Dopo aver giocato BANG!, BANG! Dodge City, BANG! Gold Rush, BANG! Wild West Show, aver scoperto BANG! La pallottola ed aver celebrato BANG! 10th anniversary eccoci a fare i conti con una nuova versione del gioco western più famoso al mondo: BANG! – the dice game!
La prima novità a saltare all’occhio in questa variante dadosa del celebre gioco è che non troviamo più Emiliano Sciarra, autore della saga del gioco di carte, come ideatore. Dietro al gioco di dadi, distribuito sempre dalla DV Giochi, c’è una coppia di designer tedeschi: Michael Palm e Lukas Zach, creatori dello studio di desing Ludocreatix.
Ma perché BANG! – The dice game è nettamente diverso da tutti gli altri BANG! Che abbiamo giocato fino ad ora?
- Titolo: BANG! The Dice Game
- Autori: Michael Palm e Lukas Zach
- Editore: dV Giochi
- Genere: giochi di dadi
- Numero Giocatori: 3-8
- Durata: 15 min
- Dipendenza dalla lingua: No
- Illustratori: Riccardo Pieruccini
Per un pugno di… dadi!
Iniziamo dalla componentistica, inutile dirlo… Ci sono i dadi! Non una valanga di dadi con le facce strane come per Quarriors o il gioco di dadi del Signore degli Anelli, ma solo 5 dadi da 6 facce ognuno dei quali presenta i seguenti risultati:
– “Gatling”: rappresentato da tre colpi
– “indiani”: una freccia
– “Dinamite”: un candelotto
– “Birra”: un boccale
– “Colpito 1”: un mirino con dentro un 1
– “Colpito 2”: un mirino con dentro un 2
Ma non mancano neanche le carte: 6 carte riassuntive che descrivono l’effetto dei dadi, 16 carte personaggio dai nomi (a)tipici del west (da Calamity Janet a Willy the Kid) e 8 carte ruolo (uno sceriffo, 2 vicesceriffo, 3 fuorilegge 2 rinnegati). Tutte le carte presentano un doppio testo: italiano/inglese ed uno stile grafico molto diverso dal tradizionale gioco di carte, ad Alessandro Pierangelini, storico disegnatore della serie BANG!, è subentrato su questo titolo Riccardo Pierucci, portando uno stile molto più “fumettistico” sulle carte personaggio ed un gioco di ombre per le carte ruolo.
Completano il tutto 9 segnalini frecce in cartone ed una valanga di segnalini pallottola per ricordare le ferite residue di ogni personaggio.
Infine il manuale d’istruzione, cioè due facciate di un foglio ripiegato nella scatola. Anche questo disponibile sia in italiano che in inglese.
Per qualche dado in più!
La descrizione del set-up e lo scopo del gioco ricordano molto il parente card-game: ogni giocatore riceve infatti una carta ruolo coperta (tranne lo sceriffo che dichiara subito il proprio ruolo) ed una carta personaggio con i propri punti ferita (segnalini pallottole) e le abilità speciali del proprio personaggio.
Anche questa volta, per vincere la partita i fuorilegge dovranno eliminare lo sceriffo, lo sceriffo dovrà eliminare i fuorilegge ed i rinnegati, i vicesceriffo dovranno proteggere lo sceriffo ed il rinnegato vince se rimane l’ultimo personaggio in gioco.
A questo punto però il gioco cambia radicalmente: i turni si svolgono molto più rapidamente, essendo gestiti con il lancio dei dadi.
Ad iniziare è lo sceriffo il quale tira i 5 dadi, decide quali risultati tenere e rilancia quelli che non gradisce (si può rilanciare massimo 2 volte, poi è obbligatorio accettare il risultato).
Ogni volta che viene lanciata una freccia il giocatore di turno dovrà prendere un segnalino freccia (una volta pescata l’ultima freccia c’è l’attacco degli indiani: tutti i giocatori subiscono ferita per ogni segnalino che hanno davanti, poi le frecce tornano al centro del tavolo), inoltre se in qualsiasi momento dei rilanci si hanno davanti 3 dinamite il turno finisce immediatamente subendo un danno e passando i dadi al giocatore a fianco (i risultati dinamite inoltre non possono mai essere rilanciati).
Gli altri risultati permettono, una volta che si decide di interrompere i lanci, di:
– Gatling: se si ottengono tre risultati gatling tutti gli altri giocatori subiscono una ferita
– Birra: si sceglie un giocatore (compreso se stessi), questi recupera una ferita
– Colpito da 1 o da 2: si infligge una ferita ad una persona distante tanti giocatori quanto è il numero rappresentato sul dado.
Una volta scelta la propria mano di dadi ed applicati i risultati questi vengono passati al pistolero successivo che inizierà a sua volta a lanciare i dadi.
La versione da 3 giocatori varia sensibilmente. I ruoli sono fissi: uno vice, un fuorilegge ed un rinnegato e vengono posti tutti scoperti fin dall’inizio. Il gioco continua finché il vice non uccide un rinnegato, il fuorilegge non uccide il vice o il rinnegato non uccide il fuorilegge.
Sfida all’O.K. Corral
La prima volta che abbiamo provato il gioco è stato in un ristorante (e questo può già darvi un’idea dell’immediatezza e della portabilità del gioco). Subito dopo aver finito di mangiare in otto abbiamo spacchettato la scatola, letto le regole, distribuito i ruoli ed iniziato subito a lanciare dadi.
Le schede riassuntive si sono dimostrate utilissime, facendo si che non fosse mai necessario per nessuno consultare nuovamente il manuale durante la partita, inoltre non si sono verificate situazioni di stallo, come a volte capita nel gioco di carte, tutto è filato liscio in non più di quindici minuti di gioco. Un tempo così rapido che ci ha subito portato a ricominciare da capo. La durata contenuta e l’elevata accessibilità al gioco si è confermata anche in tutte le partite successive, in diverse combinazioni di partecipanti.
Le differenze con il gioco di carte sono innumerevoli, oltre alla rapidità ed alla scarsa possibilità che si verifichino lunghi stalli, non è mai capitato che un giocatore venisse eliminato prima ancora di poter giocare (cosa che invece mi è capitata spesso nel gioco di carte), complice l’alto numero di punti ferita di ogni personaggio. I ruoli si smascherano anche più velocemente (almeno i gruppi legge e fuorilegge), naturalmente rimane dubbia fino all’ultimo la posizione dei rinnegati (che sono sempre i più difficili da giocare).
Altra differenza è nel bilanciamento dei personaggi. Chi avrà giocato a lungo il gioco di carte si sarà reso conto di come alcuni possano risultare alla lunga più forti rispetto ad altri (soprattutto con le espansioni). Dalle partite sul banco di prova il gioco di dadi sembra avere un maggiore equilibrio. La casualità è comunque un fattore importante per il peso che un’abilità può avere nel corso della partita. Poteri come ridurre i danni delle frecce o l’immunità alla gatling possono essere particolarmente importanti o rivelarsi completamente inutili in base ai risultati lanciati dai giocatori.
Nota negativa invece per la versione da 3 giocatori, che ha convinto poco tutti i partecipanti, dimostrandosi una soluzione di ripiego.
Quando un uomo con la carta incontra un uomo con un dado, l’uomo con la carta è un uomo morto
BANG! The dice game si è dimostrata un’alternativa credibile e divertente quanto (se non di più per qualcuno dei partecipanti) il gioco di carte da cui è tratto. Rende sicuramente meglio con almeno 5 giocatori, quando tutti i ruoli entrano in partita, rivelandosi un ottimo party game, complice la durata ridotta e la semplicità di gestione.
Aspetto da tenere in considerazione è il peso della casualità che con soli 5 dadi da lanciare ogni turno, incide decisamente molto, portando a ribaltare le sorti della partita grazie a qualche tiro fortunato. Questo fattore è abbastanza comune nel filone dei giochi di dadi alla Yahtzee che stanno spuntando come funghi negli ultimi anni (King of tokyo, Quarriors!, etc), a controbilanciarlo c’è una velocità di risoluzione che tutto sommato non ci fa rimpiangere il tiro sfortunato, piuttosto ci spinge a giocare immediatamente un’altra partita per ritentare la fortuna.
Al momento non ci sono notizie su espansioni in arrivo, il gioco è appena uscito, ma non ci stupiremo se arrivasse qualche dado o personaggio extra per poter variare un domani il set di quelli base.
La Dv Giochi sembra quindi aver fatto di nuovo centro con uno dei suoi brand di maggior successo, realizzando un titolo interessante sia per i fan di BANG!, che potranno prendere i panni di sceriffi e fuorilegge anche quando hanno poco tempo a disposizione, sia per chi ancora non ha preso parte alle sparatorie ludiche più note del vecchio west.
Pro
– Semplice e veloce
– Più restio alle situazioni di stallo di BANG! Il gioco di carte
– Ottima scalablità da 4 a 8 giocatori
Contro
– Casualità troppo poco governabile
– Versione per tre giocatori deludente