martedì 24 Dicembre 2024

Assist

Parole ad assetto variabile
Quando si pensa ai giochi “made” in Italy, è quasi impossibile non ricordare un nome in particolare, quello di Angelo Porazzi, ormai indiscusso guru dell'autoproduzione, altrimenti detto “quello che i giochi se li fa da se”. Fin dai suoi esordi con Warangel, l'Angelo nazionale ha sfornato parecchi titoli, di cui ha sempre curato anche tutta la parte grafica.

Porazzi non è certo nuovo a collaborazioni con nomi importanti. Da una di queste collaborazioni nasce Assist. Il gioco è ideato da Angelo Porazzi e Marco Donadoni, altro grandissimo nome del panorama ludico italiano (un nome per tutti: International Team). La coppia di autori ha presentato ufficialmente Assist al pubblico durante Ludica 2011

  • Titolo: Assist
  • Autori: Angelo Porazzi, Marco Donadoni
  • Editore: Angelo Porazzi Games
  • Genere: Party game
  • Numero Giocatori: 3-7
  • Durata: 15 min
  • Dipendenza dalla lingua: testo sulle carte in 4 lingue
  • Illustratore: Angelo Porazzi

Domande e neuroni… un po' come la vita!
Assist è essenzialmente un party game basato sulle parole. Il contenuto della scatola, delle dimensioni di una tipica scatola di carte da scala 40, è presto descritto: ci sono due mazzi di carte (30 carte “Domande” e 25 carte “Disegni”), una serie di 80 gettoni in plastica colorata, detti “Neuroni”, ed il regolamento. Il tutto inserito in un vassoio in plastica che costituisce insieme il supporto per la scatola ed il vassoio per le carte.
Le carte disegno riportano sul dorso illustrazioni tratte da giochi creati o illustrati da Angelo Porazzi, mentre sull'altro lato riportano una serie di sei parole numerate (in 4 lingue: italiano, inglese, tedesco e francese) che hanno a che fare col disegno rappresentato sul dorso.
Le carte domande, invece, riportano una domanda più o meno generica (es. “Animale?”, “Vegetale?”), sempre in quattro lingue.
I gettoni sono in plastica, di buona qualità, in quattro colori (giallo, rosso, arancione e viola) e riportano una “N” decorata su entrambi i lati.
Anche le istruzioni sono in quattro lingue, e sono riportate su un pieghevole a colori.

  

A cosa stai pensando?
Il gioco è piuttosto semplice. Ogni giocatore riceve una dotazione di neuroni (a me farebbe comodo qualche neurone in più, in effetti…) e tre carte domanda. Un giocatore è il mazziere – si tratta di chi ha vinto la mano precedente, che pesca una carta disegno e dichiara il numero della parola da indovinare (p.es. “dovete indovinare la parola numero 5”). Per entrare in gioco, ogni giocatore deve puntare un suo neurone (quelli in plastica, è ovvio!!!!), e poi può giocare una carta domanda per porre appunto una domanda al mazziere.

Il mazziere può rispondere in maniera più o meno vaga o precisa, e la sua risposta può costituire un assist per il giocatore successivo, che può quindi scegliere di porre una domanda o tentare di indovinare la parola scelta. Per tentare la risposta, un giocatore deve puntare un neurone, e gli altri giocatori a questo punto possono “vedere” la puntata o addirittura rilanciare stile poker, cioè puntare pure loro uno o più gettoni e quindi tentare di rispondere se il primo sbaglia, oppure ritirarsi. Se tutti si ritirano, il piatto resta all'unico giocatore che ha puntato, che non è obbligato più a rispondere. In caso contrario, il giocatore deve tentare di rispondere e non può giocare un'altra carta domanda, se sbaglia.

Quando un giocatore finisce i suoi gettoni, finisce la partita, e chi ha più gettoni vince.

Dimmi un po' una cosa…
Assist è un party game piuttosto interessante, ma i suoi punti di forza rischiano di diventare le sue debolezze. Di base, il gioco è ampiamente adattabile alla tipologia di giocatori che avete al tavolo, e questo è uno dei più grandi complimenti che si possa fare ad un boardgame, a mio giudizio. Per quanto riguarda il fattore difficoltà, questo è riconducibile in todo alla capacità e volontà del mazziere di turno di rendere complicata la vita agli altri giocatori.
Il problema è però insito in questo sistema. Assist può diventare troppo facile o troppo difficile a seconda di come si senta il mazziere. Naturalmente questo “difetto” dipende da come gioca il vostro gruppo (nel mio questo problema non si pone), ma se avete al tavolo persone che davvero non sanno divertirsi, e che quindi puntano maggiormente alla vittoria piuttosto che all’atmosfera “party”, Assist può non essere il vostro gioco.
Però per tutti gli altri mi sento di consigliare questa ennesima fatica del duo Porazzi & Donadoni, perchè pur avendo un regolamento semplice ed immediato, permette di passare un po' di tempo a divertirsi e magari anche a fare qualche “ludica cattiveria” agli amici.

PRO: regole semplici, buoni materiali, idea di fondo valida, 4 lingue
CONTRO: può dipendere molto dall'umore del mazziere, forse la longevità non è eccessiva.

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