Il mondo dei giochi da tavolo viene spesso suddiviso in varie categorie, tra i punti di vista che si possono assumere per elencare i giochi vi è anche la divisione tra giochi da “mass market” e giochi specializzati. Tutte le distinzioni però non sono mai linee nette, poiché vi sono sempre prodotti che riescono a posizionarsi a cavallo tra queste linee, tra questi potremmo citare titoli come Coloni di Catan, Dominion e, senza dubbio, Carcassonne, titolo di Klaus-Jürgen Wrede ormai divenuto un classico, vincitore dello Spiel des Jahres nel 2001, pubblicato in tutto il mondo ed arricchito da una valanga di espansioni.
Tra i tanti meriti di questo gioco vi è anche quello di aver dato origine alla parola “Meeple”, unione di “My” e “People”, coniata nel 2000 da Alison Hansel per battezzare gli omini stilizzati utilizzati nel gioco e quella di essere diventato un punto di riferimento per la definizione dei “giochi di piazzamento tessere”.
- Titolo: Carcassonne – Mari del sud
- Autori: Klaus-Jürgen Wrede
- Editore: Giochi Uniti
- Genere: Piazzamento tessere
- Numero Giocatori: 2-5
- Durata: 30 minuti
- Dipendenza dalla lingua: no
- Illustratori: Harald Lieske, Dennis Lohausen, Christof Tisch
Dopo aver espanso Carcassonne in lungo ed in largo, Klaus-Jurgen Wrede, in collaborazione con Hans im Gluck, casa editrice del gioco, ha deciso di mandare i Meeple in giro per il mondo creando una serie di titoli indipendenti che riprendono i concetti base di Carcassonne reinventandoli ed integrandoli con nuove meccaniche: Carcassonne Around the world. Ed è proprio del primo titolo di questa collana, localizzato e distribuito in Italia da Giochi Uniti, che andiamo a parlare oggi: Carcasonne – Mari del sud, che porta i nostri Meeple molto lontani dalla città francese che ha dato il titolo al gioco, spostando l’attenzione negli arcipelaghi delle isole del pacifico.
Esplorando le isole
Sollevando il coperchio della scatola troviamo numerose componenti nuove rispetto al tradizionale Carcassonne. Naturalmente sono presenti le tessere che costituiranno il tabellone di gioco. Tuttavia stavolta ad essere rappresentati su ogni tessera sono isole, pontili e mare. Anche i Meeple non mancano: 20 in tutto, divisi in 5 colori (il gioco infatti prevede fino ad un massimo di 5 giocatori). Questa volta però hanno un’ulteriore scalanatura sulle gambe a ricordare il gonnellino.
Troviamo però altri 60 tasselli in legno rappresentanti banane, conchiglie e pesci (in due dimensioni, piccoli e grandi), che costituiscono le risorse che dovremmo accaparrarci nel corso della partita, 24 tessere nave, che ci permetteranno di acquisire punti vittoria, e 19 segnalini barca, che andranno a ridurre la quantità di pesce disponibile nelle aree di mare quando manderemo le nostre pedine a pesca.
Il tutto all’interno di una scatola che riprende per forma e dimensioni il Carcassonne tradizionale.
Alla scoperta delle isole del sud!
Il gioco, come per il Carcassone base, è tanto semplice da essere già illustrato per sommi capi nel retro della scatola in 3 passaggi: pesca una tessera, piazzala sulla mappa e posiziona il tuo meeple.
All’inizio del gioco viene posta sul tavolo una tessera centrale (sempre la stessa) da cui far partire la mappa di gioco. Il giocatore di turno dovrà pescare una tessera tra le oltre 70 che rimangono coperte e posizionarla sulla mappa in modo che sia posta coerentemente con le tessere già in gioco (le zone di mare dovranno essere adiacenti ad altre zone di mare, le zone di terra ad altre zone di terra ed eventuali pontili dovranno essere collegati tra di loro).
Dopo aver posizionato la tessera il giocatore potrà decidere se porvi o no un omino sopra. Questo va posizionato a mare (per cercare di recuperare pesce), sulla terra (per raccogliere banane) o su un pontile (per aggiudicarsi delle conchiglie). Nel piazzare il proprio meeple il giocatore dovrà evitare di occupare ponti, isole o spazi di mare dove è già presente un avversario, ma il sistema di gioco potrebbe far si che una tessera metta in contatto spazi precedentemente separati, il che vuol dire che più giocatori si ritroveranno a nuotare nelle stesse acque o occupare la stessa terra e soprattutto a competere per le stesse risorse.
Ogni volta che si completa un tratto di pontili, si chiude un’isola o si chiude una zona di mare della mappa, il giocatore che vi avrà posizionato sopra un proprio meeple (o il maggior numero di meeple se si è in più di uno) si aggiudicherà tante risorse corrispondenti quante sono segnalate sul tratto chiuso e recuperà l’omino posizionato, potendolo così riutilizzare in futuro.
Il recupero dell’omino è anche un’opzione del giocatore alternativa al piazzamento, viene concessa quando il giocatore ha esaurito i meeple della sua riserva.
Oltre a queste meccaniche di base vi sono alcune regole aggiuntive: ogni volta che viene posizionata una tessera con su disegnata una barca su una zona di mare chi ha un meeple in quella zona potrà pescare la quantità di pesce indicato nelle tessere collegate (anche se l’area non è stata chiusa); subito dopo si andrà a ricoprire un pesce con un segnalino barca, ad indicare che la zona è diventata meno “pescosa” per il futuro.
Infine vi sono delle tessere speciali dette “mercato” che costituiscono piccole isole. Se un giocatore piazza un omino su una di queste isole e riesce a completare tutte le tessere adiacenti ad essa, potrà aggiudicarsi un segnalino nave a scelta tra quelli scoperti.
Ma come funzionano le navi ed a che servono le risorse?
All’inizio del gioco vengono scoperte 4 navi dalla pila di tessere che le rappresentano. Ogni nave ha un costo in risorse rappresentato sulla vela ed un numero di punti vittoria che darà a chi riesce ad aggiudicarsela. Alla fine del proprio turno il giocatore potrà spendere le proprie risorse disponibili per comprare una nave tra quelle scoperte e quindi aggiudicarsi dei punti vittoria (scoprendo subito una nuova nave)
Il gioco ha termine quando finiscono tutte le tessere mappa o quando finiscono tutte le navi, a quel punto, chi si sarà aggiudicato più punti vittoria, vincerà la partita.
Un nuovo Carcassonne, non un’espansione!
Dopo aver posto il titolo sul tavolo, prima delle partite dimostrative, i commenti che mi è capitato di sentire più spesso sono stati: “Guarda, una nuova espansione di Carcassonne!” oppure: ”Hanno rifatto Carcassonne… Perché?”
Le partite giocate con esperti della serie di Klaus-Jurgen Wrede hanno però presto smentito entrambe le affermazioni. Carcassonne – Mari del Sud sembra, infatti, riuscire ad andare oltre la semplice “espansione” o “rivisitazione” del gioco tradizionale, affermandosi come un titolo a se stante.
Oltre a riprendere le meccaniche del base è apparso subito evidente come la dinamica di “acquisizione delle risorse” sia una parte fondamentale nel nuovo titolo. Il gioco si slega dal semplice piazzamento delle tessere spostando la propria attenzione nella conquista delle navi. La competizione tra i giocatori va oltre il cercare di chiudere le zone più interessanti (di mare, pontili o isole) cercando di aprire il più possibile quelle occupate dagli avversari, concentrando la propria attenzione anche sulla velocità nell’accaparrarsi le navi migliori tra quelle scoperte.
Un nuovo Carcassonne? Obiettivo raggiunto!
Facile elencare i lati positivi di Carcassonne, un caposaldo dei giochi di piazzamento, ripresi in questo nuovo titolo: semplice, ben bilanciato, nuovo ad ogni partita… Il difficile era rendere Carcassonne – Mari del sud diverso ed innovativo rispetto al tradizionale, un obiettivo decisamente raggiunto grazie ai nuovi elementi introdotti. In definitiva Carcassonne – Mari del sud è risultato essere il titolo ideale sia per gli appassionati della serie che hanno voglia di variare, che per chi si avvicina per la prima volta a questo grande classico.
L’unico dubbio che rimane è quanto questo nuovo gioco (non compatibile con le espansioni del Carcassonne tradizionale) fiorirà con un mondo di espansioni a sé (al momento ne è stata presentata solo una in promo per la fiera di Essen 2013 e disponibile sul sito http://www.cundco.de/) e quanto invece rimarrà solo un tassello della nuova collana “Around the world” destinata a sviluppare nuovi titoli piuttosto che concentrarsi su quanto già in circolazione.
Rimane inoltre un elemento della meccanica che spesso fa storcere il naso ai grandi appassionati di german game e cioè l’elemento fortuna che, come nel Carcassonne tradizionale è presente anche in questo vista la pesca casuale delle tessere.
Al di là di pregi e difetti Carcassone – Mari del Sud si è rivelato un gioco semplice e divertente per tutti i partecipanti, creando l’unica via d’uscita possibile per rinnovare un gioco ormai straconosciuto e pieno di espansioni: reinventarlo. Non resta quindi che attendere le prossime uscite della serie Carcassone Around The World, per scoprire in quale parte del mondo ritroveremo i nostri Meeple!
Pro
– Semplice ed immediato
– Innovativo rispetto al Carcassonne tradizionale
Contro
– Dato che la mossa dipende dalla tessera che si pesca, il downtime può essere elevato se si gioca con i "pensatori"
– Non adatto a chi cerca german ad alta complessità o esenti dalla casualità