), mentre il secondo valore (5) è più alto di quello del nano (4) per cui infligge una ferita.
Dopo che i nani hanno agito tocca al Necromante, che pesca a sua volta da un set di counter che hanno valori più alti, da 1 a 4, ma nessun "Follow Up". Il Necromante fa muovere e combattere i suoi modelli esattamente come i nani; lui inoltre ha l'opzione di far apparire nuovi modelli da appositi "mucchi d'ossa" sparsi sul dungeon.
Alcuni scenari permettono o richiedono azioni speciali, descritte negli stessi; la più comune è quella che consente ai nani di nascondersi e di procedere con un movimento segreto, almeno finché il necromante non li trova!
"L'aspetto è brutto, ma il sapore è squisito!"
Il gioco scorre molto bene, dopo i pochi minuti necessari a leggere e preparare lo scenario i giocatori sono subito catapultati nel mezzo dell'azione. Il meccanismo ad azioni crea un effetto "botta e risposta" in cui i giocatori si alternano velocemente nell'esplorare il dungeon, o a cercare di uccidere i nani. Il combattimento è decisamente letale, anche gli umili scheletri hanno una possibilità di ferire i nani, per cui ogni attacco è potenzialmente utile ed entrambi i giocatori devono gestire attentamente le proprie risorse.
Una particolarità del gioco è che, a differenza di altri setting, i nani sono più veloci dei non morti e meno coriacei, visto che i non morti vengono feriti con più facilità ma non sempre l'attacco ha un qualche effetto apprezzabile, e comunque ne possono essere generati altri. I nani invece sono più difficili da ferire, ma basta un colpo fortunato per indebolirli, e un secondo colpo li elimina del tutto. Gli scenari offrono diverse condizioni di vittoria, specialmente per i nani, per cui la semplice eliminazione del nemico non è garanzia di vittoria.
Se avessimo giudicato il libro dalla copertina, come si suol dire, avremmo compiuto un grave sbaglio. Dwarf King's Hold ha delle pecche nella realizzazione, ma ha un sistema estremamente valido, che premia un'accurata gestione dei propri modelli ma strizza l'occhio agli audaci, che con un briciolo di fortuna possono portare comunque a casa la vittoria.
Sul regolamento viene riportato che saranno disponibili nuovi scenari e regole aggiuntive sul sito della Mantic Games, al momento in cui viene scritto questo articolo non ci sono ancora contenuti da scaricare, speriamo che vengano aggiunti al più presto.
Come dicevamo sopra, non si giudica un libro dalla copertina. Dwarf King's Hold è decisamente un prodotto che merita di più della classica prima occhiata, un ottimo titolo per il suo genere. La parte di preparazione necessaria ai modelli può, giustamente, spaventare il giocatore che ha meno dimestichezza con taglierini e colla, ma è un prezzo che vale la pena pagare.
Pro: Dinamico, veloce, solido.
Contro: Componentistica essenziale, necessarie abilità modellistiche.