La vita nel Cretaceo non è facile: i dinosauri devono pensare a tante cose, ma la più importante è proteggere le proprie uova e assicurare un futuro alla propria specie. La faccenda di per sé è già complicata, ma quando il locale vulcano inizia a dare segni di risveglio, è meglio darsela a gambe ed essere i primi a mettersi in salvo con la futura prole, altrimenti avremo inventato il primo uovo à-la-coque cotto in lava della storia!
Queste sono le premesse di Dino Race, un gioco per 2-4 giocatori di Roberto Grasso, edito dalla Ares con distribuzione a cura di Devir Italia e decorato dall’artwork di Francesco Mattioli.
- Titolo: Dino Race
- Autori: Roberto Grasso
- Editore: Ares
- Genere: Corse
- Numero Giocatori: 2-4
- Durata: 20-30 minuti
- Dipendenza dalla lingua: bassa (solo manuale, disponibile in italiano)
- Illustratori: Francesco Mattioli
In questo titolo i giocatori controlleranno ciascuno una coppia di dinosauri e dovranno cercare di portarli al traguardo lungo un percorso sempre diverso costituito da esagoni, possibilmente portando anche il proprio uovo con loro. Quando tutti i dinosauri avranno tagliato il traguardo, il giocatore che avrà accumulato il maggior numero di punti sarà il vincitore e si sarà assicurato la possibilità di andare avanti per qualche milione di anni, ancora prima dell’inevitabile estinzione di massa alla fine del Cretaceo (65 milioni di anni fa, per i più curiosi).
Una partita a Dino Race dura intorno ai 20 minuti e il setup del gioco è davvero molto rapido, come vedremo più avanti. Durante la breve ma intensa corsa sarà ovviamente possibile ostacolare gli altri concorrenti con colpi di coda e sgambetti, ma bisognerà sempre stare attenti al vulcano: una volta risvegliatosi il piacevole panorama di laghetti e foreste diventerà pian piano una infernale distesa di lava e fiamme, che non è proprio l’ambiente adatto per crescere i propri piccoli dinosauri!
Uova e dinosauri (Materiali e contenuto)
I componenti di Dino Race sono decisamente ben realizzati. La scatola, di forma quadrata, include un vassoio in plastica nera nel quale è possibile conservare perfettamente tutti i pezzi del gioco, soprattutto le bellissime sculture dei dinosauri.
La nostra descrizione dei componenti inizierà proprio da queste statuette: il gioco include 8 sculture di dinosauri (opera di Michelangelo Ricci) divisi in 4 coppie, ciascuna delle quali è dipinta in un colore base, con uno schema sul dorso di colore diverso; abbiamo due generici dinosauri carnivori rossi, due sauropodi (erbivori a collo lungo) blu, due ceratopsi (erbivori con collare e corna, in questo caso direi Triceratops) gialli, e due ornitopodi (erbivori con becco d’anatra, in questo caso probabilmente Parasaurolophus) verdi. Le statuette sono caratterizzate da uno stile molto fumettistico, con occhi grandi ed espressioni buffe, in tema con lo spirito del gioco. Le miniature di Dino Race includono anche un uovo con delle crepe, che verrà usato per indicare appunto quale giocatore trasporta l’uovo.
Troviamo poi un mazzo di 52 carte, divise in 40 carte movimento (10 per tipo di terreno) e 12 carte speciali (4 per ogni azione speciale); 12 segnalini premio, 22 segnalini gocce di lava, 12 tessere terreno (3 per ciascun tipo di terreno) e 1 tessera vulcano, oltre ad un dado a sei facce bianco corredato da 6 adesivi per prepararlo.
Le tessere terreno sono esagonali, in cartoncino pressato, ognuna riportante su un lato un tipo di terreno (deserto, giungla, prateria e palude) e sull’altro una distesa di lava incandescente. Anche la tessera vulcano è a doppia faccia: vulcano spento e vulcano attivo.
Il dado va preparato incollando gli adesivi sulle facce (l’ordine non ha importanza), che rappresenteranno i 4 terreni, l’eruzione vulcanica, e la possibilità di pescare carte.
I segnalini uovo sono a forma di… uovo, e ciascuno ha un valore in punti; analogamente i token premio riportano un valore in punti ma sono di forma quadrata. Infine, le gocce di lava sono gettoni circolari con una goccia di fluido incandescente disegnata sopra.
Tutti i componenti del gioco sono molto ben realizzati e il carattere dell’artwork è molto allegro, rendendo il tema del gioco (che in ultima analisi riguarda la sopravvivenza di una specie di fronte ad una catastrofe naturale) decisamente leggero e divertente, perfetto per il target di pubblico che Dino Race vuole raggiungere. Le statuette dei dinosauri sono davvero molto belle e fanno fare al gioco apparecchiato sul tavolo, una bella figura anche di fronte a giocatori più smaliziati.
Correre contro l’estinzione (Descrizione del gioco)
Prima di una partita a Dino Race occorre costruire il percorso di gara: si piazza la tessera vulcano (spento) all’inizio della pista, e poi si mescolano i 12 tasselli terreno che andranno disposti in fila con il lato terreno visibile, ovviamente il primo di essi dovrà essere a contatto col vulcano. A questo punto, ciascun giocatore sceglierà un colore e prenderà i due dinosauri corrispondenti, che posizionerà uno sulla prima tessera del percorso (quella adiacente al vulcano) e l’altro sulla seconda.
Si mescolano tutte le 52 carte, e se ne distribuiscono 5 coperte a ogni giocatore, per formare la mano iniziale. Il resto del mazzo si mette a portata di tutti i giocatori. Poi si pesca un numero di segnalini premio pari ai giocatori in gara e li si dispongono coperti a formare una pila; le altre tessere non usate si rimettono nella scatola senza guardarle. Infine, si piazzano accanto al percorso le gocce di lava, i segnalini uovo e il dado eventi. Il primo giocatore, da regolamento, sarà quello che ha più recentemente visto un film con i dinosauri.
Il turno di gioco è composto da tre fasi. Prima si pescano carte pari al numero di dinosauri che il giocatore ha sul percorso; non c’è un limite alle carte che posso tenere in mano. Se il mazzo di pesca dovesse esaurirsi, gli scarti verranno mescolati a formarne uno nuovo.
Dopo aver pescato, si possono giocare tutte le carte che si vuole, finché se ne hanno in mano o finché non si decide di smettere. Infine, bisogna lanciare il dado evento e seguirne le istruzioni.
Le carte terreno permettono di spostare un dinosauro: si deve guardare la tessera percorso successiva a quella in cui è presente il nostro dinosauro e giocare una carta terreno dello stesso tipo, affinché la nostra bestiolina si sposti sulla nuova tessera; in alternativa, si può muovere un dinosauro anche scartando tre carte terreno identiche (di qualunque tipo). Ci sono poi carte speciali, col bordo rosso, che rappresentano azioni particolari: le carte jolly, con tutti i tipi di terreno riportati sopra, valgono come una qualsiasi carta terreno a nostra scelta; la carta Spingi indietro, illustrata da un colpo di coda ai danni di un dinosauro, porta un dinosauro avversario di una tessera all’indietro. Attenzione però: se questo facesse finire quest'ultimo in una tessera con la lava, il dinosauro non si sposterebbe, ma invece il giocatore che lo controlla prenderà una goccia di lava e scarterà una carta a caso dalla mano; la carta Passa l’uovo ci permette di dare l’uovo (se in nostro possesso) a un avversario, oppure di fare lo sgambetto a un altrui rettile, che verrà quindi “steso” sul percorso: il suo proprietario dovrà quindi scartare due carte qualsiasi dalla propria mano per rialzarlo; infine, Ruba una carta ci permette di prendere una carta a caso dalla mano di un avversario.
Durante il proprio turno è anche possibile scartare due carte dalla propria mano per pescarne una dal mazzo; come tutte le altre azioni, anche questa è ripetibile e può essere scelta quando si vuole, purché nel proprio turno.
Il lancio del dado ha effetto su ogni giocatore: se il risultato è un terreno, tutti i giocatori pescano una carta per ogni dinosauro da loro controllato che si trovi sul terreno uscito; se esce il simbolo delle due carte, tutti i giocatori pescano due carte; infine, se il dado mostra l'icona dell’eruzione, il vulcano si attiva! Il giocatore gira quindi la tessera vulcano con il lato “attivo” in su; se però questo fosse già stato risvegliato, si gira la tessera terreno (non già girata) più vicina a esso. Tutti i giocatori che avessero dinosauri sulla tessera appena voltata li spostano avanti di un passo e, per ognuno di essi, prendono una goccia di lava e scartano una carta a caso. Occhio però a chi possiede l’uovo: egli dovrà invece scartare tutte le sue carte, prendere una goccia di lava e passare l’uovo a un altro giocatore a sua scelta.
Quando un giocatore porta un proprio dinosauro sull’ultima tessera del percorso, lo ha messo in salvo: rimuoverà il dinosauro dal gioco e potrà guardare in segreto tutti i segnalini premio ancora disponibili, scegliendone uno da prendere e rimettendo gli altri coperti nella pila. Quando anche l’altro dinosauro della propria coppia è in salvo, il giocatore scarta tutte le sue carte e da quel momento in poi tirerà solo il dado al proprio turno. Se si è in possesso anche dell’uovo quando il proprio secondo dinosauro termina la gara, ci si aggiudica in aggiunta un segnalino uovo scelto a caso.
La partita ha termine quando l’uovo viene portato in salvo ed eventuali dinosauri ancora sul percorso non guadagneranno punti. I giocatori scoprono i segnalini punteggio guadagnati e ne sommano i punti, sottraendone uno per ogni goccia di lava posseduta. Chi ha più punti, vince. In caso di parità vince chi ha salvato l’uovo.
Dino Race ha anche tre varianti: in Corsa per la Sopravvivenza si gioca senza segnalini e vince il primo che salva entrambi i suoi dinosauri; in Partita Doppia, si giocano semplicemente due partite e il giocatore che ottiene più punti sommando i risultati di entrambe le gare vince. Infine, in Gioco di Squadra si può competere fino a 8 persone e ciascun giocatore controllerà un solo dinosauro con 4 carte in mano, ma farà parte di una squadra con il compagno che controlla l’altro rettile dello stesso colore; i membri della stessa squadra possono passarsi carte una volta per turno e si possono consultare quando si tratta di scegliere i segnalini premio.
Dinosauri gialli, dinosauri blu… (Esperienza di gioco)
Dino Race è un titolo divertente e con più di un pizzico di strategia. La componente fortuna ovviamente esiste, ma c’è sempre la possibilità di abbassarne l’influenza. Il meccanismo di movimento è ingegnoso e impedisce a un giocatore di prendere facilmente il largo, in più la possibilità di giocare brutti scherzi agli avversari rende il gioco assai divertente. Naturalmente non stimo parlando di un gioco strategico lungo e complesso, ma di un titolo che fa della rapidità una delle sue qualità; sulla bontà dell’esperienza di gioco non va sottovalutato però l’effetto dell’artwork e soprattutto delle belle sculture di dinosauri che si usano come pedine.
Probabilmente l’aspetto più casuale del gioco, che potrebbe mettere un po’ in difficoltà chi in genere ama controllare anche un minimo ogni aspetto della sua partita, è il vulcano: siccome l’eruzione dipende da un tiro di dado, non sarà mai possibile prevederla e quindi liberarsi dell’uovo quando potrebbe costarci una mano di carte valide, è un’impresa molto difficile. Inoltre, non è comunissimo avere il percorso inondato dalla lava – ma questo è certamente un bene, almeno per i dinosauri! – e quindi potremo avere partite in cui l’influenza delle gocce, e delle relative penalità, sarà quasi irrisoria. In almeno un caso mi è successo di vedere una sola eruzione prima della fine della partita; questo effetto di “calma vulcanica” è ancor più evidente nelle partite a due giocatori, in cui i tiri di dado sono meno frequenti.
La meccanica di fine gioco, al contrario, permette un bel po’ di controllo: è infatti possibile tentare uno sprint per chiudere la partita portando in salvo l’uovo col nostro primo dinosauro, nel contempo impedendo agli altri di fare punti; oppure potremo tentare di fare molti più punti con entrambi i dinosauri, lasciando l’uovo e gli eventuali disastri agli altri giocatori, riempiendoli di sgambetti e colpi di coda e cercando di sottrarre due segnalini premio dalla già esigua pila. D’altro canto, in alcune situazioni, le condizioni di gioco porteranno ad una partita “a senso unico”, in cui ogni giocatore cercherà di far avanzare uno solo dei suoi dinosauri lasciando l’altro a poltrire all’inizio del percorso, pur di arrivare a conquistare un segnalino premio. Insomma, le strade per la vittoria sono molteplici.
Tra le varianti, naturalmente quella della corsa è più adatta per i più giovani o per i novizi dei giochi da tavolo, mancando del tutto la componente punteggio; purtroppo non abbiamo potuto provare la variante a squadre (non ho mai avuto occasione di riunire 8 persone attorno allo stesso tavolo), ma probabilmente quest’ultima modalità trasforma il gioco rendendolo ancora più aggressivo – e quindi ancora più divertente, perché non sarà più possibile sprintare con un unico dinosauro, dato che la squadra dovrà tentare di agire in concerto.
La necessità, infine, di scegliere i segnalini punteggio a caso (sia ad inizio partita che per l’uovo) potrebbe far storcere il naso ad alcuni e certamente in alcuni rarissimi casi può condizionare pesantemente la partita: per esempio se in una partita a quattro ci fossero in gioco segnalini di valore 2, 4, 5, e 12, chi arrivasse primo avrebbe quasi matematicamente vinto la partita (soltanto i segnalini uovo possono ribaltare il punteggio). Però come detto si tratta di una circostanza rarissima: non ci è mai capitata per la verità e la menziono solo perché possibile statisticamente; per di più a inizio partita nessun giocatore conosce i valori dei segnalini e quindi non converrà mai puntare su una circostanza simile sperando che vada bene.
Piovono lapilli! (Considerazioni finali)
Dino Race ci è piaciuto. Non sarà certo il gioco principale di una serata ludica, a meno che non si voglia fare una sessione di giochi leggeri e brevi – in questo caso, il titolo Ares è un ottimo candidato; inoltre, perché negarlo? Dino Race fa appello a due grandi forze: i dinosauri e la grafica da fumetto, con tanto di pupazzetti in stile chibi.
Non commettete l’errore, però, di pensare che sia un gioco per bambini solo per via delle statuette dei dinosauri! Le meccaniche di Dino Race sono piuttosto intriganti per un titolo cosi semplice e veloce, e la vittoria non sarà (quasi) mai questione di pura fortuna; inoltre la possibilità di tirare brutti scherzi agli avversari rende questo titolo molto competitivo – talvolta risulterà più divertente veder volatizzarsi la mano del vostro avversario a causa di un’eruzione dopo che gli abbiamo regalato l’uovo, che fare un passo in più verso il traguardo!
Dino Race è quindi un gioco che consiglio a chi è in cerca di un filler dall’aspetto invitante e dalle meccaniche interessanti. Inoltre è un buon titolo per chi volesse far avvicinare qualcuno al mondo dei giochi e, naturalmente, per chi cercasse un titolo da regalare agli appassionati di giochi e/o dinosauri (meglio ancora di tutti e due). Non lo consiglio, al contrario, a chi cercasse un gioco di corse con più opzioni e scarsa componente fortuna, che invece in questo titolo esiste – per quanto sia decisamente controllabile.
Insomma, Dino Race è un bel gioco rapido e divertente, perfetto per passare un’allegra mezz’ora a fine serata, godendosi le sfortune degli avversari mentre si taglia il traguardo un attimo prima della devastante eruzione. E domani, quando mangerete un uovo, ricordate che potreste averlo salvato dall’estinzione solo la sera prima!
PRO
– Componenti molto belli
– Regole semplicissime
– Rapido e competitivo al punto giusto
CONTRO
– Il vulcano talvolta è troppo marginale
– La fortuna potrebbe incidere non poco sul punteggio