Benvenuti a New Angeles! La città più grande e popolosa del mondo; la metropoli dove tutto ha un prezzo e dove finanche la legge entra in punta di piedi, intimorita dalla forza che il governo ha garantito alle megacorporazioni. New Angeles è il fulcro dell'economia mondiale, il cardine su cui si snoda lo sviluppo energetico e tecnologico dell'intero pianeta e le corp sono le sole in grado di mantenerlo saldo…almeno fintantoché gli conviene.
Ancora una volta, grazie ad Asmodée Italia, torniamo nel mondo di Android con questo titolo targato Fantasy Flight, opera di James Kniffen illustrata da Henning Ludvigsen, e ancora una volta insceneremo uno scontro tra megacorporazioni; stavolta però le nostre "armi" saranno abilità politica e contrattazione.
Avevamo avuto modo già di farvene una presentazione molto accurata, ma ora è tutto pronto: la città ci aspetta, e noi abbiamo l'intenzione di scendere nel dedalo delle sue strade e di andare a scoprire come è fatta.
- Titolo: New Angeles
- Autori: James Kniffen
- Editore: Asmodée Italia
- Genere: Politico, Negoziazione
- Numero Giocatori: 4-6
- Durata: 180 – 240 minuti
- Dipendenza dalla lingua: elevata – gioco completamente in italiano
- Illustratori: Henning Ludvigsen
Al centro di quella distesa nera brillava New Angeles, un nucleo fiammeggiante che proiettava la sua luce fino alla Luna (Materiali e confezione)
La scatola di New Angeles mostra le vette più alte dei suoi grattacieli, attorniate da un groviglio di rotaie e dall'originale inquadratura. Sembra voler rappresentare quasi l'ultima boccata d'aria, prima di immergersi in un'esperienza di gioco che, come vedremo, si rivelerà veramente da fiato sospeso.
Aprendo il coperchio veniamo subito in contatto con i due manuali (Manuale di Gioco e Compendio delle Regole), marchio di fabbrica ormai di casa Fantasy Flight, entrambi molto curati, chiari, dettagliati e perfettamente calzanti con gli scopi. Estratto lo stupendo tabellone, decisamente grande, ricco di illustrazioni e resistente, che raffigura la città di New Angeles divisa nei suoi distretti, ci troviamo di fronte ad alcuni fogli di cartone fustellato bello spesso contenenti numerose tipologie di segnalini. In particolare troviamo 14 segnalini malattia, altrettanti blackout, disordine e sviluppo, 4 segnalini androide, 5 obiettivi, 5 risorse (energia, materiali, tecnologia, spettacolo e crediti), 6 indicatori di capitale (uno per ciascuna corporazione), un segnalino minaccia, uno per indicare l'avanzamento dei round e uno per il primo giocatore.
La dotazione prosegue con le carte, anch'esse di ottima fattura, telate e ben curate dal punto di vista della grafica e del layout. Ce ne sono di dimensioni variabili e comprendono 16 carte evento, 7 carte rivale e 6 carte preparazione – le più grandi – oltre che 9 carte richiesta, 12 carte investimento, 34 carte supporto, 100 carte azione (divise in 5 tipologie da 20) e 6 carte azione d'emergenza (una per ogni corp) di dimensione più piccola.
Infine, le sei corporazioni sono descritte da altrettante schede in cartoncino leggero che fanno in pratica da plancia personale per i giocatori.
Ultime ma non per ultime sono presenti anche 27 miniature, divise in parti uguali tra unità Human First, Orgcrime e Prisec, realizzate in plastica arancione molto resistente, con un buon livello di dettaglio e, anche se modellate in pose leggermente statiche, perfettamente adatte per il loro compito.
In definitiva, tutta la componentistica è di qualità realizzativa più che buona e molto solida: non ho avuto bisogno di imbustare le carte, nonostante la gran parte di esse vada mescolata in gioco, e anche gli altri elementi di cartone e plastica sembrano tutti congegnati per resistere a ore ed ore di gioco. Anche dal punto di vista della grafica il lavoro di produzione è molto ben fatto: layout e illustrazioni sono chiari, curati e molto calati nell'ambientazione cyberpunk; forse solo le icone scelte per le risorse le ho trovate un po' meno "ispirate", ma per contro – particolare nota di pregio – le diverse forme scelta per tutti i segnalini di gioco (e per gli spazi sul tabellone a questi dedicati) fanno sì che diventi quasi impossibile confondersi nell'utilizzo tra gli uni e gli altri.
Anche se loro mi odiano e io odio loro, abbiamo qualcosa in comune [Yuri Talunik – Melange Mining] (Descrizione del gioco)
Abbiamo già avuto modo di parlare in maniera piuttosto dettagliata del funzionamento del gioco nella nostra anteprima e per di più il manuale è liberamente disponibile sul sito di Asmodée Italia, pertanto in questa sede mi limiterò a descriverne a grandi linee le sue principali caratteristiche.
In New Angeles, da 4 a 6 giocatori prendono il controllo di altrettante famose corporazioni del mondo di Android, allo scopo di primeggiare in capitali rispetto ai propri avversari, cercando nel contempo – questo almeno per la maggioranza dei giocatori – di evitare che la metropoli cada in un'irreparabile instabilità e che le forze dell'ordine arrivino a revocare le libertà precedentemente garantite a questa area extra territoriale.
Per far questo, ciascun partecipante dovrà scegliere come agire e di quali supporti giovare (personalità influenti in grado di aiutare le corp) per mantenere il livello produttivo della città adeguato a soddisfare le richieste della popolazione e, nel contempo, orientarlo per i propri obiettivi personali.
All'inizio della partita, a ogni giocatore è assegnata (o sceglie, se non è la prima partita) una corp, la relativa carta azione d'emergenza e il quantitativo di capitali di partenza (da indicare sul tracciato dedicato). A tutti poi viene data casualmente una carta rivale presa da un mazzo che comprende le corporazioni in gioco più la carta federalista. Infine, ciascuno pesca la propria mano iniziale di carte azione nella quantità e tipologia descritti nella plancia in loro possesso, oltre a una carta investimento, da tenere coperta.
Prima di cominciare, sul tabellone vengono sistemati un certo numero di segnalini e unità sulle varie zone della città, seguendo uno schema che può essere quello standard – consigliato per la prima partita – oppure uno casualmente estratto dall’insieme di carte preparazione; sono inoltre sistemate un numero di carte supporto coperte (prese dal relativo mazzo), anch'esso dipendente dal tipo di preparazione. Infine, viene pescata e resa pubblica la prima carta richiesta.
Una partita a New Angeles si svolge secondo una successione di round, a loro volta suddivisi in una serie di fasi. Si inizia con la fase di azione, dove il giocatore attivo pesca un numero di carte azione secondo quanto indicato sulla sua plancia e scopre la prima carta supporto disponibile tra quelle preparate precedentemente. Dopodiché egli sceglie una carta azione nella sua mano che costituirà la sua offerta. A giro di tavolo, gli altri possono poi proporre una delle loro carte azione come controfferta (pagando un numero di altre carte azione dalla propria mano, pari alle eventuali offerte precedentemente fatte). Se alla fine di questa fase saranno presenti un'offerta principale e una controfferta, si passerà alla fase di sostegno, dove tutti tranne i proprietari delle carte azione rimaste potranno spenderne altre dalla propria mano (coperte) per votare quella che più gli aggrada. In questo momento, ma per la verità il regolamento lo consiglia caldamente in ogni fase della partita, chi ha attualmente carte azione "in ballo" (come offerta principale o controfferta) dovrà essere bravo a trattare per convincere i votanti a optare per la loro. Le contrattazioni possono prevedere scambi di carte supporto (precedentemente ottenute) o capitali e null'altro, ma anche promesse di futuri voti a favore, possibilità di accordarsi su quali zone della città andare a "mirare" con le azioni scelte etc. Tuttavia, lo schema da seguire è estremamente semplice: se le due parti possono soddisfare immediatamente e pienamente il patto, allora l'accordo è considerato fatto e vincolante, altrimenti beh…si tratta di una promessa e nulla più. In ogni caso, il giocatore proprietario della carta azione più votata (o l'unica presente in caso di mancanza di controfferta) la esegue sul tabellone e prende per sé la carta supporto rivelata che gli offrirà bonus di vario tipo (ad esempio pescare carte azione aggiuntive). Tutte le carte azione pagate per giocare controfferte o per votare saranno invece scartate.
La fase delle azioni procede allo stesso modo fino all'esaurimento delle carte supporto disponibili cambiando il giocatore attivo in ordine di turno, dopodiché è tempo della fase di produzione, momento nel quale si attivano tutti i distretti aventi un segnalino androide, cosa che permette di produrre le risorse indicate dalle zone, ma che porta su ciascuna di esse un segnalino disordine sul lato protesta (o sul lato sciopero se questo era già presente).
Dopo la produzione, il round si conclude con la fase di evento, nella quale viene scoperta una carta evento, che contribuirà ad aumentare il livello di minaccia, oltre che a peggiorare la situazione dei distretti tramite l'aggiunta di unità nemiche o segnalini in punti predefiniti.
Ogni due round svolti con questo schema, viene svolto un round di richiesta, all'interno del quale, nell'ordine, i giocatori verificano se le condizioni della loro carta investimento siano soddisfatte (ad esempio investendo nel settore bancario si otterranno capitali aggiuntivi se i crediti accumulati soddisferanno la richiesta cittadina), eventualmente riscuotendone i capitali guadagnati; si accertano di aver soddisfatto le necessità di risorse indicate sulla carta richiesta scoperta aumentando, in caso contrario, il livello di minaccia di quanto indicato sulla carta stessa; rivelano la carta richiesta da soddisfare per i prossimi round; infine scelgono per loro una nuova carta investimento pescandone due dal mazzo e tenendo la preferita.
La partita prosegue in questo modo fino alla terza fase di richiesta (chiaramente non si pescheranno nuove carte offerta o carte investimento), allorché tutti scoprono la loro carta rivale e verificano se avranno soddisfatto o meno le condizioni di vittoria. Un giocatore vince (ma si può vincere anche in più di uno) se la sua corporazione a fine partita ha più capitali di quella indicata sulla carta rivale, oppure più di altri 2 o 3 giocatori (a seconda del numero di partecipanti alla sfida) se la carta rivale indica la sua stessa corporazione. Se però tale carta indica che lui è il federalista, allora il giocatore ha la meglio solo possedendo almeno 25 capitali nel momento in cui il livello di minaccia arriva a 25, condizione che – si badi bene – a prescindere da quando la si raggiunga, determina la fine immediata delle ostilità e la sconfitta sicura di tutti i giocatori che non siano il federalista.
Abbiamo parlato di segnalini e unità da porre sulle zone del tabellone, dunque vale la pena approfondire un attimo questi elementi. Come detto, le aree di New Angeles, quando ospitano i segnalini androide (l’unica forza lavoro conveniente rimasta in questo gretto mondo cyberpunk) possono produrre un tipo di risorsa primaria (in quantità variabile di zona in zona) ed eventualmente anche una secondaria. Tuttavia, a valle della produzione, le condizioni proibitive di lavoro cui gli ultimi pochi operai umani sono forzati, spingono questi ultimi a entrare in protesta. Questa condizione è indicata dal posizionamento del segnalino disordine sul lato protesta. In caso il distretto fosse spinto ancora a produrre, la protesta diverrà sciopero girando il medesimo segnalino sulla faccia relativa. Finché un distretto è in sciopero non potrà in nessun modo generare risorse, così come un distretto su cui è messo un segnalino blackout, a causa di ammanchi di energia elettrica. E’ possibile però che le corp investano in tecnologie su alcuni aree e vi depositino dei segnalini sviluppo, che consentono di aumentare le unità prodotte della risorsa primaria; è però altrettanto probabile che in alcuni segmenti esplodano delle malattie: ogni settore con segnalino malattia su cui si interviene tramite le carte azione aumenterà di 2 il livello di minaccia.
In tutto questo caos, Orgcrime – la criminalità organizzata – e i gruppi di riottosi Human First, mettono costantemente a repentaglio la buona salute di New Angeles e devono continuamente essere tenuti a bada mediante unità specializzate della Prisec. Ogni elemento Prisec scaccia tutti i nemici eventualmente già presenti in quel settore (con movimenti che seguono connessioni tracciate sul tabellone fra i settori contigui); la presenza di unità Orgcrime su una regione ne inibisce la produzione della risorsa primaria, mentre quella delle forze dello Human First ne aumenta il disordine di due gradi (ad esempio portandola in sciopero dopo un solo evento di produzione).
Ebbene, è in questa cornice che i giocatori useranno gli effetti delle carte azione sulla città che, a seconda della tipologia (costruzione, biotech, manodopera, media e sicurezza) porteranno ad aggiungere, rimuovere o spostare segnalini e unità come più conveniente a tutti, per il soddisfacimento delle richieste, ma soprattutto per sé stessi allo scopo di ottenere la carta supporto rivelata e per guadagnare eventuali altri capitali dati dalla propria carta investimento.
“Non accetteremo mai di essere sostituiti dagli androidi. Impugnate i martelli! Abbattete i golem!” [portavoce Human First] (Esperienza di gioco)
Ci sarebbero alcuni altri aspetti da snocciolare per una completa spiegazione del regolamento, ma reputo che quanto finora descritto sia già sufficiente per dare un’idea del gioco che si ha davanti.
New Angeles è un titolo nel quale la componente di negoziazione assume un’importanza cardinale, ma che nonostante ciò non impedisce ai suoi altri meccanismi di emergere. Addivenire a compromessi con gli altri giocatori è vitale per poter portare a casa la vittoria, ma il livello di scelta che emerge dalla combinazione di unità e segnalini a tavola, insieme alle carte azione in mano, evita che si verifichino situazioni in cui un mancato accordo significhi sconfitta sicura. Il semplice ma efficace sistema per gestire le contrattazioni, le rende in alcuni casi più snelle ma in altri addirittura più intriganti: mi è capitato più di una volta infatti che – in caso di accordi non vincolante – proliferassero scambi collaterali “di comodo” (ad esempio cessioni di capitali) a mo’ di cauzioni per proteggersi da eventuali parole non rispettate. Questo fa sì che diventi estremamente divertente spingere sulle trattative, anche se questo certamente non giova alla durata della partita. Tuttavia va detto che non mi è mai capitato di superare i 240 minuti di gioco e, per un titolo del genere, che per di più da decisamente il meglio tra giocatori con un po’ di partite alle spalle, penso che sia un tempo tutto sommato ragionevole.
Un po’ più di contorno ho trovato invece l’aspetto del tentare di scoprire le altrui condizioni di vittoria segrete. Alcuni nelle community di giocatori tendono ad assimilare New Angeles con altri giochi con ruoli nascosti e traditore; ebbene, reputo questo paragone assai forzato: non ho trovato in questo titolo sensazioni da classico “colpo di scena” quando si svela l’identità del traditore (il federalista nella fattispecie), né assistito a discussioni sul fatto che un qualche giocatore stia in qualche modo bluffando su una sua intenzione. Il livello delle scelte proposto in New Angeles è invece assai più complesso e ha un respiro molto più ampio del solo round, pertanto difficile – se non impossibile – fare valutazioni dopo singole scelte. Per la verità, verso la fine della sfida, alcuni schemi possono rivelare in anticipo con chi si sta avendo a che fare, ma non trovo sia questo lo scopo principale del gioco. Meglio conservare la lucidità mentale per massimizzare la propria convenienza e per svolgere trattative a nostro vantaggio: le difficoltà nell’amministrare il caos della metropoli cyberpunk sono infatti altissime; le azioni che si hanno in mano vanno centellinate e scioperi, blackout e criminali rendono ancora più sfidante cercare di soddisfare la richiesta di risorse della città, pertanto l’aumento del livello di minaccia è un aspetto che dà costantemente preoccupazioni. Proprio riguardo le azioni, nonostante le relative carte siano insolitamente poche – almeno per quanto ci si aspetterebbe da casa Fantasy Flight – ho gradito molto il sistema di voto che le sfrutta e che dona alla gestione della propria mano un feeling ancora più stimolante nel tentativo di bilanciare la possibilità di agire sulla mappa in maniera conveniente con quella di poter votare le scelte altrui (possibilmente alla ricerca qualcosa in cambio).
Un po’ meno ho invece apprezzato le modalità con cui gli autori hanno scelto di modellare il soddisfacimento delle richieste cittadine: la sola “collezione di risorse” l’ho trovata infatti un escamotage piuttosto poco ambientato e, a dirla tutta, le stesse icone usate per rappresentarle secondo me sono poco ispirate (oltre che non propriamente parlanti). Peccato perché il resto l’ho trovato perfettamente calzante e ben asservito alle dinamiche delle macchinazioni di avidi tecnocrati senza scrupoli; conservo solo una piccola remora sulle condizioni di vittoria: il fatto che più giocatori possano vincere e uno solo perdere non mi ha convinto al 100% e forse, specie all’occhio di un gamer più competitivo, potrebbe annacquare lo sforzo fatto per la vittoria.
Presto verrà il giorno in cui i Federali verranno a revocare il loro paradiso fiscale [Yuri Talunik – Melange Mining] (Considerazioni fInali)
New Angeles si configura in definitiva come un titolo che fa della negoziazione il suo tema principale. Rimanendo su tempistiche sostenibili, permette di intavolare degli affilati scontri economico-politici tra imprenditori senza scrupoli in uno scenario molto variabile di una città la cui situazione va costantemente tenuta sott’occhio. Il livello di sfida nel contenere la minaccia tra i distretti della metropoli è molto alto e la presenza di un eventuale “traditore” rende il tutto ancora più intrigante senza per questo sbilanciare il fluire del gioco a favore di quest’ultimo. Il setup variabile a scenari permette inoltre di partire da situazioni iniziali estremamente diversificate tra loro, donando ulteriore rigiocabilità al titolo, tuttavia le carte azione sono secondo me poche e mi auguro che presto qualche espansione colmi questa piccola lacuna.
L’ambientazione è tutto sommato ben resa e per di più, prediligendo tematiche prettamente politico economiche, credo potrà essere apprezzata anche da chi gradisce meno gli aspetti sci-fi più “estremi" legati a robotica e biotecnologie. Comunque, certamente non è un titolo che si gioca da subito: occorreranno al contrario massicce dosi di esperienza e dedizione per impostare una strategia vincente. Però, d’altronde, chi ha detto che la politica è roba per tutti?
Pro
– Durata contenuta per il tipo di gioco
– Negoziati gestiti in maniera semplice ma intrigante
– Materiali molto ben realizzati
Contro
– Poche carte azione
– La “collezione risorse” per soddisfare la richiesta cittadina è un aspetto poco ambientato
– La possibile vittoria condivisa può essere invisa ad alcuni tipi di giocatori