martedì 24 Dicembre 2024

MammuZ

La storia geologica recentissima è punteggiata di accadimenti più o meno locali e di animali strani, seppur vicini, a quelli che vivono oggi. Il fascino del passato “vicino” è innegabile, sebbene sia di molto inferiore a quello esercitato dai dinosauri, e non v’è dubbio che alcuni film hanno ulteriormente alimentato la curiosità delle persone verso gli ultimi due o tre milioni di anni della storia della Terra, in particolare con la fortunatissima e divertentissima serie cinematografica de L’Era Glaciale. Andrebbe detto che in realtà non esiste un’unica “era glaciale”, ma ci sono stati episodi di glaciazione (4 per l’Europa) che hanno coinvolto solo alcune zone del pianeta, mentre in altre si sono manifestate come periodi di forti piogge o di stagioni molto secche. Quello che conta, ai fini ludici, è però che in questi periodi le faune terrestri hanno sofferto estinzioni localizzate e molti animali dall’aspetto fantastico sono spariti per sempre.

MammuZ è un gioco di carte idato da Nikolay Pegasov che riporta in vita, almeno sulla carta (anzi, sulle carte, essendo un gioco di carte), questi animali. In questo divertente filler  incontreremo infatti mammut, macairodonti (le tigri dai denti a sciabola) e il possente Megaloceros, l’alce dalle corna più grandi della storia e… dovremo farli estinguere!

  • Titolo: MammuZ
  • Autore: Nikolay Pegasov
  • Editore: dV Giochi
  • Genere: carte, bluff
  • Numero Giocatori: 3-7
  • Durata: 15-35 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: bassa, solo le regole (gioco completamente in italiano)
  • Illustratori: Ilya Komarov, Fiore GmbH

Questo titolo, -in cui vince chi termina le sue carte per primo attraverso un gioco di bluff continui –  è per 3-7 giocatori, ha una durata media tra i 15 e i 20 minuti e, in Italia, è localizzato dalla dV Giochi. Gli animali rappresentati nel gioco si estingueranno man mano che si gioca, ma ci sono anche i dinosauri. Già, i dinosauri non aviani (questo è il termine corretto) dovrebbero essere estinti molto prima della comparsa dei mammut; ma in questo gioco ci sono, e sono anche gli unici che non si estingueranno mai durante la partita. Niente di personale, il fatto che io sia uno studioso di dinosauri è solo un caso e non influenza quanto sto per scrivere: i dinosauri sono sempre il top! Ma andiamo a vedere in dettaglio questo MammuZ!

L’era glaciale in formato da tavolo (Materiali e confezione)
MammuZ è contenuto in una piccola scatola (per intenderci del formato delle espansioni di Bohnanza, o di Hanabi versione tedesca), in cui c’è un mazzo di carte e il regolamento. Le carte rappresentano 8 diversi mammiferi numerati dal 2 al 9 a significare – tra l'altro – la quantità di carte di quel tipo presenti nel mazzo (per esempio, i mammut hanno il numero 2 e pertanto ci sono 2 carte di quel tipo nel mazzo). Ci sono inoltre sei carte speciali che rappresentano “dinosauri”; lo scrivo tra virgolette perché due di essi (plesiosauro e pterosauro) non sono neppure imparentati coi dinosauri, essendo sauropterigi e pterosauri appunto, ma non perdiamoci in sciocchezze paleontologiche. Ci sono anche 8 carte “estinzione”, da un lato a colori e dall’altro in toni di grigio (ad indicare che sono estinti), che rappresentano gli otto mammiferi.

Le carte sono decorate da illustrazioni molto simpatiche dei vari animali, e sono di buona qualità, tanto è vero che pur avendo giocato numerose partite non abbiamo mai dovuto imbustarle. Va detto, come vedremo, che le carte si mescolano una sola volta per partita, ma la qualità del materiale aiuta.

Le regole sono contenute in un pieghevole di quattro facciate, piene di esempi e spiegazioni dettagliate, e molto chiare fin dall’inizio. Insomma MammuZ ha materiali validi e decisamente ben illustrati.

  

Mi estingua quel Megalocero, prego. (Descrizione del gioco)
Le regole di MammuZ sono estremamente semplici. Il mazzo viene preparato rimuovendo alcuni animali in base al numero di giocatori e poi aggiungendo un determinato numero di “dinosauri” sempre secondo lo stesso criterio. Poi le carte si mescolano, e vengono distribuite tutte in parti uguali tra i giocatori. Infine, si piazzano sul tavolo le carte “estinzione” sul lato colorato, per mostrare quali creature siano ancora in gioco (naturalmente, all’inizio della partita saranno in gioco tutti).

Nel proprio turno, un giocatore può mettere a terra da una a quattro carte coperte a formare il branco, dichiarando che rappresentano tutte un unico animale (per esempio, “questi sono tre smilodonti”). Naturalmente è consentito, anzi consigliato bluffare. Il giocatore successivo può infatti essere d’accordo, e quindi aggiungere animali al branco (cioè giocare sempre coperti da uno a quattro animali dello stesso tipo di quelli dichiarati), oppure può dubitare della dichiarazione, scoprendo in questo caso, a sua scelta, una e una sola delle carte giocate dal precedente giocatore. Qualora questa non fosse l’animale dichiarato, il mentitore dovrà prendere tutto il branco, ma in caso contrario sarà chi ha dubitato a dover prendere tutto. Il primo che termina le sue carte vince la partita. Facile a dirsi.

Ci sono altre due regole tuttavia. La prima è che quando un giocatore ha in mano tutti gli animali di una specie (lo saprà perché, come ricorderete, si sa il numero esatto delle carte di ogni animale), in qualsiasi momento può “estinguerla”, cioè scartare tutte le carte e metterle via, girando sul lato grigio l’appropriata carta “estinzione”.  Se così facendo, un giocatore dovesse liberarsi di tutte le sue carte in mano, vince.

L’altra regola riguarda i “dinosauri”: qualora un giocatore per verificare il suo dubbio scopra un “dinosauro”, si applicheranno gli effetti di quella determinata carta. Ogni “dinosauro” ha un effetto diverso, ad esempio, il famoso Tyrannosaurus rex rivela e rimuove dal gioco tutte le carte del branco, mentre il Triceratopo fa scegliere a chi lo rivela chi sarà il giocatore a prendere tutte le carte del branco.

Regole semplici, quindi, ma come vedremo il gioco che ne risulta è comunque assai divertente.

  

Conigli o scoiattoli? (Esperienza di gioco).
MammuZ è in buona sostanza un filler estremamente coinvolgente: da quando l’ho fatto giocare per la prima volta, praticamente ogni nostra serata finisce con la richiesta di “giusto un paio di partite a MammuZ”. Oltre ad avere regole molto semplici, il titolo è anche veloce e inoltre è estremamente interattivo, perché il meccanismo del bluff – un po’ come in Perudo per intenderci – rende ogni mano decisamente tesa.

Per di più, ci sono gli effetti dei dinosauri di cui tener conto e non è raro scoprirne uno e trovarsi a dover comunque prendere tutto il Branco pure avendo giustamente dubitato del giocatore prima di noi, ma la cosa più divertente che ci è capitata – e continua a capitarci – è confondere i conigli con gli scoiattoli. Non fraintendetemi: i disegni sono differenti e naturalmente lo sono anche i colori, ma da noi (complice l’ora tarda in cui giochiamo) almeno una volta ogni due partite qualcuno commette questo errore, con conseguenti prese in giro da parte degli altri giocatori; tuttavia il bello di questo gioco sta nel fatto che anche se dovessi commettere un tale errore, puoi sempre cercare di risollevarti giocando bene le tue carte, e non è stato raro vedere partite in cui chi avevamo ormai etichettato come “sconfitto” ribaltasse la situazione e vincesse, indipendentemente da scoiattoli o conigli.

MammuZ è comunque un gioco davvero carino da giocare con tutti, siano essi gamer incalliti o giocatori occasionali e, grazie al tema e alle accattivanti illustrazioni, risulta appetibile anche ai giocatori più giovani. La durata contenuta delle partite, infine, lo rende perfetto per riscaldare il tavolo prima di un gioco “pesante”, o per rilassarsi a fine serata – come appunto facciamo noi.

  

“Sono troppo pigro per portare rancore” – Sid il Bradipo (Considerazioni finali)
Avevo trovato divertente questo giochino sin dalla prima prova durante la scorsa Play, nonostante l’avessi giocato con dei bambini che non avevano capito assolutamente nulla delle regole (né francamente avevano interesse a farlo). Da quando l’ho proposto, poi, è diventato un classico delle nostre serate ludiche, come dicevo. Pertanto posso solo dire che in MammuZ sembra tutto perfettamente “allineato”: le illustrazioni simpatiche, il tema visto in maniera scherzosa, i meccanismi di gioco, la durata di una partita. Tutto mi fa dire che questo titolo è assolutamente raccomandato per chiunque cerchi un filler semplicissimo eppure molto interattivo e coinvolgente. Provatelo, perché di certo non ve ne pentirete. Peccato solo che tra gli animali manchi proprio il bradipo terrestre, altrimenti le battute de L’Era Glaciale si sarebbero sprecate.

Ottimo lavoro, mister Pegasov!

PRO
– Giocabile subito dopo aver aperto la scatola
– Il gioco di bluff è sempre divertente
– Illustrazioni assai colorate e allegre

CONTRO
– Non riscontro particolari problemi per il tipo di gioco

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