venerdì 27 Dicembre 2024

The Game

Finalista per lo Spiel des Jahres 2015, abbiamo avuto il piacere di scoprire il cooperativo The Game (sottotitolo: “Spiel… so lange du kannst!”, che si potrebbe tradurre come “Gioca il più a lungo possibile” ), conoscendo direttamente autore e editore durante la cerimonia di premiazione tedesca. Ambientato nel… ehm… quando… ecco, i giocatori sono… boh? The Game nel regolamento non presenta alcuna traccia d'ambientazione (e anche l’editore è stato ben attento a non fornircene una), lasciando ai giocatori l'onere di evincere qualche suggerimento dalla grafica (piuttosto scarna) delle carte: un grosso numero bianco posto sopra uno sfondo rosso scuro in cui s’intravede, nello sfondo, un teschio umano. Forse la triste mietitrice si è stufata degli scacchi e ha deciso di cambiare genere? A ogni modo The Game non fa certo dell'ambientazione il suo punto di forza, scopriamolo assieme.

  • Titolo: The Game : Spiel… so lange du kannst!
  • Autori: Steffen Benndorf
  • Editore: Nürnberger-Spielkarten-Verlag
  • Genere: Gioco di carte cooperativo
  • Numero Giocatori: 1 – 5
  • Durata: 30 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: nessuna
  • Illustratori: Oliver Freudenreich, Sandra Freudenreich

Definire “lo stretto indispensabile”… Fatto!
Aperta la scatolina, troviamo la paginetta di regolamento in tedesco (la versione nelle altre lingue è disponibile sul sito dell’editore) comodamente piegata, il centinaio di carte che compongono il gioco e qualche carta con la pubblicità di altri titoli della NSV. Messe da parte le pubblicità, quello che resta è piuttosto ripetitivo, infatti, troviamo solo due tipi di carte: le carte pila, dallo sfondo rosso scuro e numerate 100 e 1, due per tipo, e un mazzo di 98 carte numerate da 2 a 99, tutte uguali dal punto di vista grafico. Un grande numero bianco su fondo rosso, e sullo sfondo un teschio che fa tanta allegria. Le carte sono tuttavia di buona qualità: anche dopo averle mischiate parecchio, non si rovinano. Diciamolo però, il punto di forza di The Game non è neanche nella varietà della componentistica.

  

Anche un bambino potrebbe riuscirci! Presto trovate un bambino!
Pur non sapendo chi siano o cosa si presume stiano facendo, per i giocatori lo scopo è chiaro: devono infatti liberarsi di tutte le carte che hanno in mano e di quelle che formano il mazzo, numerate da 2 a 99. E dovranno farlo tutti assieme perché la sfida “mortale” di The Game è di tipo cooperativa.
La partita comincia piazzando sul tavolo, in verticale, le quattro carte pila, le due 100 sopra e le due 1 sotto. Le pile 100 sono discendenti per cui ci si potranno scartare carte mano mano più basse, le pile 1 sono ascendenti quindi ci si potranno scartare carte mano mano più alte. Vengono distribuite, a ogni giocatore, dalle 6 alle 8 carte secondo il numero di partecipanti.

A turno i giocatori devono scartare dalla propria mano almeno due carte, seguendo le seguenti, semplici, regole:
Una carta può essere scartata su qualunque pila.
Se scartata su una pila ascendente (la pila 1) deve avere un valore superiore all'ultima carta della pila.
Se scartata su una pila discendente (la pila 100) deve avere un valore inferiore all'ultima carta della pila.

Se ad esempio su una delle pile ascendenti c'è come ultima carta giocata un 34, potrò scartare un 35, come un 40, o un 99, ma non un valore inferiore a 34.
Questa regola ha una sola eccezione: se la carta che scarto è esattamente di dieci punti superiore o inferiore, all’ultima carta nella pila da me scelta, posso andare controcorrente, dando respiro alla partita. Nell'esempio di prima potrei quindi giocare qualunque valore superiore al 34, oppure un 24.
Dopo aver scartato, si reintegrano le carte usate, fino a tornare a sei carte in mano. Scopo del gioco, come già detto, è finire il mazzo e le carte in mano ai giocatori. Quando il mazzo delle carte termina, il gioco prosegue ma i giocatori da quel momento possono scartare anche solo una carta a turno, non più minimo due. Se un giocatore non ha più modo di giocare carte, perché non può metterle su nessuna pila, la partita termina, e si contano quante carte sono rimaste tra il mazzo e i giocatori.
A seconda di quante carte non sono riusciti a giocare, i giocatori possono stabilire una stima di quanto sono andati bene nonostante la sconfitta. Unica indicazione dal regolamento a tal proposito è che se vi rimangono meno di dieci carte in mano avete ottenuto un ottimo risultato!
Non ci sono indicazioni di punteggi, per cui rimane ai giocatori l’onere di stabilire se hanno vinto o no. I più indulgenti potranno dire "beh manca solo metà mazzo, è una vittoria dello sport" mentre i più duri e puri non si arrenderanno finché anche l'ultima carta non sarà stata calata.
Com'è ovvio aspettarsi da questi giochi: è possibile comunicare tra giocatori, ma non dirsi esattamente che carte si hanno in mano o cosa giocare, altrimenti sarebbe decisamente troppo facile….

  

La prima è gratis…
La nostra prima partita a The Game è stata approcciata con l'incoscienza tipica del gruppo di teenager americani che va a dormire nella casa abbandonata nel bosco. Dopo aver esaurito il mazzo, non siamo riusciti a finire le carte in mano. Ci siamo fatti una risata, ignari di quanto stava per succedere, in altre parole: l’immediata proposta di riprovare. Al termine del secondo tentativo c'era ancora una certa allegria, ma era subentrato qualcos'altro… C'eravamo andati vicini di nuovo, sicuramente un'altra volta e ci saremmo riusciti…
Solo diverse ore dopo, ci rendevamo finalmente conto di essere sconfitti. Non solo in quell'occasione non riuscimmo a finire tutte le carte, ma da quel giorno, ogni volta che The Game era presente, c'era qualcuno che raccoglieva la bandiera della sfida, solo per essere raccolto, esanime, alla fine della serata dopo averci giocato più e più e più volte…

Che vuol dire “sono passate quattro ore da che abbiamo iniziato”?
The Game non fa dell'ambientazione il suo punto di forza, così come non lo è la componentistica o la profondità del sistema di gioco. Il punto di forza di The Game è che una volta che cominci a giocarlo vuoi vincerlo, come quei solitari particolarmente difficili che finché non li sconfiggi non sei contento. Questa volta però, il desiderio di vincere la sfida  viene amplificato dalla possibilità di viverla in gruppo: veri e propri party di eroi sono capaci di cimentarsi per ore e ore nel tentativo disperato di vincere una partita a The Game!
Se avete passato pomeriggi ad ammucchiare carte per ottenere una combinazione statisticamente improbabile per il solo piacere di riuscirci, allora The Game potrà sicuramente offrirvi parecchie ore di divertimento, se invece non riuscite ad appassionarvi al raggiungimento di un obiettivo tanto futile, allora probabilmente The Game non fa per voi. Esiste la concreta possibilità che, una volta ottenuta la tanto agognata vittoria completa, non lo si voglia più guardare. Noi non siamo ancora riusciti nell'intento, per cui non possiamo garantire che vada così, ma alla fine…

Pro:

–       Sistema di  regole molto semplice
–       E’ una droga: partite veloci e fa venire tanta voglia di vincerlo.

Contro:

–       Dopo l'esaltazione iniziale, specialmente se si riesce a vincerlo, può venire a noia

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