Chi mangia da solo si strozza
In questo periodo anche nella giungla si preparano per il rituale banchetto natalizio, che per essere al passo con i tempi chiamano Brunch, Jungle Brunch per la precisione.
Questo è il titolo del nuovo gioco per famiglie di Luca Bellini e Luca Borsa, edito dalla Giochi Uniti e già vincitore del premio "Best Graphic Design" durante il Lucca Comics & Games 2011 grazie ai disegni di Mauro Pelosi.
Dopo le prime impressioni che abbiamo esposto nella nostra anteprima ci accingiamo a descrivere più approfonditamente i componenti e i risultati delle nostre scorpacciate…
- Titolo: Jungle Brunch
- Autori: Luca Bellini e Luca Borsa
- Editore: Giochi Uniti
- Genere: Gioco di carte
- Numero Giocatori: 2-5
- Durata: 20 min.
- Dipendenza dalla lingua: nessuna
- Illustratori: Mauro Pelosi
Un buon disegno vale più di un lungo discorso
Jungle Brunch è un gioco di carte e queste sono anche l'unico componente presente nella scatola. Ogni carta rappresenta un tipo particolare di animale (elefanti, bufali, scimmie, tigri, pipistrelli, serpenti, avvoltoi e facoceri) e di cibo (noci, erba e banane). Della qualità dei disegni, il premio vinto parla da se: questi sono divertenti allegri e pensati per il target a cui è rivolto il gioco, e non c’è modo migliore di esser sicuri che questo peculiare stile aggradi anche voi se non dare un’occhiata alle immagini che trovate nella galleria. La funzionalità è il vero aspetto positivo delle carte; ogni caratteristica dell'animale è rappresentata in modo chiaro e preciso, non risultando comunque mai invasiva rispetto agli elementi estetici che dominano quindi il corpo della carta stessa.
Una nota negativa, anche se abbastanza marginale, risiede nella scatola; le carte vi trovano spazio in 3 mazzi affiancati senza un separatore tra l'uno e l'altro, questo comporta che al minimo scossone della scatola le carte al suo interno si mischino obbligandoci ogni volta a separare di nuovo le diverse tipologie.
Meglio soli che mal accompagnati
Ci troviamo nella giungla, anzi savana, vabbè diciamo “giungla-savana” visto gli animali che la frequentano, e il nostro branco è intento a mangiare il più possibile in attesa della prossima stagione secca. Ogni giocatore ha un proprio mazzo di 22 carte-animali composto da erbivori (elefanti, bufali, scimmie e facoceri) carnivori (tigri e avvoltoi) e animali speciali (serpenti, pipistrelli e cuccioli). Ogni animale, tranne quelli speciali, ha un valore di forza che rappresenta l'ordine con cui mangia e il cibo preferito per la sua alimentazione. Il mazzo cibo è formato da 3 alimenti differenti: noci, banane ed erba qui elencate in ordine crescente di valore nutritivo (leggasi punti vittoria, da ora PV) ognuna delle quali ha 3 versioni: normale, “carestia” con PV di 0 o 1 e “abbondanza” con il valore di PV più alto rispetto alla versione normale dello stesso alimento. Le carte cibo vengono pescate dall’apposito mazzo e poste al centro del tavolo in numero variabile a seconda dei giocatori, da un minimo di 3 carte e almeno 1 per tipo in due giocatori, a un minimo di 7 carte e almeno una per tipo in 5 giocatori.
La meccanica di gioco è molto semplice ed immediata: ogni giocatore pesca 6 carte dal proprio mazzo, il primo giocatore ne sceglie 2 e le posiziona di fronte a se, una coperta e una scoperta, a seguire gli altri partecipanti al banchetto faranno lo stesso.
Ovviamente i giocatori dovrebbero provare a intuire quali carte verranno giocate dagli altri sfruttando le informazione presenti sul tavolo ( tipologia e quantità di cibo disponibile e carte scoperte degli avversari) ma è proprio qui che entra in gioco il bluff!
Quando tutti i partecipanti hanno calato la propria coppia di carte, quelle scoperte si girano e comincia l’abbuffata.
A questo punto gli animali mangiano a partire dal più forte, dopodiché si scartano le carte giocate se ne pescano altre due ripetendo la procedura fino all’esaurimento del mazzo-animali. Vince la partita il giocatore che avrà accumulato più PV degli altri. In questa meccanica semplice si inseriscono le caratteristiche e le abilità degli animali rendendo cosi ogni mano imprevedibile e divertente. Della forza abbiamo già parlato, qui aggiungiamo che gli elefanti mangiano prima dei bufali, questi prima delle scimmie e per ultimi mangiano i facoceri. Le tigri invece essendo carnivore non mangiano le carte cibo appena girate, ma preferiscono bufali o scimmie (ovvero le carte animali appena giocare dagli avversari) e lo fanno a partire dal più forte.
Ogni animale ha quindi dei vantaggi e degli svantaggi: gli elefanti mangiano per primi, non sono oggetto di attenzioni della tigre ma si alimentano prevalentemente di noci(cibo dal valore modesto) ed in mancanza di queste di banane; i bufali mangiano erba (cibo più ricco) ma sono soggetti più facilmente alle attenzioni delle tigri; le scimmie mangiano di tutto ma devono dare la precedenza agli animali più forti; infine i facoceri che mangiano per ultimi ma mangiano 2 volte, sempre che ci sia cibo sufficiente.
Inoltre ci sono gli animali speciali come il pipistrello che abbassa la forza di un animale a scelta di 2 punti o come il serpente che fa fuggire tutti gli animali con il valore di forza più alto; per ultimo c'è l’avvoltoio che mangia il primo animale costretto a mangiare cibo “carestia” o impossibilitato a mangiare.
Ultimo tipo di carta da citare sono i cuccioli, che se giocati insieme al genitore fanno mangiare quest’ultimo 2 volte. Comunque gli animali non sono del tutto indifesi e come succede in natura se si mettono in branco, cioè vengono giocati 2 animali della stessa specie, possono evitare tutti gli effetti negativi del gioco ma purtroppo mangiano come se fossero un solo animale.
La Giungla è grande e il cucciolo è piccolo: che egli ascolti e rimanga tranquillo.
Il gioco basa molto del suo divertimento sul bluff e sulla capacità di capire le giocate degli avversari; questo porta a far dire a chi ha vinto “ti ho letto nel pensiero, quanto sono bravo” e all’altro “è stata solo fortuna, facciamone un’altra che te lo dimostro”. Ecco queste frasi sono tipiche in un gioco longevo.
Alla luce di ciò le partite sono risultate divertenti e veloci, soprattutto se giocate con un target famigliare o con ragazzi giovani che non badavano molto alle giocate degli avversari e si facevano prendere dall’euforia del divertimento. Con giocatori più navigati e competitivi il gioco è rimasto comunque divertente ma i tempi si sono allungati perché si cercava di capire di più le giocate degli altri ricorrendo ad uno sforzo di memoria, per ricordare le carte già uscite, cercando così di capire se l’avversario giocherà un branco oppure rischierà per cercare di ottenere più punti possibili.
La componente casuale può essere molto limitata riducendo il numero di giocatori, aumentando quindi la possibilità di ricordarsi tutte le carte uscite e agire di conseguenza.
Jungle Brunch è un buon gioco divertente e coinvolgente in cui la fortuna ha la sua importanza ma che se giocato in 2 o al massimo in 3 persone diventa una sfida molto più cerebrale in cui possono emergere le maggiori capacità di memoria, bluff e intuizione di un giocatore rispetto ad un altro.
A Lucca Comics &Games 2012 venivano distribuite 2 carte promozionali che di fatto possono essere considerate come la prima espansione del gioco: il Tucano e la Pantera. Queste due carte vengono mischiate insieme alle carte cibo e quando vengono rivelate attivano il loro potere. Il Tucano permette di giocare nel turno in cui è rivelata una carta in più scoperta sul tavolo. La Pantera invece viene posta accanto alle carte cibo, il primo giocatore che potrà mangiare con i bufali o con le scimmie potrà rinunciare a farlo e acquisire questa carta, che avrà l'effetto di raddoppiare i punti cibo animale (quelli fatti dai carnivori) alla fine della partita. Queste carte anche se non influenzano la meccanica di gioco aumentano le possibili strategie da attuare valorizzando i carnivori ed in particolare l'avvoltoio che nell'esperienza avuto è risultato poco incisivo rispetto alla vittoria finale se non proprio nullo.
PRO:
– Spassoso
– Veloce in 2/3 giocatori
– Buona scalabilità
CONTRO:
– Un pò troppo aleatorio se giocato in 4/5