Se il Player's Handbook (PHB) è il pane di Dungeons & Dragons (D&D), il Monster Manual (MM) è il companatico. Quintali di companatico, a giudicare dalle dimensioni del nuovo MM pubblicato da poco dalla Wizard of the Coast. 352 pagine piene zeppe di creature, mostri, orrori e prodigi, il bestiario di ogni Dungeon Master che si rispetti; pertanto, possedere il nuovo MM è quasi un obbligo per ogni appassionato di D&D che si rispetti. Ma prima di andare avanti con questa recensione, una precisazione: su oltre 350 pagine, e una quantità di creature veramente enorme, è impossibile "provare" ogni mostro con un gruppo di pari livello; pertanto, questa recensione sarà basata non sulla descrizione di quanto equilibrati siano o meno tutti i mostri del volume, ma su quanto il volume soddisfa le aspettative di un giocatore appassionato di D&D.
- Titolo: Dungeons & Dragons: Monster Manual
- Autori: (principali) Mike Mearls, Jeremy Crawford
- Editore: Wizards of the Coast
- Genere: Gioco di Ruolo Classico
- Numero Giocatori: 2 o più
- Durata:
- Dipendenza dalla lingua: completa. Per ora esiste solo in inglese
- Illustratori: oltre 60 artisti
Tutte le creature della Wizards of the Coast
La copertina del MM segue la linea grafica scelta per tutta la nuova serie di D&D, colori scuri con il logo in rosso in alto al centro, titolo in bianco sotto il logo, e in basso a sinistra la scritta "Dungeons & Dragons" bianca su campo rosso.
L'illustrazione scelta per la copertina del MM, opera di Raymond Swanland, rappresenta Xanathar (il beholder boss del crimine dell'Undermountain) durante un agguato ad incauti avventurieri, in tutta la sua potenza e furia, supportato da un grick seminascosto tra le ombre.
Il volume si apre con una definizione di "mostro", che io ho personalmente apprezzato perché chiarisce un bel po' di dubbi ormai trentennali di molti giocatori: un mostro è "una creatura con cui si può interagire e che può essere potenzialmente combattuta ed uccisa". E questa definizione giustifica ampiamente la presenza nel volume di creature che spaziano dai Celestiali ai Lich, dal male incarnato al bene più puro.
Ma il MM non è un semplice catalogo di mostri: contiene infatti anche un bel po' di regole che si applicano agli incontri. Definizioni, tabelle, sensi speciali, e una sezione sui mostri leggendari e sui poteri delle tane che essi usano costituiscono la prima parte del volume (circa 10 pagine). In particolare, le regole sui mostri leggendari sono una grande idea: alcune creature, infatti, sono talmente potenti o antiche da essere ben più forti della media, e possono compiere delle azioni definite "leggendarie" al di fuori del loro normale turno. Inoltre, queste creature leggendarie sono ancora più potenti a casa loro: la loro tana ha infatti ulteriori poteri che si aggiungono al già micidiale arsenale dei mostri leggendari, rendendo finalmente un incontro con un drago antico ben più che uno scontro in armi.
Da pagina 12 in poi inizia il vero catalogo delle creature. Ogni mostro ha in genere una pagina intera dedicata, con illustrazione a colori (illustrazioni davvero spettacolari, va detto), una scheda che ne riassume le statistiche di gioco, e una sezione "narrativa", in genere composta da due o tre paragrafi, che descrive l'aspetto della creatura, ma anche la storia della sua razza, le sue abitudini, e spesso anche alcune leggende o miti che la riguardano, incorporabili nelle avventure.
Le statistiche dei mostri sono riportate in un riquadro color pergamena con scritte in rosso, e forniscono sia i dati "vitali" (classe armatura, punti ferita, velocità), che gli attributi (forza, destrezza, etc.). Sotto di essi ci sono Tiri salvezza, abilità, sensi, lingue, e Challenge Rating con valore in punti esperienza tra parentesi.
Ancora più giù troviamo le abilità speciali della creatura, e poi le azioni possibili in combattimento.
Tutto questo, come detto, in una tabella di consultazione facilissima, e decisamente molto evidente sulla pagina.
Infine, il manuale contiene due appendici piuttosto corpose. La prima riguarda le creature "comuni" (animali, insetti normali e giganti, e così via), ed è limitata a sole statistiche. La seconda invece presenta le statistiche con un po' di descrizione di vari NPC possibili, che possono essere adattati a umani ed umanoidi, molto utile se serve un cultista o un mercenario al volo.
Segue naturalmente un indice alfabetico. Manca, invece, una lista di mostri ordinati per Challenge Rating, ma la si trova scaricabile in pdf sul sito ufficiale della WotC dedicato a D&D.
Vorrei a questo punto spendere qualche parola per le illustrazioni. Il team di artisti messo insieme dalla WotC per questo MM si rivela davvero eccellente fin dalla copertina, come ho avuto già occasione di dire. Non ci sono più le illustrazioni in stile manga della 3.5, e che poi si sono evolute nello stile grafico di Pathfinder, che a me è piuttosto sgradito ma che ha contribuito al successo del gioco; anche le illustrazioni "pesanti" della 4a edizione sono sparite, e si è tornati (finalmente, oserei dire) ad illustrazioni fantasy degne dei bei tempi di Elmore e Easley. Ogni scheda di un mostro ha almeno un'illustrazione a colori, che risulta utilissima anche se siete amanti della pittura di miniature; inoltre, in molte schede troviamo anche uno o più disegni al tratto che illustrano la creatura in movimento, o le espressioni facciali, o parti anatomiche di rilievo (come artigli o corazze). Insomma, anche dal punto di vista grafico, questo MM si rivela essere una miniera di informazioni utili.
Dall'Aarakocra allo Zombie
I mostri nel MM sono tantissimi, e sono tratti da tutta la "mitologia di D&D". Alcune creature sono arcinote anche a chi ha giocato solo alla 3.5, altre invece sono state prese da setting specifici (come per esempio il Death Knight, con tanto di riquadro su Lord Loren Soth, da Dragonlance; oppure i Modron da Planescape), o da manuali delle prime edizioni di Advanced D&D (come per esempio il mai dimenticato Flumph). Ogni mostro è trattato in maniera esaustiva, considerata la quantità di creature del libro; inoltre alcune creature hanno ancora più spazio (per esempio i giganti, i beholder, o naturalmente i draghi, che hanno una ventina di pagine dedicate solo a loro).
Molti mostri sono cambiati rispetto alle edizioni precedenti, arricchiti e resi più interessanti (per esempio, l'Aboleth è diventato un mostro leggendario, appartenente ad una razza che governava interi pianeti, abbattuta dagli Dei e desiderosa di vendetta), altri sono stati lasciati pressocchè uguali; ma tutti i mostri del MM hanno una "Personalità". Non sono una serie di statistiche, ma sono creature vive (o nonmorte, o animate, o elementali, quel che volete), che hanno il loro posto nel multiverso di D&D. E poi c'è davvero una quantità di creature tra cui scegliere che forse non è seconda a nessun altro MM pubblicato fino ad oggi per D&D.
Il bilanciamento, chiederanno molti di voi? Beh, questo è un punto che nessuno di noi può ancora affrontare, perché i mostri sono davvero tantissimi, e pochi giocatori hanno già personaggi a livelli elevatissimi – ed anche se ci fossero, pochi DM hanno creato avventure usando anche solo un ventesimo delle creature pubblicate or ora nel MM. Insomma, siamo certi che il bilanciamento è stato testato dalla WotC, ma non lo sapremo finché non avremo provato ogni singola creatura… un'impresa ben più che titanica.
Mai voltare le spalle ad un mostro! (cit.)
A mio avviso quello che ho davanti a me è il Monster Manual perfetto. Mantiene la formula "scheda di facile consultazione" che era l'unico punto forte del MM della 4a edizione, ma approfondisce le creature una per una come nessun altro MM ha mai fatto, nemmeno quelli delle prime edizioni. Racchiude creature di ogni tipo, per ogni stile di gioco, e tutte con un bel po' di spunti per creare nuove avventure. Le illustrazioni sono a dir poco fantastiche, alcune sfiorano il realismo fotografico, e certamente i DM troveranno mostri per i loro denti per mesi e forse anni a venire (senza contare che prevedo facilmente supplementi specifici per i vari setting).
Sinceramente sono rimasto entusiasta di questo manuale da quando l'ho aperto, perché già solo sfogliandolo le illustrazioni catturano immediatamente l'attenzione.
Se siete DM di D&D5, questo manuale deve far parte assolutamente della vostra collezione, e non solo perchè ha le statistiche dei mostri, ma perché è veramente bello. Punto. Se siete giocatori… eh, un po' sarebbe imbrogliare, perché molti dei mostri sono cambiati e potrebbero sorprendervi… ma le illustrazioni, le illustrazioni sono veramente spettacolari.
Non ho paura di ripetermi: la WotC sta facendo un lavoro superbo con questa quinta edizione di D&D, ed il Monster Manual per ora è il top dei prodotti. A questo punto, mi chiedo quali meraviglie saranno celate nella Dungeon Master Guide, ma per questo dovremo aspettare dicembre. Per ora, godetevi questo Monster Manual, un volume di cui non vi pentirete mai.
PRO
Artwork spettacolare
Quantità di mostri ed informazioni sufficiente per anni di gioco
Spunti per avventure, leggende, informazioni e statistiche al top
Il miglior manuale dei mostri della storia di D&D
CONTRO
Non ho riscontrato difetti rispetto all’obiettivo che il manuale si prefigge di raggiungere.