lunedì 23 Dicembre 2024

Carcassonne – Rio delle Amazzoni

Dopo avere raccolto conchiglie, pescato pesci e ammassato banane tra gli atolli dell’Oceano Pacifico in Carcassonne Mari del Sud, dopo avercercato pepite d’oro nel selvaggio West con Carcassonne: Corsa all’Oro, il gioco di piazzamento tessere più famoso del mondo arriva in America Latina e precisamente ci porta sul Rio delle Amazzoni con l’ultima versione della creatura di  Klaus-Jürgen Wrede per la serie Around The World. In Carcassonne Rio delle Amazzoni, da 2 a 5 giocatori, si sfideranno al massimo per un’ora nella creazione del fiume più lungo del mondo, dei suoi innumerevoli affluenti, nonché dei villaggi e della foresta che compone il paesaggio tropicale sudamericano. Pubblicato dalla Hans Im Glück e localizzato in Italia da Giochi Uniti, il coloratissimo Carcassonne Amazonas (questo il titolo originale del gioco), promette ai fan del titolo originario una nuova esperienza ludica nel solco della tradizione. Ma sarà in grado di aggiungere novità alla  sfida o si sarà trattato solamente di un esercizio di stile? Scopriamolo insieme in questa recensione.

  • Titolo: Carcassonne – Rio delle Amazzoni
  • Autore: Klaus-Jürgen Wrede
  • Editore: Giochi Uniti
  • Genere: Piazzamento Tessere
  • Numero Giocatori: 2-5
  • Durata: 35-45 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: nulla
  • Illustratori: Vicki Dalton

Indigeni, capanne e canoe (Materiali e confezione)
La scatola di Carcassonne Rio delle Amazzoni presenta le dimensioni standard del gioco base e degli altri spin-off della serie dei viaggi inaugurata nel 2013 con i Mari del Sud. All’interno troviamo un coloratissimo libretto di istruzioni di 8 pagine, le fustelle con le tessere Paesaggio e quelle speciali, in robusto cartone splendidamente illustrato dalla britannica Vicki Dalton. Una volte defustellate, le tessere trovano comodo alloggiamento all’interno della confezione. Completa la dotazione un set di 8 pezzi in legno per ciascun giocatore composto dai classici meeple (5), due capanne e una canoa.
Dopo l’esperimento di Mari del Sud (dove non c’era) torna, o meglio, si conferma, la presenza del tabellone segnapunti classico di Carcassonne, ovviamente illustrato in modo da ricordare un sentiero nella giungla con ranocchi multicolore a decorare il percorso.
Tra le tessere Paesaggio, spiccano alcuni pezzi speciali tra cui quella di partenza, double face a seconda del numero dei giocatori, che rappresenta la sorgente del Rio delle Amazzoni, grande come 8 tile normali disposte su due file. Sono particolari anche altre 4 tessere “Rio delle Amazzoni”, doppie in dimensioni,e il segnalino “Foce” che ha il solo scopo di indicare quanti punti otterranno i giocatori al termine della partita per avere navigato il fiume (ovviamente, maggiore sarà la distanza percorsa, più cospicuo sarà il bottino di punti vittoria che si otterranno).
Nel complesso, quindi, la dotazione del gioco risulterà famigliare a chi già conosce Carcassonne con alcuni piccoli twist rappresentati dalle tessere extra-large e dalle pedine in legno di capanne e canoe. I materiali sono di ottima qualità, robusti e funzionali.

  

Fin che la barca va, lasciala andare!(Descrizione del gioco)
Premetto subito una cosa importante. Se decidete di apparecchiare Carcassonne Rio delle Amazzoni, abbiate l’accortezza di farlo su un tavolo ampio e “lungo”. La mappa che si andrà componendo durante la partita, infatti, si sviluppa prevalentemente attorno a specifiche tessere paesaggio che raffigurano il grande fiume amazzonico che, ovviamente si stende in lunghezza. Durante la prime partite è capitato di dover effettuare “acrobazie ludiche” per fare spazio alle tessere che via via andavano a collocarsi lungo il corso d’acqua.
Chiusa la parentesi, l’inciso è utile per anticipare che tra le tessere paesaggio troviamo sia le “classiche” che andranno a formare il paesaggio – e che si distinguono in “Tessere Villaggio”, “Tessere Affluente” e “Tessere Miste” (nelle quali Villaggi e Affluenti coesistono con la giungla) – sia le “Tessere Rio delle Amazzoni” che rappresentano il fiume e hanno una funzione diversa nello svolgimento del gioco.
Tra i simboli presenti sulle tile di questa ultima versione di Carcassonne troviamo le “Canoe” sugli affluenti, i “Cestini di frutta” nei villaggi e gli “Animali” nelle porzioni di giungla. Anche le tessere del Rio delle Amazzoni presentano delle icone: in particolare si tratta di coccodrilli e piranha. Andremo a breve a spiegare gli effetti di ciascuna di queste icone.
Il set up è velocissimo. In base al numero dei giocatori si pone a una estremità del tavolo la tessera di partenza che raffigura, come anticipato nel paragrafo precedente, la sorgente del fiume e che è grande 8 volte una tessera normale (un rettangolo formato da 2 file da quattro tessere ciascuna). Alla sorgente si posizionano le canoe dei giocatori, che dovranno navigare lungo le tessere del fiume che si andrà a formare. Le altre tessere Rio delle Amazzoni speciali (quelle lunghe il doppio di una normale tessera) sono mescolate e poste coperte accanto ai consueti mazzetti con le altre tessere paesaggio standard. Presi 4 meeple indigeni (il quinto va posto sul tabellone segnapunti) e due capanne, la partita può cominciare.

Lo svolgimento del gioco avviene in turni, durante il quale ogni giocatore esegue tre azioni nell’ordine, prima di passare la mano al compagno alla sua destra. Le azioni sono la pesca e il piazzamento di una delle tessere paesaggio accanto a quella iniziale o a una precedentemente collocata, seguendo le medesime regole di posizionamento di Carcassonne che, in questa recensione, daremo per scontate. La seconda azione, da eseguire sulla tile appena piazzata, impone al giocatore di porre un indigeno su un villaggio o su un affluente, oppure ancora un accampamento su una porzione di giungla. Se non è possibile eseguire nessuna di queste due azioni, è obbligatorio fare avanzare la propria canoa lungo il Rio delle Amazzoni. Intendiamoci: muovere la canoa è un fatto positivo, ma a differenza del classico Carcassonne, in Rio delle Amazzoni siamo costretti a posizionare un nostro meeple (indigeno o capanna che sia), sulla tessera appena collocata se la mossa è legale. In altri termini, non è consentito tenere nella propria riserva una propria pedina se il collocamento di quest’ultima è possibile con il piazzamento della tessera paesaggio.
Un altro elemento di cui tenere conto e che segna una importante differenza con gli altri giochi della serie, è che il Rio delle Amazzoni limita il piazzamento delle tessere paesaggio. Come? In sostanza il fiume all’inizio scorre solamente sulla grande tessera iniziale, ma durante la partita è possibile allungare il suo corso, pescando dalle pile delle tessere quelle con un tratto del Rio delle Amazzoni e per tutto il gioco sarà possibile piazzare le proprie tessere paesaggio solo nelle file che si sviluppano al di sopra del bordo anteriore delle tessere che hanno allungato il Rio delle Amazzoni.
Il modo di fare punti durante il gioco è quello classico (si ottiene un punto per ogni tessera in cui si trova un affluente che viene chiuso e controllato da un proprio meeple, due punti per ogni tessera con una porzione di villaggio ugualmente presidiato), ma con un pizzico di novità. I villaggi, per esempio, recano in alcune porzioni dei cesti di frutta che “fruttano” (ci si perdoni il gioco di parole) un punto extra per icona. Sugli affluenti possono essere presenti delle icone canoa: queste consentono di fare progredire la propria imbarcazione lungo il corso del fiume principale (ogni simbolo canoa = un avanzamento). Inoltre ci sono le capanne, che possono essere piazzate nelle porzioni di giungla delle tessere. Questi avamposti, una volta collocati, non potranno più essere spostati, svolgendo quindi in buona sostanza le funzioni del “contadino” della versione originaria del gioco. A fine partita si conteranno le icone degli animali presenti nella parte di giungla presidiata dalla capanna per determinare i punti. Anche qui: ogni animale presente nella foresta collegata genera un punto. La quantità di animali presenti in ciascuna tessera non è trascurabile, ma la regola che impone di collocare un proprio meeple (indigeno o capanna che sia) sulla tessera appena piazzata, talvolta costringe a sacrificare una capanna per prendere possesso di una parte di giungla subito chiusa e con pochi animali. Con l’esperienza, converrà valutare bene di chiudere subito, se possibile, gli affluenti e i villaggi dove si pongono i propri indigeni per avere sempre almeno un meeple a disposizione e tenere le capanne per aree di giungla promettenti. Sembra facile da dire, ma la casualità della pesca non rende così immediato (e sempre possibile) attuare questa strategia.
Infine, tra le tessere Rio delle Amazzoni, ne esistono due che presentano il simbolo di un “!”. Quando viene pescata e collocata lungo il corso del fiume una tessera di tal genere, il giocatore di turno deve pescare una seconda tessera Rio delle Amazzoni grande e collocarla di seguito. Essendo tessere speciali lunghe il doppio, questo rende più tortuoso il percorso del fiume. In ogni partita però vengono utilizzate sempre e solo due tessere speciali tra le quattro disponibili. Per calcolare i punti sul Rio delle Amazzoni, operazione che si fa subito dopo avere piazzato sul tavolo una delle tessere di quel tipo, si valuta la posizione delle canoe lungo il corso d’acqua. Il giocatore che possiede la canoa davanti a tutte le altre riceve punti pari alla somma dei caimani e dei piranha presenti sulle tessere del Rio delle Amazzoni già piazzate, il giocatore che possiede la canoa al secondo posto riceve la somma dei soli piranha. In caso di parità (al primo come al secondo posto) ognuno riceve l’intero ammontare di punti. Tutti gli altri non guadagnano punti, ma possono fare avanzare di una casella le proprie canoe. Decisamente importante è dunque cercare di mandare avanti la propria canoa il più possibile, sfruttando soprattutto le icone presenti sugli affluenti: verso la fine della partita, infatti, la prima posizione può fruttare decine di punti ogni volta!
La partita termina quando un giocatore non è più in grado di pescare e piazzare tessere. Il conteggio dei punti finale comprende gli affluenti e i villaggi controllati ma non terminati (con i relativi cestini di frutta) e il calcolo degli animali presenti nelle foreste sorvegliate dalle rispettive capanne. Anche il Rio delle Amazzoni fornisce ulteriori punti a fine partita: in base alla posizione delle canoe sul fiume, queste si collocano sulla tessera estuario. In 4-5 giocatori chi è in prima posizione si assicura 7 punti extra, il secondo 4 e il terzo un punto. In caso di parità, tutti i giocatori ricevono l’intero ammontare di punti. Ecco quindi un ulteriore motivo per cercare a ogni costo di rimanere sempre avanti con la propria canoa!

  

Qualsiasi cosa succeda: rema più veloce che puoi!(Esperienza di gioco)
Una partita a Carcassonne Rio delle Amazzoni ruota attorno allo sviluppo delle tessere fiume, che rappresentano l’ossatura del paesaggio che si va formando (e che rende necessario avere un tavolo bello lungo dove apparecchiare il titolo). Fin da subito, infatti, appare chiaro che mantenere la propria canoa nelle prime posizioni è essenziale per vincere la partita. A onore del vero non è mai capitato che qualche giocatore fosse estromesso dalla sfida, in quanto moltissime tessere possiedono le famose icone canoa lungo gli affluenti che consentono di fare muovere le imbarcazioni. Anche il fatto che, quando non è possibile piazzare un proprio omarino, si deve avanzare di una casella del fiume permette a tutti di rimanere nel gioco. Ma è pure vero che basta stare una casella dietro al primo o al secondo per lasciare sul terreno punti preziosi, pesanti nel conteggio finale.
A differenza degli altri titoli della serie, Rio delle Amazzoni risulta meno godibile se giocato in soli due giocatori, mentre mostra tutto il suo potenziale quando attorno al tavolo ci sono 3 o più persone.
I veterani di Carcassonne lo troveranno un piacevole diversivo: senza stravolgere il regolamento di base, infatti, la presenza del fiume implica una strategia diversa nel posizionamento delle tessere paesaggio, anche per evitare di creare situazioni “senza via d’uscita” (villaggi e affluenti che non si chiuderanno mai), molto più frequenti rispetto al gioco tradizionale proprio per la presenza del fiume che limita anche il piazzamento delle tessere, possibile solo fino al di sopra del bordo anteriore di quelle che hanno allungato il Rio delle Amazzoni. Per gli altri forse un po’ troppo cervellotico rispetto al tipo di sfida in famiglia che caratterizza questo titolo storico dalla longevità impressionante.

  

Novità o semplice restyling?(Considerazioni finali)
Alla fine di questa recensione, la domanda è la seguente: “Carcassonne Rio delle Amazzoni rappresenta un’innovazione del gioco o è solo una veste nuova senza novità?”. La risposta non può essere univoca. Certamente la presenza del fiume è l’elemento più importante di questa versione che rende più difficile la sfoda, nel senso che eventuali errori nel piazzamento dei propri meeple può condizionare pesantemente il corso della propria partita. Le capanne, inoltre, rappresentano i contadini del gioco tradizionale, ma sono limitate solo a due per ciascun giocatore. La mappa del gioco si sviluppa sempre in lunghezza, seguendo il corso del fiume: questo ad alcuni giocatori non è piaciuto tanto e presenta il (forse) trascurabile elemento che occorre avere a disposizione uno spazio bello lungo per evitare problemi con il piazzamento delle tessere dalla seconda metà della partita in avanti!
Personalmente, grafica a parte, l’ho trovato meno innovativo dei titoli precedenti della serie Around the World e meno appagante di “Mari del Sud” (il migliore, grazie alla modalità di punteggio che si stacca dal classico tabellone, dalla presenza delle risorse da collezionare e delle navi da caricare di merci) e di “Corsa all’Oro” (decisamente interessante con l’introduzione delle pepite d’oro da estrarre nelle miniere). Una delusione? No, certamente no; almeno per chi come il sottoscritto adora tutto il mondo di Carcassonne, ma di sicuro non la prima scelta tra i titoli della saga per chi dovesse sceglierne uno per la prima volta.

PRO
– Materiali robusti e graficamente accattivanti
– Regole semplici e facili da spiegare
– Strategicamente più impegnativo per la presenza del fiume

CONTRO
– Ogni strategia può infrangersi contro la pesca casuale delle tessere
– Le situazioni “senza via d’uscita” (affluenti e villaggi che non si chiudono) sono molto più frequenti rispetto agli altri titoli della serie
– Nonostante il fiume, non così innovativo come i precedenti titoli della serie

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